I giorni passavano passavano e i suoi familiari non smisero mai di cercarla e non avevano intenzione di smettere.
Nel mentre Sara si era ambientata completamente a quel nuovo stile di vita. La scuola le piaceva tantissimo! Aveva pure fatto amicizia con una ragazza del suo anno: Sofia. Un bellissimo nome secondo lei, le ricordava la libertà, la felicità, il poter essere se stessi e se doveva pensare a qualcosa che raffigurasse questo nome, immaginava una bellissima farfalla con le ali azzurre e i bordi neri.
La sua nuova amica pesava 110 Kg, aveva il pancione con due rotoloni di grasso, un ombelico che conteneva quasi un dito intero. Era bellissimo vederla alzare la mano in classe perché si vedeva tutto il grasso del braccio traballare.
Era la sua prima amica lì e non era come tutte le altre amicizie che aveva avuto, diciamo che avevano altri argomenti di cui parlare. In classe erano vicine di poltrona.
Era una ragazza molto simpatica, loro due si divertivano molto a giocare con le proprie pance, fare a gara a chi riusciva a mettere più caramelle possibili in bocca oppure vedere chi ingrassava di più in una settimana.
"Sono arrivata a 122,5 Kg! Sono tredici chili in più rispetto a settimana scorsa", disse Sofia schiaffeggiandosi, tutta soddisfatta, la pancia flaccida. "Cavolo, mi hai superata! Io sono a 120,5! Per poco. Sono solo dieci chili in più di settimana scorsa. Come hai fatto?" "Ho seguito i consigli che ci insegnano a lezione e dovresti farlo anche tu maialotta, invece di pensare solo a sfondarti di cibo in classe!".
Accettando la sconfitta appena subita, Sara entrò in classe con il sorriso di nuovo sulle labbra e si promise di stare più attenta questa volta alle parole della professoressa per poter superare l'amica la settimana seguente. Stava addirittura prendendo appunti mentre con la mano sinistra addentava un hamburger ricco di salse. Si stava sporcando la bocca e la mano di ketchup, proprio come un maiale, anzi peggio.
Quando finì la lezione andarono come ogni giorno in giardino e ordinarono un paio di hot dog pieni di maionese e anche qualche patatina fritta.
Poi, mentre erano sedute a guardare il vuoto davanti a loro, Sofia diede inizio a un discorso: "Ei, hai presente quella porta rossa nel corridoio nella parte nord della scuola?" "Sì, l'ho vista la settimana scorsa, non possiamo entrare, lo sai"."Ma chi se ne frega Sara! La vita è una e non mi fermerò davanti a una stupida porta!"In qualche modo la convinse e si recarono davanti a quel luogo proibito.
"Come facciamo ad aprirla?" fu il primo pensiero delle ragazze. "Proviamo con una forcina, l'ho visto fare in moltissimi film!" Provarono con il metodo che avevano visto alla televisione, ma dopo pochi secondi si accorsero che la porta era rimasta aperta."Ma sul serio sono così ingenui?" disse Sofia alzando gli occhi al cielo, "dai su forza, entriamo".
Quando entrarono, accesero la luce e videro tantissimi scaffali pieni di cibo di tutti i tipi. "Che delusione, è solo un magazzino dove tengono il cibo che ci cucinano in classe. Mi sono fatta ingannare dal cartello appeso qua fuori: era solo per evitare che gli studenti vengano qua a mangiare tutta la dispensa".
"Beh, già che siamo qua possiamo mangiare qualcosa, no?", disse Sara sentendo lo stomaco brontolare. Fecero una merenda veloce con focaccia, patatine, qualche tavoletta di cioccolato con le mandorle e qualche manciata di caramelle.
Spuntino fatto.
"Dai alzati, dobbiamo andare!"
Mentre uscivano notarono, un po' nascosto, un barattolo con una sostanza sconosciuta all'interno. Attaccato presentava un'etichetta con scritto: "SCELESTUS, un cucchiaino da amalgamare per avere il risultato desiderato". "Ma che roba è? È latino! Sarà un esperimento per creare un nuovo cibo?"
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FATLANDIA -il paese dove i non grassi non sono ammessi-
Short StoryQuesto libro parla di una ragazza Parigina di nome Sara. Vive in una famiglia dove la linea e il fisico vengono prima di tutto. Non le piace il suo fisico, perché troppo asciutto e magro. Sua madre però, non le da scelta e non può mai saltare una...