My Destiny ~Kim Taehyung x Reader~

13~Che Lo Show Abbia Inizio~

《Tutti ai posti di manovra.
Lo show sta' per avere inizio》

Queste parole pronunciate da uno dei membri dello staff, significavano l'inizio del mio primo concerto.

Feci un bel respiro, raccolsi tutte le energie e mi misi al mio posto, ovvero dietro le quinte in modo da essere pronta per ogni evenienza appena i ragazzi fossero rientrati.

《Bang-bangtan》disse Namjoon poco metri più in su di me

《Bangatan-bangtan》risposero gli altri ragazzi riuniti nel cerchio prima di far scendere le loro mani tutte assieme

《Perchè lo dicono?》chiesi a Hyunjin, che in quel momento era al mio fianco

《È una sorta di mantra, lo fanno sempre prima di salire sul palco. Gli da la forza e la carica giusta per dare il massimo》"che bello" pensai osservandoli, mentre si disponevano sulla piattaforma che li avrebbe fatti salire pochi istanti dopo sull'enorme palco, tra milioni se non miliardi di fan che aspettavano solo la loro comparsa.

《Andrà tutto bene vero》dissi più a me stessa che a Hyunjin.

《Certamente non ti preoccupare》mi rassicurò lui con un sorriso.

Mente salivano si senti tutto lo stadio urlare i loro nomi.

《Kim Namjoon!!! Kim Seokjin!!! Min Yoongi!!! Jung Hoseok!!!
Park Jimin!!! Kim Taehyung!!! Jeon Jungkook!!! BTS!!!》

Il nome del gruppo riecheggiò in tutto lo stadio, ed un boato di urla si librò nell'aria per la miliardesima volta, facendomi sorridere.

I ragazzi con meticolosità eseguirono le prime 3 canzoni, per poi presentarsi al pubblico, che ormai li conosceva molto bene, via via che ogni membro finiva la sua presentazione i fan lo acclamavano con numerose urla, facendo sorridere anche gli altri ragazzi. Eseguirono altre 3 canzoni per poi scendere dalla piattaforma dalla quale erano saliti ormai mezzora prima.

Una volta giunti dietro le quinte, si lasciarono andare e si accasciato sul pavimento dell'ascensore, in 0,2 secondi furono fatti rialzare e sorretti da gli addetti, che li aiutarono a raggiungere i camerini per cambiare look e pettinature, in vista delle canzoni da solisti che avrebbero eseguito uno ad uno a breve, io li seguì con la mia borsa, preparata precedentemente la mattina ed ultimata una volta sul posto, raggiunta la sala mi si presentò uno scenario che non pensavo avrei mai visto, i costumisti armeggiavano con camice, giacche, maglie, pantaloni, scarpe ecc. gli addetti al trucco rifacevano il lavoro fatto un'ora prima, i parrucchieri armeggiavano con phon, pinze, pinzette, spazzola e un sacco di bocchette dal contenuto a me ignoto, in tutto questo i ragazzi, erano accasciati ognuno sulla propria sedia, con davanti lo specchio con costumisti, truccatori e parrucchieri tutti d'intorno, loro proscugavano una bottiglietta d'acqua dopo l'altra e annaspavano sfiniti in cerca d'aria, stare dietro le quinte era tutta altra cosa che stare a godersi il concerto di quei sette ragazzi pieni di energia, bravissimi, sorridenti ed instancabili, dietro le quinte vi era quel mondo fatto di trucco, lacca e vestiti, ma soprattutto vi era il mondo della fatica.

Non ci pensai 2 volte, entrassi subito le bombolette dell'ossigeno che erano all'interno della mia borsa, ed andai da ognuno dei membri, per farli finalmente respirare più ossigeno di quanto il loro poveri polmoni gli permettessero di respirare in quel momento, in modo da poter finalmente regolarizzare il loro battito cardiaco che in quel momento correva come un matto durante una gara di corsa dove si deve vincere a tutti i costi, oltre a quello bisognava abbassare anche la loro temperatura corporea sennò avrebbero continuato a perdere liquidi essenziali se volevano rimanere in piedi per un altra ora e mezza 《Portate i sacchetti contenenti il ghiaccio, si trovano nei freezer vicino ai divanetti》urlai per farmi sentire in tutta quella condizione, pochi secondi dopo mi fu consegnato quello che avevo richiesto, sistemai quei sacchetti rinfrescanti sul collo e sui polsi dei sette, in modo da refrigerarli, mi concentrati su Hoseok che sarebbe stato il primo a salire di nuovo sul palco, pronto a dare il massimo mostrando il suo bellissimo sorriso che adesso era mascherato dagli affanni, afferrai la bomboletta di ossigeno che avevo abbandonato pochi minuti prima di fronte a lui e mentre finivano di aggiustargli i capelli gli feci respirare il più possibile quel gas essenziale per la vita.