Capitolo 18

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Stretta tra le sue braccia sento alcune lacrime scendere giù dai miei occhi mentre rilascio tutta la tensione appena accumulata con un sospiro ed istintivamente ricambio il suo abbraccio sentendomi finalmente al sicuro. Dopo avermi stretta leggermente di più a sé si stacca gentilmente e mi esamina con lo sguardo<<Ti ha fatto male da qualche parte?>> Chiede ma io scuoto il capo mentre mi asciugo le lacrime. Sembra ancora furioso quindi non oso dire nulla. <<Vale dimmi la verità e se ti ha torto anche solo un capello io->> Comincia in tono basso e terrificante ma il fratello lo interrompe. <<Vale!>> Sento la dolce voce di Ciccio, roca dal pianto, e poi avverto le sue piccole braccia stringere le mie gambe. Vedendo il fratello in lacrime Riccardo smette di parlare e fa un passo indietro staccandosi da me ma continua ad osservarmi con uno sguardo strano, tra il preoccupato e l'arrabbiato. <<Hey ometto, tranquillo va tutto bene.>> Dico abbassandomi alla sua altezza e abbracciandolo. <<Ma ti ho sentita gridare...>> Dice tirando su con il naso. <<Oh quello...>> Ed ora cosa invento, ci penso un attimo. <<... Ero solo felice di vedere Riccardo.>> Dico infine accampando la prima scusa che mi viene in mente ma non sembra crederci. <<Ma Riccardo era molto arrabbiato con Luca... Lui ti ha maltrattarla di sicuro!>> Dice scoppiando a piangere nuovamente mentre a sentire il suo nome io sobbalzo leggermente ma nascondo il tutto con un sorriso.<<Ok è vero, io e Luca abbiamo litigato, ma adesso sto bene grazie a Riccardo.>> Dico e mi volto sorridendo verso Riccardo per cercare aiuto ma lui sembra ancora più arrabbiato adesso. Rivolgo di nuovo la mia attenzione su Ciccio e lo convinco a staccarsi da me per fargli vedere il mio viso sorridente nonostante gli occhi leggermente gonfi. <<Vedi, sto benissimo.>> Dico e finalmente smette di piangere e sembra un po' più convinto. <<Ma loro ti hanno detto delle cose brutte! li ho sentiti!>> Dice arrabbiato ed io guardo con la coda dell'occhio Riccardo che adesso sembra molto interessato a quello che dice il fratello. <<Nah, stavamo solo discutendo di cose stupide.>> Lo rassicuro mentre gli scompiglio i capelli e mi rialzo. <<Sicura?.. A me il tuo tono sembrava arrabbiato...>> Dice il bimbo pensieroso. <<No, no, sai come sono io, Sembra sempre che sono arrabbiata mentro sto parlando normalmente...>> Con la coda dell'occhio vedo Riccardo non proprio convinto dalle mie parole così decido di scappare. <<... Ma invece Ciccio che ne dici di andare di là a giocare con Hunter? Anche lui sembra agitato, così lo calmiamo .>> Gli chiedo e quando annuisce gli prendo la mano e faccio un passo verso la porta ma Riccardo mi ferma afferrandomi per la mano libera. Merda! Non mi lascerà scappare. <<Ciccio vai prima tu, io dico una cosa a Vale e poi ti raggiungiamo .>> Dice in tono serio ma dolce, come sempre nei confronti del fratello minore, così Ciccio lascia la mia mano, un po' riluttante, e va in salone da Hunter mentre Riccardo mi trascina nel suo studio. <<Riccardo io...>> Sussurro non sapendo come comportarmi e quando lui si volta di nuovo verso di me i suoi occhi, scuri come il cielo in tempesta, incontrano i miei e per un attimo ne sono terrorizzata. Sono furiosi così istintivamente faccio un passo indietro lasciando la sua mano ma lui velocemente l'afferra di nuovo impedendomi di allontanarmi da lui mentre il suo sguardo si addolcisce leggermente. <<Non aver paura, non sono arrabbiato con me....>> Sussurra avvicinandosi a me e prendendo anche l'altra mia mano. <<Ma qui ci siamo solo noi due...>> Rispondo esitante, non l'ho mai visto così arrabbiato e non vorrei peggiorare la situazione. <<Infatti è con me stesso che ce l'ho...>> Confessa mentre con il pollice strofina delicatamente il dorso delle mie mani. <<Non dovevo fidarmi di loro, ho messo in pericolo sia te, che Ciccio... Loro non si sono mai comportati così ma... >> sospira. <<Potrai mai perdonarmi?>> Mi domanda guardandomi dolcemente negli occhi ed i miei in risposta si riempiono di nuovo di lacrime. <<Non è colpa tua...>> Sussurro ma appena sento la mia voce roca causata dalle lacrime non posso evitare di lasciarne scendere alcune. <<...Dovevo stare più attenta... Ciccio si è spaventato ed è tutta colpa mia...>> Dico con la voce roca dal pianto trattenuto ma lui nega con il capo mentre la sue mani lasciano le mie, si posano sulla base del mio viso, ed asciuga dolcemente le lacrime sulle mie guance. <<Non è affatto colpa tua Vale, è colpa mia che->> comincia ma scuotendo la testa lo zittisco. <<Allora non è neanche colpa tua.>> Dico decisa anche se con la voce roca dal pianto non fa l'effetto sperato. <<È solo colpa di quel pezzo di merda se non sa stare al suo posto. Tu non potevi sapere che si sarebbe comportato così.>> Dico con tono più deciso di prima. <<Non potevo prevederlo, ma ti assicuro che la pagherà e non succederà mai più.>> Dice e per un attimo il suo sguardo torna feroce. <<Lascia perdere, non vale neanche un briciolo della tua attenzione, e poi era ridotto parecchio male con un solo pugno, dubito che avrà il coraggio di farsi rivedere e se lo fa sarà peggio per lui...>> Dico in tono basso e minaccioso. <<Non lo farà te lo assicuro... Ma invece di cosa parlava Ciccio? Cosa ti hanno detto?>> Mi chiede, continuando a stringere dolcemente il mio viso tra le sue mani e guardandomi dritta negli occhi anche se io sposto continuamente lo sguardo a disagio. Ed ora che gli dico? <<Nulla, stavamo parlando di...>> Mi fermo un attimo per pensarci. <<Di caramelle!>> Che idea geniale, sa che divento una furia se mi offendono le caramelle. <<Io ho offerto loro le mie preziose caramelle e loro le hanno definite stupide ed infantili!>> Affermo agitata visto che sto mentendo e lui non mi sembra tanto convinto. <<Valentina... Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa, vero? >> Dice ed il suo sguardo è così sincero che mi si spezza il cuore al pensiero che sto mentendo. <<Qualsiasi cosa succeda io sono dalla tua parte, non potrei mai ferirti... Neanche se fossi furioso come prima.>> Queste parole mi danno il colpo di grazia, e se prima mi piaceva adesso sono sicura di amarlo... <<Non ti sto mentendo... Dopo che hanno offeso le mie preziose caramelle mi sono altera ed ho alzato la voce, anzi devo ancora pulire di là perche una delle due vipere ha fatto cadere la coca cola a terra!>> Mi ricordo e non riuscendo più a reggere il suo sguardo mi libero dalla sua presa. <<Grazie davvero per avere questa fiducia in me Riccardo... >> Sussurro e scappo via rossa come un peperone e con il cuore a mille ma anche con un peso nel petto. Non è tanto meritata la fiducia che ripone in me visto come gli ho appena mentito.

Tutte le volte che NON ho detto TI AMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora