Capitolo 27

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Ripenso a quel momento, a quel bacio che, wow è stato bellissimo.

Come mi prende il viso con le sue mani grandi quanto tutta la mia faccia.

Ripenso a come si impegna a farmi delle foto bellissime.

Come mi fa ridere e come mi fa sentire bene quando sto con lui.

Ripenso alla bellissima sorpresa che mi ha fatto.

Come mi fa dimenticare di tutto quello che succede attorno...

Ripenso al nostro primo incontro in quel supermercato, tutto grazie a mia mamma che mi ci ha mandato per forza.

Come mi ha affidato il suo motorino nonostante ci conoscessimo da poco più di mezz'ora... Chi ha così tanta fiducia da farsi portare da una sconosciuta fino a casa?
Probabilmente solo lui.

Non so neanche perché sto dicendo tutte queste cose... Credo che mi piaccia.

Vorrei rivederlo per andare a fare shopping o una semplice passeggiata.

Prendo il telefono e lo chiamo.

*Chiamata con Tommaso*

Tom: Hey, come va?

Io: Ciao, bene... Tu?

Tom: Beh, è da ieri che mi sento molto meglio rispetto al solito... Non saprei- dice in modo scherzoso

Io: Ahah non ho idea di che cosa possa essere...

Tom: Ah, forse ce l'ho

Io: Sentiamo- rispondo ridendo

Tom: Quel bacio, o meglio, le tue labbra che sembrano combaciare perfettamente con le mie.

Io: Mh, probabile...- dico cercando di non balbettare per l'imbarazzo, sento le orecchie prendere fuoco.

Tom: Spero che per te non sia stato forzato o- dice quasi preoccupato

Io: No, no... Assolutamente ahah; volevo chiederti di andare a fare shopping o a fare una passeggiata insieme.

Tom: Quindi, non ti sei sentita forzata

Io: No, Tom- dico con voce tranquilla e confortante- al contrario...

Tom: Ah ok, meglio ahah, cioè aspe- comincia ad impicciarsi- No, intendevo...  Sì, ehm

Io: Hey tranquillo- dico ridendo

Tom: Che bella risata che hai- dice dolcemente

Io: Grazie- rispondo con altrettanta gentilezza.

Tom: Ah e comunque, anche io volevo chiederti di uscire, mi hai anticipato- ride-

Io: Quando potresti?

Tom: Lunedì dopo scuola?

Io: D'accordo, a che ora finisci tu?- andiamo in due scuole diverse,io in un liceo linguistico e lui in un liceo classico-.

Tom: Lunedì esco prima, alle 12:30. Tu?

Io: Io alle 13:20

Tom: Come facciamo?

Io: Mhh... Non lo so

Tom: Se venissi a prenderti a scuola con il motorino?
Poi andiamo da qualche parte.

Io: Ma dovresti aspettare per 50 minuti circa

Tom: Se questo è il problema, tranquilla... Faccio il giro largo.

La mia scuola dista all'incirca 8-9 minuti dalla tua se c'è traffico.

Io: D'accordo, se ci sono novità per quanto riguarda l'orario ti faccio sapere, una nostra professoressa ci aveva accennato qualcosa su un operazione che doveva fare... Non so se farà questa operazione in questi giorni o a fine mese.

Tom: Va bene.

Nel frattempo sento Matteo che mi chiama dal soggiorno.

Io: Scusami, mi sta chiamando mio fratello... Ci sentiamo più tardi

Tom: Certo, ciaoo

Io: Ciaoo.

*Fine chiamata con Tommaso*

Scendo in soggiorno e vedo mio fratello sul divano.

Io: Mi stavi chiamando?

Matteo: Sì, volevo chiederti due cose...

Io: Sentiamo

Matteo: Uno, hai per caso sentito Chiara?- dice con gli occhi da cucciolo-

Io: Volevo chiamarla dopo oppure andarla a trovare, perché?

Matteo: No, così...

Io: Matteo...

Matteo: Ok, va bene... Prima stavamo al telefono e abbiamo discusso per una sciocchezza e credo sia arrabbiata con me.

Io: Ecco qua... Per cosa avete discusso?

Matteo: Valerio

Io: Scusa ma cosa c'entra quello ora?- chiedo infastidita-

Matteo: Le ho detto di quel sogno che avevi fatto e le ho detto dei miei collegamenti che ho fatto mentalmente.

Io: perché si è arrabbiata?
Immagino che sia stata lei ad arrabbiarsi, vero?

Matteo: Sì, si è arrabbiata perché non le ho detto nulla prima e lei voleva proteggerti da qualcosa che non sa... Crede che questo sogno abbia un significato e che non sia da sottovalutare come dice che abbiamo fatto noi.

Io: Immaginavo...

Matteo: eh sì

Io: Vado a parlarle.
Ah, dovevi dirmi qualcos'altro?

Matteo: Volevo chiederti di parlarle ma ci hai già pensato.

Io: Va bene, vado.

Matteo: Grazie.

Io: Di nulla.

Salgo in camera e chiamo Chiara, le racconto prima dell'uscita con Tommaso e poi chiedo chiarimenti sulla storia di Matteo.

In poche parole si è arrabbiata perché voleva sapere prima di questo
"messaggio" io le ho detto che non gli ho dato peso, ecco perché non le ho detto nulla; dopo poco tempo si è resa conto di aver un po' esagerato e chiama Matteo per scusarsi.

È difficile da spiegare... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora