Capitolo 12: Shine together, Bright forever

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Luke era frustrato.

Avevano passato l'intero fine settimana a lavorare su Bright, aggiungendo un'introduzione con il piano e dividendo le strofe per far risaltare entrambe le loro voci. Julie aveva delle idee fantastiche e Luke era completamente spiazzato dal modo in cui lei descriveva la sua visione della canzone come se li avesse già sentiti eseguirla. Lui era abituato ad essere l'unico che poteva immaginare le cose così chiaramente, che sentiva la musica scorrere attraverso di lui prima ancora di prendere in mano la chitarra. Anche lei si trovava bene con la band, anticipando la loro prossima mossa prima che la facessero e sapendo esattamente quando prendersi un momento per scherzare e quando mettersi al lavoro.

Il problema era che era ormai domenica sera e le cose ancora non funzionavano.

Nonostante i suoi migliori sforzi per farla uscire dal guscio, Julie sembrava determinata a rimanere sullo sfondo, ancorata alla tastiera. Si rifiutava di muoversi e quando cantava lui poteva percepire che stesse cantando solo a metà della sua potenza. Forse anche meno. L'aveva sentita cantare solo brevemente sul molo, ma sapeva che lì dentro c'era una voce assolutamente inarrestabile che aspettava solo di esplodere. Solo che lei era ben lontana dall'esplodere in quel momento. Stava facendo il minimo indispensabile per portare avanti la canzone, ma niente per farla risaltare, o piuttosto niente che facesse risaltare se stessa. E se questa canzone doveva risultare così sorprendente come lui sapeva che poteva essere e metterli sul loro cammino per diventare superstar, Julie doveva spiccare. In qualche modo sapeva che le loro voci sarebbero state fantastiche insieme se solo si fossero stati sulla stessa lunghezza d’onda.

E il fatto era che non riusciva a capire il perché lei si stesse trattenendo. 

Avrebbe potuto attribuirlo alla timidezza, il che avrebbe avuto senso. Dopo tutto, lei era un po' più giovane di loro e loro erano una band da molto tempo. Non sarebbe stato così sorprendente per lei essere insicura di se stessa o non voler avere subito troppa attenzione su di sé. Ma lui sapeva che non era così. Poteva affermare che stava morendo dalla voglia di cantare a voce piena le parole, di lasciare la sua tastiera e stare al centro, di lasciare che la musica prendesse il sopravvento e dare tutta se stessa. Non riusciva a spiegarlo se non che vedeva in lei la stessa passione che sentiva in se stesso. Quel discorso smielato sulla connessione che faceva sempre ai ragazzi, aveva la sensazione che Julie avrebbe saputo esattamente cosa intendeva. Infatti era abbastanza sicuro di averla vista iniziare a lasciarsi andare e poi ricordarsi di trattenersi. E nessuna quantità di lusinghe da parte sua o di incoraggiamento da parte del resto dei ragazzi sembrava essere sufficiente per farla lasciare andare.

Però lui continuava a provarci.

"Julie, devi davvero andare fino in fondo in questo ritornello", disse mentre faceva alla band un cenno per fermarsi per quella che sembrava la centesima volta. "Shine together, bright forever. Dobbiamo brillare! È proprio lì nella canzone."

Julie si accigliò.

"Sto facendo del mio meglio."

"Vedi, io non credo che tu lo stia facendo."

"Luke!" Alex sibilò. "Stiamo gentili ora, ricordi?"

"Non va bene, amico", aggiunse Reggie.

We Found Wonderland // Julie and the PhantomsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora