IL VIAGGIO

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Eccoci nell'aereo. Sara per motivi economici non c'era mai andata. Diciamo che non viaggiava quasi mai se non per andare al mare. 

La hostess era salita a bordo con lo sguardo fisso sullo schermo, messaggiando rapidamente. 

Aveva un aspetto che a Sara non piaceva per niente: masticava continuamente una chewing gum a bocca aperta, trucco pesante (eyeliner, ombretto scuro e tanto mascara che sembrava avesse le ciglia finte) e per finire due piercing: uno sul naso e uno sulla lingua.

Charlotte le indicò dove si sarebbe seduta durante il viaggio e le mise apposto i bagagli a mano, almeno quello. 

Una volta seduta, Sara, si guardava intorno, era tutto così bello! C'era pure uno schermo con cui poteva giocare durante il viaggio. 

Si sentì la solita cosa: "allacciate le cinture, stiamo per decollare". 

L'aereo stava partendo e Sara inizialmente aveva paura perché non si aspettava fosse così il decollo, ma poi rise divertita!

La hostess andava su e giù e ogni tanto passava a controllarla, con aria scocciata. 

Passò la signorina con il carrellino e le chiese se desiderasse bere qualcosa e lei stava per rispondere: "dell'acqua naturale, per favore", ma questo è quello che avrebbe risposto sua madre. Lei adesso non c'era e il suo peso non le piaceva, per questo rispose: "una Coca-Cola, grazie". 

L'aereo era partito alle 12:30, quindi pranzava in aereo: grassini, lasagne e un'insalata.

Dormì mezz'ora abbondante, avendo la pancia piena si addormentò subito. 

"Signori e signore vi preghiamo di allacciare le cinture, perché c'è una tempesta in arrivo".

A quelle parole Sara un po' si spaventò, prima volta in aereo e già si parte male. 

Non aveva il telefono, ma se l'avesse avuto avrebbe mandato un messaggio a sua mamma raccontandole come stava passando questa nuova esperienza e le avrebbe detto che aveva paura per l'annuncio appena comunicato. Non potendolo fare, rimase tranquilla aspettando di atterrare in aeroporto dove ci sarebbe stata sua zia ad aspettarla.

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