Capitolo 1

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Non poteva andare avanti così.

Erano ormai 2 anni che Rose si rifugiava nel dormitorio maschile dei Serpeverde.

E anche se Scorpius, Albus e gli altri coinquilini non si lamentavano della sua presenza, sapeva che non poteva passare la sua vita nel loro dormitorio.

Per colpa sua i ragazzi non potevano fare un sacco di cose.

Ad esempio non potevano portare le ragazze in camera, oppure girare in boxer per la stanza, oppure uscire dal bagno con un asciugamano in vita.

Rose sapeva che con la sua presenza stava limitando i ragazzi.

Non ne avevano mai parlato apertamente ma la ragazza, in cuor suo, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto andarsene.

Prese questa decisione un giorno, durante il suo terzo anno ad Hogwarts, quando venne a conoscenza della scommessa che avevano fatto i suoi coinquilini.

La scommessa consisteva in chi tra loro sarebbe riuscito a portarsi a letto più ragazze entro la fine dell'anno scolastico.

Chi erano i partecipanti a questa stupida scommessa?

Chi altri poteva partecipare alla scommessa se non quel cretino di suo cugino Albus Severus Potter, quell'idiota di Scorpius Hyperion Malfoy, quello stupido di Connor Nott, quel deficiente di Will Zabini, quello scemo di Lorcan Scamander, quello zoticone di Adam Goyle e per ultimo ma non meno importante quel coglione di suo cugino James Sirius Potter che sentito della scommessa tra coinquilini aveva insistito per parteciparvi.

Perché proprio loro?

Forse perché erano i più stupidi ragazzi che lei avesse conosciuto?!

Anche, ma non era questo il motivo principale.

Avevano deciso di fare questa scommessa perché quei 7 ragazzi sapevano benissimo di essere i più fighi di tutta Hogwarts ma volevano decretare chi tra di loro fosse il più figo.

Finalmente Rose riusciva a darsi una spiegazione del perché spesso i ragazzi non rientrassero in stanza durante la notte, del perché si svegliasse sola in camera e i letti fossero ancora immacolati.

Dopo quella scoperta la ragazza decise di non voler stare un secondo in più in quella camera.

Non voleva vivere con l'ansia di rientrare in camera e vedere uno di loro intento a fare cose con la sua conquista del momento.

Quello che Rose non voleva ammettere era che c'era uno più di tutti che lei non avrebbe voluto vedere darsi da fare con una, con una che non era lei.

Per questo motivo doveva trovare una soluzione al più presto.

Tornare a dormire con quelle era impensabile.

Odiava le sue ex-compagne di dormitorio, le odiava con tutto il cuore.

Nicole Parkinson, Elizabeth Brown, Samantha Vane, Amelie Tiger e Maya Patil.

Ecco i nomi di quelle arpie.

L'ultima volta che aveva dormito in quella stanza, prima di trasferirsi definitivamente dai ragazzi, l'avevano pestata a sangue.

Per quale motivo? Perché era una Weasley.

Non era da lei scappare, non era da lei arrendersi.

Aveva provato a lottare.
Per il primo mese aveva lottato ma non era bastato.

5 contro 1 era troppo anche per lei.

Aveva perso.

Era riuscita a strappare qualche ciocca, a graffiare qualche faccia, a sputare in qualche occhio, a spaccare qualche naso, a calciare qualche stomaco ma non era stato abbastanza.

Perché era lei quella ridotta peggio.

Era lei quella che avevano trovato svenuta per terra in una pozza di sangue.

No, tornare in quella stanza non sarebbe stata una buona idea.

Le rimaneva una sola opzione: andare a dormire dalle sue cugine.

Il migliore amico di mio cugino - ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora