Eleventh/Twelfth day

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Se quella fosse stata una giornata normale, di una vita normale, di un giovane uomo normale, Stiles si sarebbe alzato, avrebbe fatto colazione e si sarebbe seduto alla sua scrivania per studiare per gli imminenti esami.

Ma quella era una giornata anormale, di una vita anormale, di un giovane uomo all'apparenza normale, in una cittadina anormale. Quindi Stiles si era alzato, aveva imprecato contro il proprio cellulare e aveva risposto grugnendo alla chiamata.

"Amico? Stai bene? Cos'era quel verso?"

"Scott! Cavolo, mi hai fatto prendere un colpo!"

"Ma sono le dieci e mezz-"

"Hai presente cose si prova ad essere svegliati dalla vibrazione del proprio cellulare che non si sa come ti è finito nella maglia del pigiama? Credevo ci fosse un cazzo di animale nel mio letto!"

"No, non ho presente. Ma perché dormivi col cellulare nel letto? E soprattutto, non dovevi svegliarti presto per studiare?"

"Non me ne sono reso conto, avevo troppo sonno perché mi sono addormentato tardi"

"Perché ti sei addormentato tardi?"

"Mi hai chiamato per qualche motivo in particolare o solo per il terzo grado, Scottie?"

"Ricordami di non svegliarti più. Comunque, si, tra un'ora abbiamo appuntamento da Deaton per leggere i nuovi libri che gli sono arrivati"

"Abbiamo, chi?"

"Io, Liam, Kira, Lydia, Derek, Gin e tu, se vuoi"

"No, vorrei, ma no. Se mi fossi svegliato in tempo magari ce l'avrei fatta, ma sono troppo indietro"

"Ah, ok. Ti tengo aggiornato allora"

"Di che libri si tratta?"

"Vari modi che permettono di viaggiare nel tempo, metodi per invertire il processo, libri di piante strane. Le solite cose da druido"

"Oh, ok. Fammi sapere se avete novità e non fate nessun rituale strano senza di me"

"Certo, certo. Buono studio"

La presenza di libri nuovi da leggere aveva tenuto la mente di Stiles occupata per tutta la mattinata, per tutta l'ora di pranzo e per metà pomeriggio. Il fatto che Scott non gli avesse mandato nemmeno un misero messaggio gli stava facendo mangiare tutte le unghie. Quelle poche ancora intere. Il fatto che fosse riuscito a studiare poco più di tre pagine gli stava logorando lo stomaco per i sensi di colpa, ma la voglia di sapere era troppa.

~ Chiamata da Stiles a Scott

"Stiles? Scusami sono con Kira, ci sentiamo domani. Ciao!"

~ Chiamata terminata

Liam. Liam non aveva mai nulla da fare.

~ Chiamata da Stiles a Cucciolo Liam

"Si?"

"Ehi, Liam! Volevo sapere se ci fossero no-"

"Scusa, Stiles, ma sto entrando al cinema con Mason. Scott ha detto che ti avrebbe avvisato"

"È con Kira"

"Giusto, colpa mia. Doveva venire a casa per prendere dei giochi, ma Mason aveva bisogno di me e l'ho mandato da lei"

"Capisco. Ma volevo sapere se ci fossero nov-"

"Stiano entrando in sala, scusa! Chiama Derek, ti spiega lui"

A nuisance (with PMS) | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora