"Passami la valigia tesoro".
"Avete preso il kit salvavita?"
"Sì, abbiamo tutto. Salite in macchina che partiamo".
I genitori si trovavano ancora in Sardegna dalla zia Teresa.
Dopo un paio d'ore arrivarono verso la costa nord e presero il traghetto. Dovevano ritrovare Sara a tutti i costi! L'ansia aumentava sempre di più e i brutti pensieri non tardarono ad arrivare.
Scesero dalla macchina parcheggiata sul traghetto e videro la Sardegna allontanarsi alle loro spalle. Il mare era tranquillo e anche lui trasmetteva speranza. Sussurrava 'la troverete'.
L'odore di iodio riempiva i polmoni e agiva da cullante. L'ansia svanì.
"Siamo arrivati. Torniamo in macchina. Oggi torneremo con nostra figlia!"
Montarono in auto e iniziarono ad avvicinarsi a Coti Chiavari, non erano molto distanti da lì.
"Paesino per paesino" si erano promessi.
Entro oggi dovevano trovarla, per forza!
Si fermarono in una prima cittadina. Non era molto distante dal luogo dell'incidente.
Tutto intorno c'erano piccoli boschetti, casette di legno e vasti prati verdi. Era un bel posto tranquillo. Si trovava in collina, per fortuna, almeno si soffriva un po' meno il caldo estivo.
"Casa per casa".
Prima di cercarla nelle abitazioni della gente decisero di cercarla nei parchi, nei boschi, nel centro della città, ovunque! Niente.
"Dividiamoci!"
"Non ci resta che suonare a tutti i campanelli, non c'è traccia qua di Sara. Avrà sicuramente chiesto aiuto a qualcuno e l'avranno ospitata".
Ding Dong!
Dopo pochi secondi si aprì la porta e dal piccolo spiraglio sbucò una signora di mezz'età con un grembiule da cucina sporco di salsa di pomodoro.
"Sì? Cosa desidera?" chiese con una voce minuta.
"Buongiorno signora, mi scusi se l'ho disturbata. Ha per caso visto una ragazza di quattordici anni, capelli dorati fino a metà schiena, magrolina..?"
"Mi faccia pensare... uhm, mi dispiace ma non l'ho vista. Esco parecchio di casa e giro molto in paese, ma non l'ho mai vista. È sicura che si trovi qui questa fanciulla?".
"No signora. La stiamo cercando ovunque, casa per casa, paese per paese" la guancia venne segnata da una lacrima, "grazie lo stesso e mi scusi per il disturbo. Buona giornata".
Prossima casa.
"No, non l'ho vista".
Non si arrese.
"No, mi dispiace".
"No, ora mi scusi ma sono di fretta":
Piano piano le case finirono e le risposte erano solo negative.
"Eccoci di nuovo. Avete buone notizie?"
"No".
"No".
"Neanche io".
"Andiamo a pranzare, continueremo pomeriggio".
Andarono in un'osteria lì vicino e ordinarono tutti e tre un'insalatona mista. Se li avesse visti Sara!
Nel mentre Sara era al suo secondo giorno scolastico e, anche se non si accorgeva delle differenze, il suo pancione cresceva sempre di più. Il grasso addominale aumentava sempre di più e la pancia ormai pendeva fino a metà cosce. I fianchi si erano allargati ed erano ricoperti di smagliature. Stava diventando una dea. Per non parlare della cellulite. Ce l'aveva dappertutto!
Era una bella giornata di sole e il cielo non aveva neanche una nuvola.
Sara andò in giardino ad assaggiare quegli hotdog amati da tutti.
"Vorrei quattro hotdog con tante salse, per favore".
"Si andò a sedere sul prato a pancia scoperta e iniziò a mangiare quel buonissimo spuntino".
Ormai amava essere e diventare una palla di lardo.
Guardandosi in giro vide che c'erano altri studenti seduti sopra a dei teli o sulle loro felpe che leggevano o mangiavano. Si sentiva a casa.
Chissà come avrebbe reagito sua madre! Non gliene importava, ormai GRASSA PER SEMPRE! Era mille volte meglio dell'essere magra. Niente e nessuno le avrebbe fatto cambiare idea.
La scuola aveva all'interno un'area relax dove c'erano delle poltrone, i puff, dei cuscini, proprio per far rilassare gli studenti e i loro pancioni. Inoltre, possedeva anche tante aree food di vario genere. Cibo fritto, hot dog, hamburger e patatine, angolo pizza, reparto dolci, fontana di cioccolato. Tutto era perfetto! Sembrava una crociera non una scuola! Sarebbe stata lì per il resto della sua vita!
Camminando per il corridoio vide una porta rossa che si differenziava da tutte le altre. C'era attaccato un foglio plastificato con scritto 'VIETATO L'INGRESSO '.
"Sono 27,80 euro".
"Bene, io direi di cambiare posto, è chiaro che qua non ci sia".
Partirono di nuovo, nuovo posto, altra speranza.
Casa per casa. Niente.
"Cercheremo domani mattina, troviamo un posto dove dormire".
"I paesini qua vicino sono un'infinità. Staremo mesi a trovare la mia nipotina!", si disperò la zia sentendosi impotente.
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FATLANDIA -il paese dove i non grassi non sono ammessi-
Short StoryQuesto libro parla di una ragazza Parigina di nome Sara. Vive in una famiglia dove la linea e il fisico vengono prima di tutto. Non le piace il suo fisico, perché troppo asciutto e magro. Sua madre però, non le da scelta e non può mai saltare una...