FATLANDIA -il paese dove i non grassi non sono ammessi-

ZIA TERESA

Nel frattempo l'aereo sarebbe dovuto atterrare già da tempo.
Sua zia, allora, prese il telefono e controllò se aveva sbagliato di vedere l'orario. Era giusto, ma Sarà non c'era.
Chiese a un signore che lavorava in aeroporto se il volo Parigi-Sardegna fosse in ritardo e lui rispose: "Signora, non ha saputo? L'aereo a causa di una tempesta è precipitato...".
"Si sa dove?", chiese singhiozzando.
"Non lo sappiamo ancora, ci scusi. Chi aspettava?"
"Mia nipote di 14 anni, per il suo compleanno sarebbe venuta qua. Oh povera piccola!", disse prendendo un fazzoletto.
"Non si preoccupi signora, vedrà che andrà tutto bene, sua nipote sarà viva, sana e salva.", disse il signore non del tutto convinto.
"Quando saprà qualcosa sull'incidente mi avvisi per favore!". Disse la zia andandosene distrutta.
Chiamò subito i genitori di Sara e, tremando, spiegò loro la situazione!
"Oddio! Michael hai sentito? Nostra figlia non è arrivata in Sardegna! Sono al telefono con zia Teresa! Ha detto che l'aereo è precipitato durante il viaggio e non si sa ancora dove." Disse la mamma rivolgendosi al marito.
Entrambi i genitori erano preoccupati.
"Veniamo lì subito. In macchina però, per sicurezza.", si sentì alla fine e la chiamata terminò.
Presero l'indispensabile e lo misero in valigia e montarono di corsa in macchina senza dire una parola dalla fretta.
Dopo più di 20 ore di viaggio, finalmente arrivarono in Sardegna.
Appena incontrarono la zia si scambiarono un caloroso abbraccio di consolazione.
"Andiamo in aeroporto e vediamo se hanno novità! Forza!!" disse la zia presa dall'ansia.
Si recarono in aeroporto per avere delle informazioni più chiare e chiesero a un altro ragazzo non vedendo quello del giorno prima: "Ci sono novità sullo schianto dell'aereo?"
Il ragazzo disse che l'aereo era stato trovato.
Erano tutti felici e sollevati fino a quando aggiunse "ci sono parecchi morti però, ci dispiace molto".