65~Una Data Speciale~

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Jimin’s Pov

“Jimin...”
“Jimin, svegliati!”
“Amore, è ora di alzarsi...” la voce di Jungkook arriva soffice alle mie orecchie, le sue mani scivolano sul mio viso, ancora rilassato dal sonno. Accarezza le geometria delle mie labbra, senza dimenticare i miei zigomi, per poi continuare, sempre con un tatto molto delicato, la sinuosa discesa del mio naso.
Apro gli occhi.
Sono steso sotto di lui, le sue braccia mi proteggono, sopra di me c’è solo il viso candido che mi ha fatto innamorare.
I suoi piccoli nei disseminati sul volto, il sorriso da coniglietto che mi regala un tuffo al cuore ogni volta, i suoi capelli disordinati che la mattina gli ricadono sul viso.
“Buongiorno” sbadiglio, masticandomi metà del saluto con la lingua ancora intorpidita dalla sorprendente dormita.
Sbircio intorno...
Le coperte sono tutte sconquassate, alcuni cuscini hanno trovato miglior riposo sul pavimento, alcuni vestiti sono deposti disordinatamente sotto le pendici del letto che ci ospita...
Un’altra nottata d’amore è stata consumata.
Il sole filtra timido tra le tende della stanza, il corpo di Jungkook copre il comodino su cui è deposta la sveglia.
La pace prende posto nei nostri sguardi, che curiosi di insinuano negli spettri gioiosi dei nostri occhi.
Mi sento bene, mi sento bene vicino a lui...
“Amore... lo sai che giorno è oggi?” Sorrido soddisfatto, come potrei dimenticarlo, come potrei scordare la data che ha dato inizio alla mia felicità, gioia e spensieratezza, la data che mi ha risollevato dal buio della mediocrità per indirizzarmi sulla luminosa via dell’amore.
“È il nostro anniversario...” le mie guance si colorano di un candido rosa, i nostri visi si avvicinano e come dal nulla è nata la luce, così il nostro bacio dà il suo grande ingresso in questa giornata.
In poco tempo raccogliamo i vestiti sparsi per la stanza, ci dirigiamo in cucina, dove, con grande stupore, trovo una bellissima rosa rossa che circonda la mia consueta tazza di caffè.
Vicino al marrognolo liquido, un piccolo pasticcino accresce la mia fame, inoltre, ad incoronare il dolce pensiero, un bigliettino è stato delicatamente accostato al fiore. Ci sediamo a tavola e tra carezze piene d’amore e soffici baci arriva l’ora di prepararci.
“Posso sapere dove mi vuoi portare?” gracchio io piegando il volto in un finto e puerile broncio. “Ti ho detto che è una sorpresa!” Jungkook sorridere e mente sorridere, mi accorgo di essere follemente innamorato di lui... dei suoi dolci gesti, delle sue carezze, dei suoi baci, tutto.
Mi avvio in camera e senza esitare ulteriormente tiro fuori dall’armadio alcuni abbinamenti che potrebbero soddisfare le mie alte aspettative per questa giornata.
Dopo infinite lamentele da parte di Kookie e infiniti cambi davanti allo specchio, finalmente il perfetto outfit compare ai miei occhi...
Jeans dal lavaggio chiaro a vita alta e dalla caratteristica larghezza lungo la gamba, camicia bianca, con particolari ricami colorati sul colletto che rendono questo semplice capo, un qualcosa di unico.
Ai piedi i miei amici tronchetti, che con il loro tacco di pochi centimetri, mi regalano una visione più in alto del mondo!
Jungkook, a differenza di me, in poco tempo ha scelto il look: jeans nero, maglietta dai toni scuri, della cui marca non ricordo il nome, e camicia a quadri... come sempre è perfetto.
Usciamo di casa.
“Ma come facciamo per la sicurezza? L’autista, il body-“ la paura che questa importante giornata venga rovinata, investe la mia mente... “per tua informazione, stai parlando con il più bravo (e bello) organizzatore di sorprese, potrei mai farmi fregare da questi così futili dettagli?” ridacchio alle sue parole, cerco timido la sua mano, pronto per acchiapparla e non lasciarla più. Sotto casa, in sosta, un suv dal colore nero lucido e firmato dalla casa automobilistica “Hyundai”, attende il nostro arrivo. Jungkook come un vero principe, apre lo sportello per farmi entrare, con velocità felina ci infiliamo nell’auto, con il persistente terrore di essere visti.
Certo, la nostra vita è meravigliosa.
Certo, abbiamo miliardi di persone che amano la nostra musica, il nostro talento, la nostra passione.
Certo, sono circondato da ottimi amici e un ottimo stuff.
Ma, a volte vorrei uscire di casa senza la paura di essere rincorso, a volte vorrei dare un semplice bacio al mio ragazzo senza la paura di finire sulla prima pagina di qualche giornale di gossip.
A volte vorrei vivere la semplice vita di un ragazzo qualunque, innamorato, spensierato, felice.
“Tutto bene?” Jungkook si volta sorridente verso di me, stringe le dita ancora intrecciate delle nostre mani, come a voler darmi conforto, come se avesse letto le mie preoccupazioni... Annuisco convinto e poco dopo la macchina parte.
Le ruote scivolano sull’asfalto, i finestrini oscurati mostrano poco e niente dello scenario esterno, ciò mi rende impossibile capire la meta di questa sorpresa...
Passa così il nostro viaggio in macchina, un carezza, risate, silenzi pieni di gioia, canzoni cantate solo per sentire le nostre voci mescolarsi.
I secondi sono passati e con loro i minuti, dopo un lasso di tempo che non saprei determinare la macchina si ferma, l’autista si volta verso di noi e ci avverte dell’arrivo.
Scendiamo dal veicolo e davanti a me si presenta ciò che mai mi sarei aspettato...
“Ma siamo a Busan?” Strillo emozionato.
“Sorpresa!” La voce divertita di Kookie riscalda il mio cuore. Davanti a noi, una maestosa struttura riempie i nostri occhi.
“Per la precisione questo è l’hotel ***, al momento il più quotato in tutta la Corea del Sud e sarà qui che trascorreremo il nostro weekend, tra saune e massaggi che ci aiuteranno a sciogliere i nervi di questi ultimi mesi. Un weekend fatto di relax e amore...” non smetto di guardare i suoi occhi e senza trattenere le gambe, mi fiondo tra le sue braccia, lo stringo a me, affondo il viso nel suo collo e come per magia le mie narici si riempiono del suo profumo, il mio profumo preferito.
“grazie tutto questo è semplicemente fantastico...” sussurro al suo orecchio.
“Forza entriamo, abbiamo tante cose da provare!”.
Dopo le solite pratiche burocratiche, check-in e firma di vari documenti, finalmente arriviamo alla nostra stanza, la numero 131.
Una stanza molto spaziosa, illuminata da un’immensa finestra che getta la nostra vista sul panorama di Busan, è tutto così perfetto...
Sul letto, oltre ai soliti cioccolatini offerti dall’hotel, un piccolo foglio bianco fa da contrasto alle colorate coperte.
Jungkook, voltato dall’altra parte, non sembra averlo notato. Mi avvicino per acchiapparlo e subito dopo mi stendo sul morbido materasso...
_”Amore mio... finalmente siamo arrivati, finalmente potrò coccolarti tutta la notte in questo letto, sussurrarti quanto ti amo, mentre ti addormenti tra le mie braccia, ho aspettato per tanto tempo questo giorno, avevo solo voglia di stupirti, fatti sentire speciale, perché tu lo sei e non scartarlo mai... sei il più bel regalo che la vita potesse offrirmi.
Lo sai, non sono molto bravo con le parole, ma scorrendo uno dei libri di Namjoon ho trovato qualcosa che può rappresentare a pieno il nostro amore...
È una poesia, di Jacques Prevert, i cui versi mi hanno subito illuminato i nostri ricordi, ecco questa è per te, si intitola “Questo amore”:
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando è buio
Così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d'occhio
Perché noi lo tenevamo d'occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt'intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
È il tuo amore
È il mio amore
È quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
Che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l'estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere
Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l'ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov'eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t'abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

Ti amo,
Jungkook”_

Lacrime, stupide, semplici lacrime inondano i miei occhi. I singhiozzi scuotono la mia schiena.
Nel silenzio della stanza sento le sue mani cingermi la schiena, delicati baci vengono posato sulla pelle nuda del mio collo. In poco tempo, la commozione della lettera svanisce e i delicati baci si trasformano in qualcosa di più passionale.
Finiamo per amarci, finiamo per ricadere nei nostri sentimenti e nei nostri piaceri.
“Anche io ho una sorpresa per te...” soffio al suo orecchio mentre, sotto le coperte i baci continuavano.
Mi stacco dalle sue braccia e mi avvicino alla valigia ancora chiusa, vicino all’entrata.
Tiro fuori una piccola scatolina dal colore nero e chiusa con un elegante fiocco argento.
“Tieni, apri pure” appoggio il regalo tra le mani di Jungkook, lui velocemente scioglie il nodo. I suoi occhi si illuminano, due piccoli anelli luccicano nella scatola nero pece, un piccolo bigliettino è deposto all’interno...
_”un pensiero per essere sempre vicini,
ti amo... Jimin”_

“Sono bellissimi... grazie...” abbassa lo sguardo su i piccoli gioielli. “Dopo tutto quello che fai questo non è niente...”
In un attimo arriva la sera e con lei la fame non tarda a giungere nei nostri stomachi.
Dopo una bella doccia e un cambio di look, usciamo dalla camera pronti per la cena romantica a lume di candela.
“Vieni di qua...” Kookie, mi conduce fuori dall’edificio. “Scusami ma non mangiamo nel ristorante dell’hotel?”
“Pensi che le sorprese siano finite?” Mi guarda divertito, un adorabile sorrisetto prende il sopravvento sul suo volto.
Fuori, ad aspettarci, la solita macchina, l’autista è già pronto per partire.
Il viaggio è molto breve e in poco tempo ci ritroviamo davanti ad un palazzo a me già noto. “...ma questo non è il palazzo dei tuoi genitori?” Guardo confuso il quartiere, che ci facciamo qui?
“Esatto” risponde secco Jungkook.
Prende la mia mano e delicatamente mi accompagna al portone d’ingresso, prendiamo l’ascensore e aspettiamo il piano. All’interno della piccola scatola di latta, il silenzio regna sovrano, io non riesco a capire il perché di questa sosta e lui sembra quasi sotto pressione.
Le porte si aprono e noi ci ritroviamo nel nel pianerottolo dell’appartamento dei genitori di Jungkook.
“Ma perché siamo qui?”
“Aspetta”, si sporge verso la porta e suona il campanello. Poco dopo si sente il rumore della serratura, la porta si spalanca e non ho nemmeno il tempo di salutare la signora Jeon che le labbra del mio fidanzato si incollano sulle mie...
Ora ho capito.
Dopo una manciata di secondo si stacca.
La madre e il padre di Jungkook ci guardano in silenzio.
“Oggi è il nostro anniversario, ne abbiamo passate tante insieme, abbiamo riso, scherzato, ci siamo odiati, ma ci siamo anche tanto amati... non so perché, ma non ho mai avuto il coraggio di presentarvi l’amore della mia vita, il mio tesoro, il regalo che la vita mi ha donato.
Più volte avrei voluto compiere questo gesto eroico, o più semplicemente corretto... e alla fine ho scielto oggi.
Quindi si, mamma, papà lui è il mio fidanzato, Jimin.”
La sua mano è incatenata alla mia, sono sorpreso, ho paura che tutto questo venga rovinato, sento la sua mano tremare dentro la mia.
Come per magia, il silenzio si rompe e i due, che ancora stavano aspettando alla porta, aprono le loro braccia verso noi due, ci abbracciamo con forza, ci sussurrano che li siamo mancati e che l’hanno sempre saputo che tra noi due c’era una forte chimica...
“Allora ragazzi, cosa volete mangiare per questo anniversario un po’ speciale?” La mamma di Kookie ci fa spazio in casa mente il padre continua a congratularsi con noi, sono felice.
Felice che Jungkook abbia trovato il coraggio di urlare al mondo ciò che prova.
Felice per questo meraviglioso anniversario.
Felice di condividere la mia vita con qualcuno di speciale.
Tiro timidamente la giacca di Jungkook, il quale si volta sorridendo verso di me...
“Grazie per tutto questo...” sussurro non smettendo di guardare i suoi occhi, si avvicina un poco e un ennesimo, dolce, soffice, pieno d’amore, bacio si forma sulle nostre labbra.
Alla fine, tutti noi abbiamo avuto il nostro lieto fine, questo è il mio, questa è la mia storia d’amore, questa è la mia felicità!




Angolo Autrice
Ebbene sì, dopo questa piccola pausa sono filante tornata con gli ultimi capitoli di questa storia.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo col prossimo.

Un grazie speciale ovviamente alla scrittrice di questo capitolo, come avrete potuto piacevolmente notare, pure questo frammento è stato scritto dall'abile mano e dalla geniale mente di _Studio_Kawaii_ ~Bea🔥
Grazie ancora per aver collaborato con me.

Potete trovare le sue strabilianti opere direttamnte sul suo profilo. Miraccomamdo non perdetevele.

My Destiny ~Kim Taehyung x Reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora