Capitolo 24

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Ieri è stata una giornata piena, spero che oggi sia più tranquilla.

Mi preparo per andare a scuola con Matteo.

Io: Fammi vedere se hai ancora il livido- si gira leggermente e ha tutta la zona dello zigomo di un colore violaceo- Hai messo la crema oggi?

Matteo: Ev mi sono appena svegliato...

Io: Allora vai, sembra che ti hanno picchiato di brutto, quando in realtà è solo un pugnetto dato da quel facocero provocatore...Sei solo caduto nel tranello

Matte: A differenza tua, IO, non l'ho picchiato

Io: Ma, stavi per farlo....Tutto questo perché hai dato troppo peso a quelle cose che ha detto; io gli ho dato solo un piccolo pugno perché lui lo ha dato a te e in più ti ha anche fatto cadere a terra.

Matteo: Piccolo pugno? Gli hai fatto sanguinare il naso.- dice portandosi una mano sulla fronte.

Io: Esagerato...-dico per poi andarmi a preparare e a scegliere i vestiti.

Indosso un outfit semplice, fa abbastanza caldo

Papà: Ragazzi- ci chiama- oggi io e mamma vi portiamo a scuola, dobbiamo fare dei giri

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Papà: Ragazzi- ci chiama- oggi io e mamma vi portiamo a scuola, dobbiamo fare dei giri.

Io: Ok, sono quasi pronta

Matteo: io ho fatto- comincia ad andare verso la porta-

Mamma: Fermo lì dove sei.

Matteo: sì, mamma?- dice facendo il vago.

Mamma: Cosa hai fatto al viso?

Matteo: Ah, ehm-

Io: Tornando a casa abbiamo incontrato Valerio, ha cominciato a fare lo spavaldo tirando fuori anche quello che è successo con quella cretina che tuo figlio ha trovato, poi, visto che ha cominciato ad avvicinarsi a Chiara, non ci ha visto più e si è scagliato su Valerio, codesto soggetto- dico con sarcasmo e disprezzo- lo ha bloccato e gli ha dato un pugno in faccia, ovviamente il duro- dico riferendomi a Matteo- si è sbilanciato ed è caduto a terra. Dopo aver letteralmente steso Matteo, ha continuato a sputare veleno, così mi è accidentalmente partito un destro sul suo lovely nose.

Racconto tutta la scena scendendo dalle scale e mettendomi le scarpe, quando ho finito, noto la mamma che ci guarda quasi scioccata e sento papà dire qualcosa dalla cucina.

Papà: CAVOLO MATTEO...Ora non sai neanche più dare un pugno? Sul serio?

Mamma si rivolge a papà on uno sguardo di fuoco, solo che papà non se ne accorge perché troppo impegnato a versarsi un bicchiere di tè freddo. Matteo stava in silenzio e faticava a non ridere a causa delle occhiatacce di nostra madre.

Papà: Adesso è tua sorella che deve proteggerti...Almeno lei sa dare un pugno, Brava tesoro.- io non ce la faccio e mi metto a ridere.

Mamma: Hai finito? - dice a nostro padre

È difficile da spiegare... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora