Il giorno dopo mi alzo letteralmente con il piede storto, non basta il fatto che sia lunedì, ci mancava anche la sfiga!
Mi sono alzata da appena un'ora ed ho già sbattuto il mignolo del piede nel comodino della mia stanza, mi sono bruciata il dito con la piastra alimentare e come se non bastasse sembra che io non riesca a bere un caffè in santa pace... Il primo l'ho preparato a casa ma, per non so quale problema mentale, l'ho gettato nella spazzatura al posto di gettare la cialda, dopo aver imprecato pesantemente me ne preparo un altro che ho dimenticato sopra il tavolo della cucina, dove era poggiato a raffreddarsi, perché era tardi e dovevo portare Tano a scuola. Dunque adesso sono al lavoro e guarda caso la macchinetta, sul retro del negozio, è guasta quindi dovrò fare a meno del caffè e non ho idea di come farò a non addormentarmi sul bancone... Il bellissimo e non proprio ordinatissimo bancone del piccolo negozietto in cui lavoro. Lavoro in questo negozio da quando mi sono diplomata ma giuro che non riuscirò mai a comprendere la gente che ci viene... E' un negozio dove si può acquistare un po' di tutto, da articoli per la casa a quelli per il giardinaggio, ma si trova a circa 4 isolati da casa mia, in una piccola città di periferia, e vengono praticamente sempre gli stessi clienti che ordinano sempre le stesse cose! Dove sta il problema? Ora vi spiego... Ogni giorno so già cosa succederà, ad esempio come ogni lunedì mattina fra poco arriverà la signora Maria che deve comprare l'ammorbidente, ecco, la signora Maria ogni lunedì, da quando lavoro qui, si presenta dicendo che vuole cambiare ammorbidente perche è stufa di quello che usa, poi mi chiederà il mio parere ed io, come sempre, perderò circa 10 minuti a spiegare e consigliare prodotti che puntualmente lei non comprerà, perché alla fine sceglierà sempre il solito! Ecco, i clienti di questo posto sono praticamente tutti cosi!Mentre sono persa fra i miei pensieri, interrotti solo dai miei sbadigli, come se mi avesse sentito fa il suo ingresso la signora Maria. Ecco si comincia... penso per darmi forza dopo di che sospiro e con il sorriso migliore che riesco a fare le do il buongiorno e le chiedo cosa desidera. <<Oh Valentina cara, buongiorno a te. Sono venuta per comprare l'ammorbidente ma sai il solito mi ha stufato, potresti consigliarmene un altro? So che...>> Bla bla bla recita tutta la tiritera che so a memoria ed io con un sorriso a 32 denti cominciò a consigliarle, per l'ennesima volta, qualsiasi altro ammorbidente.
Oh mamma mia, qualcuno mi porti un caffè vi prego!!!Ore dopo sono ancora qua ad annoiarmi, visto che i clienti del Lunedì sono già finiti, ed aspetto pazientemente che si facciano le 13:00 così, finito il mio turno, posso andare finalmente a casa a dormire, dopo essere passata a prendere Tano da scuola ovviamente. Comincio a sistemare la borsa mentre la mia collega del turno dopo, Jessica, è sul retro a parlare con il proprietario. Quando sono ormai pronta ad andare, sicura che non entrerà più nessun cliente, sento la campanella sopra la porta suonare. Oh no! E adesso chi rompe le scatole proprio allo scadere del mio turno penso mentre con un sospiro alzo lo sguardo verso il cliente appena entrato. <<Buongiorno, come posso aiutarla... Eh Tu!>> Dico scioccata dal trovarmi di fronte il cafone del giorno prima. <<Oh ma tu guarda... L'oca delle caramelle..>> Risponde lui con un ghigno mal celato dalla mascherina. <<Cosa ci fai tu qui?!!>> Chiedo in tono scocciato senza considerare ciò che ha detto, anche se mi torna il nervoso a pensare alle mie preziose caramelle... Ma tornando al presente... Io non capisco, non l'ho mai visto in giro ed adesso sembra che si trovi ovunque. <<Cosa ci faccio qui? Compro forse? Non credo dovresti trattare cosi un cliente che viene qui per la prima volta...>> Dice sempre con quel ghigno fastidioso sul viso. Oh merda! Ha ragione se si dovesse lamentare con il proprietario sono fritta, così mi ricompongo e con un sorriso falsissimo gli dico:<< Oh mi scusi, ero solo sorpresa di vederla. Come posso aiutarla?>> Gli dico a denti stretti. <<Si figuri... Cercavo dei quaderni a righe e a quadri da seconda elementare.>> Dice e mi guarda aspettando che glieli prenda ma si sbaglia se pensa che mi metterò a servirlo. <<Certo, lì alla sua destra troverà tutto quello che le serve.>> Dico sorridendo e rimango al mio posto, dietro la cassa, mentre lui si avvicina allo scaffale con i quaderni, da un'occhiata veloce e poi si volta verso di me. <<Mi scusi signorina, ma non so quali devo prendere, ce ne sono talmente tanti tipi...>> Dice con uno sguardo compiaciuto. Sto per rispondergli in malo modo quando il mio capo esce dal retro del negozio e mi osserva. Uff! Con un finto sorriso raggiungo il cafone vicino allo scaffale dei quaderni mentre dico: <<Non si preoccupi glieli prendo io.>> E lui in risposta mi guarda compiaciuto. Non lo sopporto!!! Alice può dire quello che vuole ma è chiaramente un antipatico snob! Fingendo la più totale calma gli prendo i quaderni che ha chiesto e glieli porgo. <<Ecco a lei, desidera altro?>> Gli chiedo fulminandolo con lo sguardo visto che il mio capo non può vedermi ma lui si. <<Effettivamente mi servirebbe anche...>> e con sguardo chiaramente divertito fa un elenco infinito di oggetti di tutti i generi. Prima mi chiede tutto quello che può stare dentro un portacolori, persino la pinzatrice! Poi comincia ad elencare infiniti attrezzi e materiali da giardinaggio. Prendo il tutto molto velocemente ma trova sempre un qualcosa per rallentarmi, a volte chiede chiarimenti sui prodotti, altre volte mi chiede altre marche e cosi via. Lo fa' apposta il cafone!
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Tutte le volte che NON ho detto TI AMO
RomanceLa vita amorosa di Valentina è sempre stata tremendamente sfortunata, il primo amore? Finito male anzi neanche iniziato. L'amore della sua vita, quello che ti porti dietro per anni e poi ti lascia momenti dolci e amari ? Solo amaro. L'amore sicuro...