STELLA
"La vostra stanza?" chiede Tommy aggrottando la fronte.
Giulia appoggia la pochette sul letto e lo guarda sprezzante.
"Si Heisemann…è sorpreso? Trova strano che due donne condividano la stessa stanza e lo stesso letto?" si volta e mi strizza un occhio prima di continuare a parlare.
"Al giorno d'oggi nessuno si fa più problemi al riguardo…quindi non credo che questo inficierà il suo giudizio nei confronti della nostra azienda e del nostro operato" conclude soddisfatta, la bocca piegata in un sorriso di circostanza.
Che cosa?
Gli ha fatto credere che noi…?
Thomas si volta di scatto verso di me e con lo sguardo percorre il mio corpo dalla testa ai piedi per poi tornare ai miei occhi, il volto una maschera di pietra.
"Non ho questo tipo di pregiudizi Giulia, la prego di perdonarmi se le ho dato modo di pensare il contrario" dice senza voltarsi.
"Ma visto che lei e Stella siete così…intime…le avrà confidato che in passato eravamo molto più che amici…e non mi sembra che lei abbia mai mostrato di avere tali…tendenze" termina cauto, cercando di trovare le parole adatte a non offendere.Porca miseria…e adesso come ce ne tiriamo fuori?
Mi azzardo a guardare Giulia e la scopro con una mano davanti alla bocca, a cercare di reprimere una risata che tenta in tutti i modi di uscire.
Serro i denti con rabbia…i conti con lei li chiuderò in seconda istanza ora ho urgenza di liberarmi di Tommy.
"Bene…rimarrai con questo dubbio vita natural durante…ora se vuoi scusarci, io e la mia…amica" scappa da ridere pure a me"
"...andiamo a letto" concludo stringendo le labbra.Ma quanto è bello mentre ci guarda alternativamente con quello sguardo confuso!
Ho sempre amato il suo modo di aggrottare le sopracciglia ed in passato mi divertivo a spianare le pieghe che si formavano sulla fronte…gli dicevo continuamente che sarebbe invecchiato prima del tempo…alla faccia del cavolo! Io sono invecchiata…lui è semplicemente stupendo.
Mi riscuoto dal mio stato catatonico giusto in tempo per vedere Tommy darmi le spalle ed avviarsi verso l'uscita.
"Benissimo…non abbiamo altro da dirci al momento" dal tono di voce deduco che sia incavolato nero.
"Ma gradirei foste entrambe presenti al discorso che terrò domani mattina, sarà molto istruttivo visto che probabilmente, nel prossimo futuro, dovrete adempiere alle mie richieste" conclude ambiguo senza voltarsi e mentre oltrepassa l'uscio lancia un ultimo affondo.
"Stella ti consiglio di mettere del ghiaccio sulla caviglia, altrimenti domani non riuscirai a camminare…e sarebbe un vero peccato per la Benzi Infissi".È una minaccia velata?
Lancio il cuscino verso la porta oramai chiusa.
"Bastardo!" grido dando sfogo alla rabbia che reprimo da più di mezz'ora.
"Io mi chiedo perché Dio abbia dato la vita a persone così…orripilanti!" ecco, sono riuscita a trovare il termine che esprime appieno il mio pensiero.Giulia comincia a ridere a crepapelle.
"È per questo che noi donne ce la dobbiamo…intendere tra di noi" conclude buttandosi a peso morto sul letto.
"Sei terribile…fargli credere che io e te…" non riesco a finire la frase, sono troppo imbarazzata.
"Dovresti ringraziarmi!" esclama togliendosi le scarpe e gettandole oltre il letto.
"Dobbiamo mantenere i rapporti con loro nel modo più professionale che sia possibile…Roberto conta su di noi per la riuscita di questo affare, non possiamo metterci di mezzo i sentimenti…quali che siano" conclude tornando seria e voltandosi a guardarmi in volto.
"A proposito…a cosa ho assistito poco fa?".
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La mia seconda possibilità
ChickLit**La vita a volte separa due persone per far capire ad entrambi cosa voglia dire perdersi, con la speranza di riuscire a ritrovarsi. Se invece nel silenzio della distanza continuano a perdersi, era destino che le loro strade hanno sempre avuto una...