Tenth day

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"Stiles"

"No..."

"Stiles, alzati"

"Via..."

"Stiles mi stai schiacciando le tette, alzati!"

Oh, quello quindi non era il cuscino? A Stiles era sembrato un po' scomodo in effetti. Se fosse stata un'altra persona, ora avrebbe probabilmente qualche arto mancante. O sarebbe già morto. Invece gli viene lasciata la libertà di spostarsi con calma sul suo vero cuscino e di stiracchiarsi per riprendersi dal sonno. Con gli occhi ancora mezzi socchiusi vede Malia fare la stessa cosa e poi la sente avvicinarsi. Prima ancora di capire cosa stia succedendo sente il suo naso conficcato nel collo e la sente respirare profondamente.

"Malia? Cosa fai?"

"Ti annuso"

"E perché?

"Perché si. Non si fa?"

"Con me puoi farlo, con gli sconosciuti per strada non ti conviene"

"Con te lo faccio perché ti conosco. Perché dovrei annusare gli sconosciuti?"

"Ehi, qui sei tu quella che sniffa"

"Solo che profumi di buono"

"Grazie"

"Grazie a te per ieri. Sei davvero un bravo umano, Stiles"

"Sono un bravo amico"

"Si, quella roba lì. Mi prepari il bacon?"

"Sei in un hotel?"

"Vuoi che vada nella riserva a cacciare?"

"Spostati, vado a preparare la colazione per te e papà"

"Sta arrivando qualcuno"

"Qui? Chi?"

"La ragazza nuova con Derek. Che palle"

"Ehi, uno è tuo cugino. L'altra è...è tua nipote"

"Vado in cucina dallo sceriffo. Va ad aprire"

Malia era già scesa al piano di sotto e Stiles era ancora fermo nel mezzo della sua stanza indeciso tra il vestirsi e lo scendere in pigiama. Il suono del campanello gli fecero scegliere la seconda opzione.

"Gin, Derek. Cosa ci fate qui?"

"Ehi Sfran!"

"Sfran, davvero?"

"Volevo fare colazione con te e il lupo cattivo ha detto che non potevo venire da sola e quindi mi ha accompagnata. Puzzi!"

"Gentilissima come sempre, vedo. Sono solo le dieci, mi sono appena alzato dal letto e non ho avuto tempo di fare una doccia. Entrate o restate sulla porta?"

"Io vado via. Passo a prenderla tra qualche ora"

"Oh. Non vuoi fare colazione con noi? Faccio il bacon. C'è anc-"

"Sì, dai Derek resta con noi! Dai, dai, dai! Lo so che hai fame!"

"Solo cinque minuti"

"STILES ABBIAMO FAME!"

"ARRIVO!"

Stiles ne aveva vissute di situazioni imbarazzanti, ma quella forse le superava tutte. Appena entrati in cucina, Ginevra aveva illuminato gli occhi e li aveva puntati in quelli già blu di Malia. Suo padre alternava lo sguardo tra le due ragazze, anche lui ancora in pigiama e intontito dal sonno. Derek se ne stava appoggiato all'arco della porta con uno strano ghigno sul volto che si allargò quando le due ragazze cominciarono ad avvicinarsi lentamente senza staccare lo sguardo l'una dall'altra. Stiles stava già pensando a come giustificare del sangue nella cucina di casa sua e come far riprendere suo padre dallo shock, quando le due presero ad annusarsi girando in cerchio. Come due perfetti animali.

A nuisance (with PMS) | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora