INDAGINI SUL BARATTOLO MISTERIOSO

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"Ti prego sii più dettagliata, abbiamo bisogno di tutte le informazioni possibili".

"Hai ragione". Si grattò la testa ragionando e ad un certo punto i suoi occhi si illuminarono "ecco! Ho visto la direttrice mettere un cucchiaio del contenuto in ogni cibo lì presente!" disse tutto in un fiato per paura di dimenticarselo un'altra volta.

"Però quelle non sono le cose che ci fanno mangiare durante le lezioni?! Ci vuole avvelenare?" chiese Sara affannata e spaventata.

"Non credo proprio. Forse sarà un qualcosa per insaporire o almeno così pensavo, ma dopo averlo assaggiato, credimi, rovinerebbe il sapore anche al piatto più buono esistente sulla Terra".

"Avevamo visto la traduzione, significa malvagio! Non credo che sia niente di buono. In più, scusa se ti offendo, ma anche tua nonna secondo me nasconde qualcosa! Sembra mettersi contro di te, ostacolarti!".

"Dobbiamo assolutamente fare qualcosa, ma cosa?"

"Ti fidi di me?"

Sofia annuì.

Si recarono in giardino per ordinarsi altri 3 hotdog e continuarono il discorso. Nel mentre entrambe pensavano che ormai non riuscivano più a smettere di mangiare, ma non lo dissero perché non volevano risultare fuori luogo.

"So che probabilmente non cambierà niente, ma se dicessimo alle nostre madri che dormiamo insieme? Io dico alla mia che dormo da te e tu farai lo stesso con la tua. Poi però andiamo a scuola e ci nascondiamo nella stanza proibita. Ci stai?"

La sera si ritrovarono davanti alla scalinata d'ingresso con tutto l'occorrente all'interno di uno zainetto.

"Andiamo!"

Corsero in punta di piedi per i corridoi dell'edificio. Cavolo quel grasso che traballava a destra e sinistra ad entrambe le ragazze, peccato che non si può impostare piccole parti di vita in modalità 'slow motion' perché meritava.

Ecco la porta rossa! Guardarono a sinistra, guardarono a destra, si scambiarono un breve sguardo e provarono ad aprire la porta. Chiusa a chiave e non avevano delle forcine con loro. Provarono a sforzarla un po' finché non sentirono una voce arrivare da dietro. Assomigliava a quella della direttrice, era identica, però... era maschile. Si girarono colte alla sprovvista e videro un ragazzo della loro età, ma molto più grasso, era proprio un piacere per gli occhi!

"Scusate se vi ho spaventate, ci siete cascate? Non sono la direttrice, ma arriverà presto. Muoviamoci! Ah comunque piacere, Alessandro". Era bassino, il grasso ricopriva ogni centimetro del suo corpo, aveva gli occhi verdi e i capelli castano chiaro. Ogni volta che pronunciava anche solo una parola si vedevano i suoi tre menti muoversi a tempo, su e giù. Davvero ipnotico.

"Come fai a sapere cosa stavamo facendo?" chiese Sara.

"Beh è notte, siete a scuola, davanti alla stanza proibita con aria sospetta. Avete scoperto anche voi il barattolo misterioso vero? E volete scoprire di più, corretto?"

Sapeva.

"Bene, ora sarai dei nostri", disse Sofia. Poi aggiunse: "dicci tutto quello che sai!"

Il ragazzo iniziò a raccontare: "l'anno scorso iniziai questa scuola e rimasi incuriosito anch'io da quella porta così attraente e vidi quel barattolo, cercai su internet il significato di quell'etichetta. Da allora non ho mai smesso di indagare perché sapevo che la direttrice nascondeva qualcosa di brutto. Voi invece cosa sapete?"

"Beh questo è il nostro primo anno, entrambe avevamo visto questa stanza e ci entrammo per la prima volta qualche giorno fa. Prima di uscire mi accorsi del barattolo, lessi l'etichetta senza capirne subito il significato e lo assaggiai: TREMENDO! Poi cercammo il significato su internet e decidemmo di installare una piccola videocamera per vedere cosa accadeva realmente. Abbiamo visto la direttrice mettere questa crema in ogni cibo che poi ci fanno mangiare la mattina a lezione! Barbottava qualcosa, ormai sanno tutti che quando non viene guardata parla da sola, purtroppo però la videocamera non aveva il microfono e ora siamo qui", disse Sofia parlando per entrambe.

"Abbiamo detto che ormai ci aiutiamo, no?" chiese Alessandro facendo intuire che lui sapeva qualcosa in più.

Le sue amiche annuirono decise nello stesso momento.

Lui ricominciò dicendo: "Beh, forse dovreste sapere anche questa mia scoperta, anche se non ne sono completamente sicuro, credo che..." si fermò per guardarsi intorno controllando che la direttrice non fosse ancora arrivata.

"Credo che..." incalzò Sara.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28 ⏰

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