8 : 𝓞𝓵𝓲𝓿𝓮𝓻

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1 febbraio 2000

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1 febbraio 2000

"Buongiorno" disse dolcemente Katie aprendo gli occhi.

George le sorrise e ancora con gli occhi chiusi la attirò a sé.

"Come stai?"

"Bene, George, come ieri sera"

Da quando avevano saputo della gravidanza di Katie, George era diventato ancora più premuroso; cercava di non farle mancare niente, le chiedeva ogni poco come stava e se lei non diceva niente, usciva dall'appartamento della ragazza e le andava a comprare un muffins ai frutti di bosco.

"Tu come stai?"

"Assonnato" biascicò lui.

Katie ridacchiò ma si alzò per preparare la colazione a entrambi.

"Tra 5 minuti in cucina"

George sbuffò con un piccolo sorriso sulle labbra.

Aveva iniziato a sorridere più spesso nell'ultimo periodo; certo, non sorrideva perché era felice davvero, non sarebbe mai più stato felice per davvero, ma Katie gli scaldava il cuore ogni volta che lo guardava.

Katie Bell era stato come un piccolo angelo per lui, una speranza per riavere una vita quasi normale.

Fecero colazione con calma, Katie aveva preso la giornata libera perché sarebbero andati al mare per festeggiare il compleanno di un loro grande amico: Oliver Baston.

George però non era molto favorevole ad andare, in fin dei conti era l'ex della sua migliore amica, ma Katie aveva insistito veramente tanto che alla fine aveva ceduto sconsolato.

"George"

"Si?"

Lei mise la sua mano su quella del ragazzo.

"Stai tranquillo, Cassiopeia non si arrabbierà"

"Spero ci sia Simon con lei"

La Bell ridacchiò "Si chiama Samuel"

"Fa lo stesso"

"E comunque non penso neanche lo sappia"

Ma Katie aveva torto.

Cassiopeia, insieme a uno dei suoi amici storici di Hogwarts, Cassius Warrington, era piombata a casa di Alicia e di Tyna mentre si stava preparando; così le due ragazze avevano deciso di non mentirle.

"Cosa dovevo fare? Mentire alla mia migliore amica?" Domandò irritata Alicia Spinnet con in braccio il piccolo John.

George scosse la testa e la abbracciò.

"Hai fatto bene" le sussurrò.

Il compleanno passò tranquillamente, Oliver sembrava una persona diversa, non era più Oliver Baston energico, grintoso e autoritario, era come una gelatina.

"Baston"

Angelina guardò storto George ma lui tranquillizzò tutti con un cenno della testa.

"Possiamo parlare?"

Oliver acconsentì quando tutti se ne andarono.

"Come stai?"

"Bene" rispose il moro.

"Seriamente"

"Uno schifo"

Oliver su buttò sul divano sfinito e si portò una mano sul viso.

"Tu... tu l'hai sentita ultimamente?" George annuì "e come sta?"

"Sta bene"

"Almeno lei"

"Perché te ne sei andato quella mattina?"

Baston aspettò a rispondere.

"Io... non lo so. Ero preso dalla rabbia, lei era appena tornata da casa di Fisher e io non ci ho più visto dalla gelosia"

"Ma se lei ti aveva detto che aveva dormito sul divano, perché non le hai semplicemente creduto?"

"Non lo so... sono stato uno stupido"

"Un po' "

Ridacchiarono insieme.

"Secondo te..."

"No Oliver, è passato un anno... non puoi rientrare nella sua vita così dal niente. È stata male, ha passato un bruttissimo anno e adesso sta bene"

"Non è da sola, vero?"

George però non rispose, gli lasciò una pacca sulla spalla e si avviò alla porta.

"Sono stato un coglione, non è così?"

Senza di te || George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora