Perche il Venerdì mattina, a casa mia, deve essere sempre così incasinato. <<Mamma noi andiamo.>> Dico baciando la guancia di mia madre, che è appena tornata dal turno di notte. <<Buon lavoro tesoro.>> Dice con un sorriso. Come fa a sorridere come se nulla fosse dopo una notte senza dormire? Per me è un mistero. <<Tano sbrigati!>> Grido poi riferita al mio fratellino che come ogni venerdì mattina se l'è presa comoda. <<Arrivo!>> Grida lui di rimando dalla sua stanza, dove sta prendendo il suo zaino. Uff! L'ultimo mese di scuola è sempre il più difficile! Penso scocciata mentre aspetto mio fratello all'ingresso. << Mamma io vado!>> Dice Tano dando anche lui un bacio a mia madre, che lo stava aspettando sulla soglia della cucina, e poi corre da me che lo stavo aspettando sul pianerottolo delle scale. <<Eccomi andiamo.>> Dice come se fosse lui quello arrabbiato per i richiami e non io perché l'ho aspetto da 10 minuti <<Sai che poi Riccardo fa tardi a lavoro!>> Lo riprendo per l'ennesima volta mentre corriamo giù dalle scale per poi fiondarci fuori dal portone e subito nella macchina di Riccardo. Apro la portiera posteriore e faccio salire Tano, mentre saluto Ciccio con un rapido bacio sulla testolina riccia, per poi chiudere la portiera, e salire al mio posto davanti mentre Tano saluta felicemente Ciccio e Riccardo. <<Buongiorno campione, Buongiorno Candy.>> Dice Riccardo voltandosi verso di me . <<Buongiorno.>> Dico mentre mi allaccio la cintura di sicurezza e poi mi allungo su di lui per dargli un rapido bacio sulle labbra. <<Scusaci per il ritardo.>> Aggiungo mortificata. <<Non fa nulla. Tranquilla.>> Risponde come sempre. <<Sì, invece! Ormai ogni Venerdì devi praticamente volare per arrivare a lavoro in tempo.>> Esclamo mortificata mentre lui mette in moto e parte. <<Candy, devo ricordarti che l'azienda è mia e posso permettermi di arrivare qualche minuti in ritardo.>> Dice divertito ed io scuoto la testa decisa. <<No, non puoi. Ti conosco e proprio perche sei il presidente arrivi sempre prima per dare il buon esempio.>> Sbuffo e fortunatamente siamo già arrivati davanti scuola. <<E dai Vale, non esagerare.>> Dice in tono divertito ma io gli do poca retta mentre slaccio la cintura di sicurezza e intimo ai bambini di scendere in fretta. <<Puoi andare, vado a piedi a lavoro. >> Dico per poi allungarmi sul sedile a dargli un altro rapido bacio sulle labbra, che è troppo poco ma se non parte subito farà tardi, che uso per fermare le sue lamentele. <<Riccardo, io ho tutto il tempo di andare a piedi, tu no, quindi su vai,ci sentiamo appena arrivi.>> Dico e mi fiondo fuori dalla macchina dove mi aspettano i due nanerottoli. <<Su andiamo!>> dico prendendoli entrambi per mano e con un'ultima corsa riusciamo ad arrivare all'ingresso della scuola un attimo prima che suoni la campana. <<ok, fate i bravi, ci vediamo dopo, buon studio.>> Dico velocemente ai due nani mentre do un bacio sulla fronte di ognuno di loro. <<A dopo Vale, buon lavoro.>> Dicono in coro mentre si stanno già dirigendo verso i loro compagni di classe.
Ok ed anche questa è fatta adesso andiamo a lavoro, penso dopo averli visti entrare dal portone, così mi volto e mi avvio a passo veloce verso il negozio.<<Sono a casa!>> Grida Riccardo entrando in casa quel pomeriggio e come sempre Ciccio e Tano si alzano e si fiondano ad abbracciarlo. <<Sei a casa!>> Esulta l'uno. <<Finalmente possiamo giocare alla play!>> Dice L'altro. Ormai si completano le frasi a vicenda, sembrano gemelli! <<Ciao ometti, certo datemi un attimo e giochiamo quanto volete.>> Dice scompigliando i capelli ad entrambi contemporaneamente mentre io mi alzo dal divano e mi avvicino per salutarlo. <<Bentornato.>> Dico facendogli scivolare le mani intorno al collo e dandogli poi un bacio rapido sulle labbra. <<Sono a casa.>> Sussurra poggiandomi le mani sui fianchi in un dolce tocco . <<Blah, che schifo!>> Commentano allora i due nanerottoli e con sguardo schifato si staccano da Riccardo e tornano a sedersi attorno al tavolino del salotto, su cui sono sparse tantissime figurine di vario tipo, mentre noi li guardiamo divertiti. <<Com'è andata a lavoro?>> Chiedo mentre lo seguo nella sua stanza, dove poggia il giubbotto e si toglie la cravatta, ma lui non risponde alla mia domanda perche mi tira a sé e comincia a baciarmi. Appena sento il contatto con le sue labbra il mio cuore sussulta e ricambio il bacio, tanto atteso, mentre le mie braccia gli circondano il collo e lo stringono più vicino a me mentre le sue mani stringono leggermente i miei fianchi. Le nostre bocche si cercano frenetiche imitate dalle nostre mani che cercano solo di aumentare il più possibile il contatto fra i nostri corpi. <<Valeee!>> Sento mio fratello gridare cosi mi stacco subito da lui, temendo stesse correndo qui. <<Che c'è?>> Chiedo a voce alta cosi che possa sentirmi mentre il viso mi diventa scarlatto e cerco di riprendere fiato, ma a quanto pare Riccardo la pensa diversamente perche, una volta che mi volto per rispondere a Tano, comincia a lasciarmi piccoli e dolci baci sul collo facendomi letteralmente sciogliere. <<Vieni a giocare con noi al gioco dei pesci?>> Domanda di rimando quel rompiscatole del mio fratellino. Guardo male Riccardo che continua il suo dolce attacco mentre gli rispondo sempre ad alta voce. <<Si, arri->> Dico ma non riesco a terminare la frase perche la parola successiva diventa un piccolo sospiro di piacere. Al che sto considerando l'idea di dare buca a mio fratello con una scusa e rimane con Riccardo ma appena sento i loro passi veloci mi stacco subito da lui, che si fa una grossa risata, e mi ricompongo un attimo prima che le due pesti arrivino davanti la porta aperta, seguiti ovviamente da un curioso Hunter. <<Allora vieni?>> Domanda stavolta Ciccio e non posso far altro che annuire. <<Arrivo subito, cominciate a mischiare le carte.>> Rispondo e loro corrono via contenti così mi volto a guardare male Riccardo. <<Ti stai divertendo vero?>> Gli chiedo in tono da finta offesa in realtà anche io mi stavo divertendo parecchio. <<Oh si.>> Dice divertito ma quando lo tiro a me per riunire le nostre labbra diventa subito serio. Solo che, appena pensa che approfondirò il bacio, gli do un leggero morso sul labbro inferiore e mi stacco da lui come se nulla fosse. <<Vado a giocare con i nani, sbrigati a raggiungerci.>> Dico facendogli l'occhiolino per poi uscire dalla stanza come se nulla fosse. <<Stai giocando con il fuoco Candy.>> Dice in tono roco ma divertito e l'unica risposta che riceve da me è una sonora risata di felicità.
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Tutte le volte che NON ho detto TI AMO
RomantikLa vita amorosa di Valentina è sempre stata tremendamente sfortunata, il primo amore? Finito male anzi neanche iniziato. L'amore della sua vita, quello che ti porti dietro per anni e poi ti lascia momenti dolci e amari ? Solo amaro. L'amore sicuro...