Se Non Dovessi Tornare

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"Mh? Che succed-". L'uomo non fece nemmeno in tempo a parlare che venne scaraventato addosso il muro.

Taehyung si era svegliato e non era per niente felice.

L'occhio rosso brillava nel buio. Il suo sguardo, nonostante l'oscurità, era spaventoso. Quell'occhio stava massacrando e sventrando il suo creatore con una sola occhiata.

Lasciò cadere la testa lateralmente e restò a fissarlo in silenzio. Mi vennero i brividi: sapevo che non mi avrebbe fatto del male, ma stava per trucidare quell'uomo e di sicuro non era una bella scena da ammirare.

In un lampo Taehyung era in piedi davanti al suo creatore: "Sta indietro". Si abbassò per prenderlo per il collo e alzarlo.  "K-Kim T-Taehyung, mettimi gi-". In quel perciso istante Taehyung gli sorpasso lo stomaco con il braccio. Buttò a terra il suo corpo ormai senza vita e si voltò a guardarmi.

Iniziò ad avvicinarsi lentamente. Si accucciò davanti a me e guardò le ferite che mi aveva inflitto. Passò una mano sul mio ventre e mi guardò: il suo sguardo era distrutto.

Mi mise la sua maglia, mi prese in braccio e si diresse all'entrata: ormai l'edificio era in fiamme. Appena usciti vidi mio padre vicino alla sua auto. Non si avvicinò, restò a guardarci.

Eravamo circondati dalla polizia. In lontananza vidi il tipo della finestra circondato da bambini che doveva aver fatto scappare e una ragazza tra le braccia. Non era stato preso.

Tuttavia Taehyung non si fermò e mi portò a sedere dentro un'ambulanza poco lontana. Mi guardò: "Mi dispiace piccolo mio, spero che il nostro bambino stia bene". Mi baciò dolcemente e iniziò ad accerezzarmi i capelli abbracciandomi.

Si staccò e iniziò ad allontanarsi lentamente. Mi sorrise: "Se non dovessi tornare, non venirmi a cercare, sarebbe un suicidio. Ciao piccolo" "Aspet-".

Prima che potessi parlare, la polizia lo prese e lo portò via. Cercai di andare da lui, ma Jimin è Yoongi mi fermarono: "Jungkook, sta calmo. Fatti controllare".

Scoppiai a piangere: cosa voleva dire 'se non dovessi tornare?' Lui doveva tornare.

°°°°

Il buio totale. Taehyung non c'era. Intorno a me era tutto nero. Gli occhi mi facevano male e non potevo fare a meno di piangere.

Volevo Tae.

Lo rivolevo con me.

"Perché stai ancora piangendo?". Mi voltai per vedere la figura di Taehyung legata ad una sedia. "Non piangere per me, ora pensa al bambino".

Era legato con delle catene: braccia, gambe, polsi, collo non c'era parte di lui che non fosse avvolta da ferri.

"Cosa ti stanno facendo?". Alzò le spalle in modo menefreghista e ridacchiò: "Nulla, mi stanno interrogando. Hanno paura di me, per questo mi hanno legato"

"Tornerai da me, non è vero?" gli chiesi.

Restò a fissarmi in silenzio.

He Was ScaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora