STELLA
Tommy?
Ho il viso in fiamme mentre sento il suo sguardo scorrermi addosso e un senso di ribellione si impossessa di me.
Come si permette di squadrarmi in questo modo?
Siamo invecchiati entrambi, è evidente, sebbene lui sia ancora stupendo con i capelli biondi tagliati corti e la rada barba tra la quale si intravede qualche filo bianco, ma io al suo cospetto mi sento sempre come il brutto anatroccolo.
Gli occhi azzurri tornano sul mio viso e penso ai piccoli segni del tempo che lo deturpano, avrò usato abbastanza correttore questa mattina?
Il senso di insicurezza che mi porto dietro da tutta la vita, riemerge prepotentemente costringendomi a rivolgere lo sguardo a terra.
Sicuramente ora se ne andrà.
Lo ripeto mentalmente diverse volte, convinta che lui non voglia avere nulla a che fare con la sottoscritta e invece mi sorprende.
"Piacere Sig. Benzi" dice porgendo la mano a Roberto e parlando per la prima volta e per la prima volta risento la sua voce dopo oltre vent'anni, una voce profonda e matura che non ha nulla a vedere con ciò che ricordavo.
Si volta verso di me fingendo di non conoscermi.
"Piacere Signora Mantovani" porge la mano ed io stringo la sua senza vigore mentre lui allunga il pollice e mi sfiora il dorso diverse volte...sento un brivido attraversarmi la schiena e cerco di rimanere impassibile.
"Piacere mio Sig. Heisemann".
Roberto tossicchia per attirare la nostra attenzione e ci guarda incuriosito.
"Vogliamo accomodarci?" chiede a Thomas e Hans.
"Stella vi mostrerà il catalogo della nostra produzione elencando i materiali dei quali facciamo uso, dopodiché se vorrete, potrete esporre le vostre richieste".
Siedo di fianco al mio capo.
"Se permette vorrei sedere io accanto alla signora Mantovani, ho dimenticato gli occhiali da vista in camera e purtroppo se non l'indosso sono una talpa" dice Thomas costringendo Roberto a cambiare posto.
Noto che Hans rivolge uno sguardo interrogativo al suo amico, ma è questione di un attimo, forse l'ho immaginato.
Giro lo schermo in direzione di Tommy mentre una zaffata del suo profumo raggiunge le mie narici e ne aspiro la fragranza, il cuore comincia a battere ad un ritmo vertiginoso e non so come, riesco a portare a termine la presentazione...la sua coscia sfiora la mia...una mossa sicuramente voluta.
Mi alzo all'improvviso.
"Signori, potete continuare con Roberto, la parte tecnica è di sua competenza, mi auguro di rivedervi al più presto" non concedo a nessuno dei tre la possibilità di replicare e con un cenno del capo, mi dileguo.
Arrivo davanti alla porta della stanza senza fiato e busso concitatamente.
Giulia non appena vede il mio stato, spalanca la bocca sorpresa.
"Ci hanno smascherate! " esclama convinta.
La oltrepasso senza rispondere, ancora sconvolta e siedo sul letto.
"Parla ora o taci per sempre" insiste lei sedendo al mio fianco.
Ricomincio a respirare, mi rendo conto solo adesso di essere stata tutto il tempo in apnea.
"Vuoi sapere con chi hai fatto la cretina ieri sera?" chiedo con un filo di voce.
Mi guarda confusa.
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La mia seconda possibilità
ChickLit**La vita a volte separa due persone per far capire ad entrambi cosa voglia dire perdersi, con la speranza di riuscire a ritrovarsi. Se invece nel silenzio della distanza continuano a perdersi, era destino che le loro strade hanno sempre avuto una...