GENNAIO 2020
STELLA
"Mamma hai visto il mio reggiseno viola?".
Sospiro per l'ennesima volta.
"Hai guardato in mezzo alla catasta di panni da stirare?" urlo dalla camera da letto.
"Quali panni? Quelli che ignori da oltre un mese?" grida Eleonora in risposta.
Mi tolgo una ciabatta...questa volta la colpisco in fronte, giuro.
La raggiungo in salotto agitando l'oggetto contundente.
"Guarda tesoro che hai diciassette anni e due mani perfettamente funzionanti per aiutare in casa...e tuo padre sta per arrivare, finisci di prepararti" aggiungo adirata.
Sono stremata dalle crisi adolescenziali di Eleonora e l'idea di allontanarmi da lei anche solo per una settimana, mi alletta sempre di più.
"Certo mamma che non hai un minimo di riguardo nei miei confronti...spedirmi dalla coppietta felice quando invece nonna Anna si era offerta di ospitarmi" mi attacca, polemica come al solito.
Decido di non cadere nella sua trappola.
"Chiudi il borsone please e vedi di non rispondere a tuo padre come fai con me, non voglio che mi rinfacci ogni volta la tua maleducazione" rispondo seccata.
"Anche con la brasiliana mi devo contenere?" mi pungola con il solito sorrisetto crudele.
"È la compagna di tuo padre e devi risp...".
Sghignazza interrompendo la mia litania.
"Mia sorella vorrai dire...ha solo dieci anni più di me".
Ebbene si, io e Claudio ci siamo giurati amore eterno, abbiamo messo al mondo una figlia...e dopo vent'anni insieme ci siamo separati.
Non posso incolpare Nina, la compagna brasiliana, in quanto è arrivata dopo la nostra separazione, ma devo ammettere che il mio ex si è consolato in fretta, non ha versato né una lacrima, né un soldo di mantenimento per la sottoscritta, mi passa qualcosa solo per le spese relative ad Eleonora, per il resto ho un lavoro molto remunerativo e soddisfacente e non ho la necessità di fare la mantenuta.
"A che ora hai l'aereo?" chiede Ele caricando il borsone sulla spalla.
"Zia Giulia dovrebbe essere qui a momenti...a proposito cerchiamo di non farla trovare faccia a faccia con tuo padre...comunque il volo è quello delle diciassette, per le venti dovremmo essere in hotel" rispondo riponendo le ultime cose in valigia e raggiungendo mia figlia per abbracciarla forte.
"Ti voglio bene piccola peste...nonostante tutto mi mancherai e con tuo padre, ora che ci penso bene...dai il peggio di te".
Eleonora ha gli occhi lucidi.
"Ci puoi contare mamma, come sempre, ma tu sbrigati a tornare, mi mancherai un casino".
Io e Claudio abbiamo cercato di proteggere nostra figlia dagli effetti devastanti della separazione e poi del divorzio, ciò nonostante non abbiamo potuto evitare che divenisse un pacco postale.
Cinque giorni con me, due con lui, questi sono gli accordi che lei, per non farci litigare, ha avallato anche se con riluttanza.
"Mi raccomando copriti bene mamma, ho visto le previsioni del tempo e lassú mette tanta neve" mi guarda preoccupata.
"E tu odi sia la neve che il freddo".Sentiamo il suono del citofono e Ele si precipita a rispondere.
"Arrivo papà".
Soffia mimando un bacio ed esce dal portone.
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La mia seconda possibilità
Literatura Feminina**La vita a volte separa due persone per far capire ad entrambi cosa voglia dire perdersi, con la speranza di riuscire a ritrovarsi. Se invece nel silenzio della distanza continuano a perdersi, era destino che le loro strade hanno sempre avuto una...