STELLA
Quando Roberto ci ha informate della cena, abbiamo affrontato il problema in modo diametralmente opposto.
Giulia al principio è andata in iperventilazione cercando una scusa plausibile per rifiutare, in seguito ha escogitato una serie di trucchi per non essere riconosciuta.
Io al contrario, ho accettato l'idea passivamente, come fosse una normale cena.
Sono una donna matura, amo mia figlia e il mio lavoro, tutto il resto non ha importanza, mi farò scivolare addosso ciò che accadrà da ora in poi.
Ho indossato volutamente lo stesso abito di ieri sera e asciugato il capelli con il diffusore tanto che la mia testa ha assunto le sembianze del manto di un porcospino, non mi interessa fare colpo su nessuno dei presenti, deve essere chiaro a tutti.
Giulia invece ha cambiato totalmente look, ha messo gli occhiali da vista al posto delle lenti a contatto, legato i capelli in uno chignon ed indossato l'abito più formale del suo guardaroba.
Varchiamo le porte del ristorante alle ventuno e quindici minuti dopo due ore di preparativi e Roberto, non appena ci scorge, come al solito, si alza e aiuta entrambe a sedere.
Sento molte paia di occhi fissi su di noi e mi arrischio ad alzare lo sguardo oltre il mio naso appena prominente.
Tommy è stupendo nel suo abito da sera total black e la sua compagna non è da meno, così come la compagna di Hans.
Aveva ragione Giulia…sono molto più giovani di loro ed entrambe bellissime.
Lui segue con lo sguardo le manovre di Roberto e sorride cinicamente.
"Benzi…così ci fa sentire in difetto nei confronti delle nostre signore…" esclama.
"Mi tolga una curiosità…Tutte le sue dipendenti sono oggetto di tali attenzioni?" chiede subdolo.
Roberto serra la mascella e sorride a sua volta.
"Si Heisemann…ma queste due in modo particolare" afferma sicuro sfidandolo con lo sguardo a controbattere.
Hans non interviene nella diatriba in quanto intento a fissare Giulia.
"Lei deve essere la collega della signora Mantovani…ma non ci siamo già visti da qualche parte?" chiede studiandola attentamente.
Lei avvampa ma non abbassa lo sguardo.
"Credo che mi confonda con qualcun'altra…piacere Giulia Calcaterra" risponde allungando la mano per presentarsi.
Dopo il primo momento di imbarazzo l'atmosfera diventa più distesa, complice il buon cibo e l'ottimo vino che ci vengono serviti.
I tre uomini parlano di lavoro mentre noi donne rimaniamo in silenzio fingendo di ascoltarli, in realtà io studio di sottecchi la compagna di Tommy trovandola, oltre che bellissima, eccessivamente appariscente e superba.
"Stella…le dispiace se la chiamo per nome?" chiede Thomas falso come Giuda, richiamando la mia attenzione.
Al mio cenno di diniego prosegue.
"Da quanto tempo lavora con Roberto?".
"Due anni" rispondo concisa intenzionata a non rivelargli i dettagli della mia vita.
"Complimenti! E in due anni ha acquisito le competenze necessarie per diventare una collaboratrice di punta?" chiede di nuovo subdolo.
Serro la bocca per ingoiare la rispostaccia malefica che preme per uscire.
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La mia seconda possibilità
ChickLit**La vita a volte separa due persone per far capire ad entrambi cosa voglia dire perdersi, con la speranza di riuscire a ritrovarsi. Se invece nel silenzio della distanza continuano a perdersi, era destino che le loro strade hanno sempre avuto una...