La mattina mi svegliai prestissimo dato che da lì a poco avrei rivisto le mie migliori amiche, mi preparai mettendo un paio di Jeans strappati ovunque, con sotto le calze a rete, sopra indossavo una maglia a maniche corte rigorosamente nera, con ricamate delle rose, misi gli orecchini ed il mio fidato cappello da pescatore nero, afferrai lo zaino e uscì dalla stanza alle 6:45 della mattina.
Mi incontrai con Alice e Beatrice in un caffè nei pressi del duomo, uno di quelli storici che sono li da quasi due secoli, appena mi videro mi saltarono letteralmente addosso, facendomi cadere a terra e picchiare una culata sulle mattonelle storiche di Milano
《voi due mi volete uccidere》dissi masseggiandomi il sedere ammaccato per via della caduta
《non era nosta intenzione》disse Alice
《è solo che non ci vedevamo da una vita e-》continuò
《e appena ti abbiamo vista non abbiamo resistito e ti siamo corse in contro per abbracciarti》la interripe Beatrice
《solo che alla fine ti siamo saltate addosso e ti abbiamo fatta cadere, scusaci》disse Bea
《tranquille, preferivo non avere un livido sul mio bellissimo sedere, ma lo terrò come ricordo della nosta riconciliazione》dissi sorridendo
《adesso forza, che sto morendo di fame ed in più ho una voglia matta di caffè Italiano》dissi prendendo le due sottobraccio e varcando l'ingresso del bar che ci avrebbe ospitato per la nosta colazione
《allora vediamo un po' 》dissi ammirando le varie paste che erano esposte nella vetrina
《penso che prenderò una treccia》dissi soddisfatta alla barista
《che soddisfazione poter parlare in Italiano con una persona e farsi capire》dissi facendo ridere le mie amiche
《sapete ho insegnato ai ragazzi come si dice ciao, grazie e tutte le imprecazioni possibili ed inimmaginabili, ma questi sono dettagli 》dissi ridacchiando
《ci stai dicendo che capiscono le parolacce Italiane》disse sbalordita Alice
《le sanno meglio di quelle Coreane, ti basta come risposta》dissi ridacchiando
《mi chiedo da dove le abbiano imparate》disse Bea
《io proprio non lo so》dissi facendo una faccia interrogativa
《che brava insegnante che sei》disse ridacchiando Alice
《lo so, modestamente sono molto brava》dissi io
《ma ora lasciatemi prendere un benedettissimo caffè Italiano》dissi raggiungendo il bancone ed ordinando quello che avevo detto poco prima, che arrivò nel giro di pochi minuti
《come mi era mancato》dissi assaporando sorso per sorso tutta quella bontà che solo in Italia abbiamo
《sei davvero un caso perso》disse Beatrice
《tu e lei siete due casi persi》disse correggendosi
《maniache del caffè》sottolineò
《ho fuso la macchinetta del caffè a casa》disse Alice
《adesso si spiegano molte cose》dissi io ridacchiando guardando le due, guardai l'orologio che avevo al polso per scoprire che erano le 8:30 e che tra pochi minuti sarebbero partite le "navette" per lo staff che ci avrebbero trasportato sul luogo del concerto, in modo da sistemare tutto l'occorrente prima delle prove
《ragazze io devo proprio andare, il dovere chiama. Ecco a voi i vostri pass, ci vediamo stasera 》dissi appoggiando i pass sul tavolino al quale eravamo sedute, per poi cominciare a correre verso la metro, per tornare all'albergo e prendere la navetta in tempo.
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My Destiny ~Kim Taehyung x Reader~
FanficY/n è una ragazza di 23 anni; intelligente, coraggiosa, leale e pronta ad aiutare il prossimo, proprio per questo suo aspetto si è appena laureata in fisioterapia con il massimo dei voti e sta per coronare il suo sogno più grande: andare a vivere in...
