Completamente Sottomesso

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"Il laboratorio è stato spostato. Non è molto lontano da casa tua. Taehyung, ti tenevano d'occhio" "non lo faranno ancora per molto" risposi io.

Speravo che Jungkook stesse bene. Non potevo nemmeno proteggerlo. Ero lontano da lui. Avevo bisogno di vederlo vicino a me per assicurarmi che fosse al sicuro.

"Muoviamoci Taehyung" "arrivo Hobi". Attraverso le scale anti-incendio dell'enorme edificio arrivammo al tetto: "Taehyung, io faccio fuori le guardie e vado a liberare i ragazzi all'interno. Tu va a cercarlo. Uccidilo Taehyung" annuii.

Dovevo assolutamente farlo fuori. Non potevo permettere che qualcun'altro subisse quello che avevo dovuto passare io. Non potevo permettere che qualcuno facesse del male a Jungkook per colpa mia. Doveva finire qui.

Io e Hobi ci dividemmo. A quanto pare le guardie erano situate solo nella parte dove tenevano cavie e soggetti sperimentali. Tuttavia dubitavo del fatto che il vecchio non avesse nemmeno una delle sue speciali guardie del corpo.

JUNGKOOK POV
Correvo da un po' ormai. Dovevo trovare Taehyung. Jimin e Yoongi mi avevano chiamato mille volte. Ero arrivato a spegnere il cellulare.

Sentii un esplosione poco lontano. Corsi verso il suono e mi ritrovai davanti ad un edificio mezzo in fiamme. Velocemente mi itrufolai.

"Forza ragazzi, dovete andarvene in fretta. Scappate, non tornate indietro" disse una voce familiare ad un gruppo di ragazzini. "Tu che ci fai qui? Se Taehyung lo scopre ti sbrana per non essere rimasto a casa" disse un ragazzo dalla voce familiare. A quel punto capii: era il tipo della finestra.

"Vieni con me, ti riporto indie-" la sua voce venne interrotta da un urlo e non uno qualsiasi: quello era Taehyung.

Velocemente mi diressi alle scale e salii. Aprii tutte le porte, ma in nessuna di esse c'era Taehyung. Le urla aumentarono e si fecero sempre più straziate.

Le seguii e mi ritrovai di fronte ad una porta buttata a terra. L'interno non era visibile perché coperto da un fumo. C'era un'ombra in piedi con lo sguardo fisso su una figura in ginocchio.

Entrai superando il fumo e mi ritrovai in un'enorme stanza da laboratorio. Poi guardai le figure che prima non riuscivo a riconoscere: a terra c'era Taehyung, completamente sottomesso. L'uomo in piedi si voltò verso di me e sorrise: "Oh, sei qui".

He Was ScaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora