Un Altro Laboratorio

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"L'hai fermato prima che mi facesse male" mi accarezzò dolcemente i cepelli e si alzò. Poi mi porse la mano: "Vieni. Non ho intenzione di lasciarti qui con lui un secondo di più".

Mi alzai e mi posai a lui: tutto quel trambusto mi aveva fatto venire male e Taehyung se ne accorse. Mi prese in braccio. Allacciai le gambe al suo busto e le braccia al suo collo. Si diresse verso la porta e non degnò di uno sguardo mio padre.

'Era davvero figo' pensavo con ammirazione. Mi sentivo di nuovo bene tra le sue braccia. Era una sensazione accogliente e calda. Non avrei voluto staccarmi da lui mai più. Non sarei riuscito ad immaginare di dovermi staccare da lui.

Mi fece sedere dentro ad un auto e si sistemò affianco a me: "Lui dev'essere il famoso Jungkook" disse un uomo al posto di guida. "Si, è lui, ora portaci a casa per favore". L'uomo non fiatò e partí.

Taehyung mi fece posare la testa sulla sua spalla: "Sta tranquillo, d'ora in poi non ti toccherà più. Ci sono io, non hai più da temere, nessuno ti farà del male finché sarò con te. Appena a casa ci facciamo una doccia" "okay" risposi con un filo di voce.

°°°°

"Vado a prenderti della roba da vestire, nel frattempo entra nella vasca, l'acqua ora è calda abbastanza" disse uscendo dal bagno. Mi svestii ed entrai nella vasca. Taehyung rientrò portando con sé una grande felpa e dei pantaloni. Posò le cose lì vicino e si sedette affianco a me fuori dalla vasca. Mi sorrise: "Sei troppo carino piccolo. Com'è l'acqua? Abbastanza calda?".

Annuii immergendomi fino alle spalle e chiudendo gli occhi. Le sue labbra si posarono dolcemente sulle mie. Si staccò e iniziò ad accarezzarmi dolcemente i capelli: "Ti fa male?" "un po'...". Sospirò: "Su, tieni duro, domani mattina andiamo dal medico" "mattina? Ma domani abbiamo scuola" "se salti un giorno non muori mica piccolo e poi, questo è più importante della scuola e io ho la responsabilità di farvi stare bene". Sorrisi a quelle parole.

°°°°
Dovevano essere le due di notte. Mi ero svegliato a causa della nausea e avevo male al ventre. Guardai Taehyung che dormiva tranquillo tenendomi stretto a sé. Al di fuori della finestra alle spalle di Tae mi accorsi di un'ombra. Restai a guardarla, ma questa si mosse.

Mi nascosi nel petto di Taehyung e strinsi il lenzuolo: cosa cavolo era? Qualcuno bussò alla finestra. Non mi mossi. Taehyung al contrario si svegliò e sbadigliò. Feci finta di dormire. Lentamente e svogliatamente si alzò e aprí la finestra: "L'hai trovata?" chiese Tae assonnato. "Si" disse la figura porgendogli qualcosa. "Lui dov'è? È ancora vivo?" chiese ancora Tae, stavolta impazientemente.

"Quello stronzo ha creato un altro laboratorio" "credevo di averlo ucciso! Quel figlio di puttana!" "e la bellezza dietro di te? È il tuo giocattolino? Me lo presti?" "gira il culo e non ti azzardare a toccarlo o giuro che ti sbrano. Lui è mio, sarebbe ora anche per te di trovare il compagno" "ah, lui è il tuo compagno? Mh, peccato...". Restarono un altro po' a parlare, poi si salutarono.

Taehyung si sedette sul letto dandomi la schiena e accese la luce del comodino. Si tolse la maglia, ma ciò che vidi mi fece stare ancora peggio di prima.

He Was ScaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora