07 - Izuku

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Il suo respiro vicino alle mie orecchie mi fece sussultare nel buio della notte.

La stessa notte che ora avvolgeva i nostri corpi, infusi a vicenda di calore.

Kacchan era lì, addormentato, mentre mi tratteneva in una stretta possessiva.

Come se fossi per lui qualcosa di importante.

Sperando qualcuno piuttosto di qualcosa.

Nonostante ciò, non mi separai da lui.

Potevo considerarlo come un gesto di comprensione verso i miei sentimenti?

Avrebbe mai potuto ricambiarli?

Scossi leggermente la testa al pensiero.

Kacchan non mi vedeva con gli stessi occhi con cui lo vedevo io.

Per lui ero una preda.

Ed io ero in preda ai miei sentimenti per lui.

Malgrado ciò, volevo tentare.

Kacchan aprì gradualmente gli occhi, e per quei pochi istante passati mi ero perso nel loro intenso color rubino.

Presto mi resi conto dell'aumento crescente dei battiti del mio cuore.

Ma anche dei miei feromoni.

<<K-Kac->> mi affrettai a farfugliare, immediatamente fermato dalla sua fredda intimazione, che mi fece sottomettere con solo tre parole.

<<Stai zitto, Deku.>>

La sua voce proruppe nel silenzio della stanza e delle mie riflessioni, adesso solo come un lontano ricordo.

Però stavolta non avevo intenzione di ritirarmi.

Di ritirare le mie emozioni nei suoi confronti.

E di non ricevere una risposta.

In realtà, non sapevo nemmeno perché lo amassi.

Avevo paura della ragione mancante, e una parte di me non voleva amarlo per paura di soffrire.

Tuttavia avrei sofferto di più non sapendo la verità che si celava dietro alla sua apparenza sicura e autorevole.

<<Kacchan...mi ami?>> per la prima volta, lo sfidai con lo sguardo.

Capii del suo sbigottimento dall'espressione meno decisa rispetto alla solita.

Subito replicò chiamandomi.

<<Deku.>>

Per poi urlarmi contro.

<<CHE CAZZO NE SA UN NERD COME TE?!>>

Lo vidi finalmente più aperto nelle conversazioni.

Da quando mi aveva reso suo non avevamo dialogato, benché meno ragionato su certi aspetti per me fondamentali.

<<Kacchan, voglio sapere la tua risposta.>> replicai, cercando di non far trapelare alcuna emozione.

<<Piantala di sparare cazzate.>>

Si girò dall'altro lato, non guardandomi.

Mi sembrò frustrato, forse perché lo conoscevo da molto tempo.

Ero davvero riuscito a rovinare tutto?

In tal caso, non avrei perso niente a provarci.

Mi alzai, piegandomi nella sua direzione.

Lo baciai.

Mi avrebbe odiato?

Non m'importava.

Volevo credere di essere amato da lui.

E mi aggrappavo a quella speranza.

Spalancò gli occhi quando inserì la mia lingua.

Si ritrasse, e lo vidi imbarazzato e confuso.

<<Che stai facendo, Dek->> non gli diedi il tempo di formulare la sua richiesta.

Avrei raggiunto i suoi sentimenti e non sarei rimasto indietro.

Non avrei teso la mia mano per poi non ricevere la sua.

Gliel'avrei afferrata.

Kacchan mi fermò.

<<Fermati Deku.>>

Il suo tono freddo mi fece ragionare su cosa avevo appena fatto.

Avevo sbagliato.

Ma non pensavo di aver commesso errori.

<<Provi almeno qualcosa per me, Kacchan?>> chiesi nuovamente, stavolta lasciandolo rispondere.

<<CHE CAZZO VAI A PENSARE?>>

Compresi che non mi avrebbe mai dato una risposta.

Eppure, quelle alle mie domande erano ripetitive, quasi come se volesse evitarle.

Non voleva che lo raggiungessi?

Voleva essere sempre davanti a me?

Non gliel'avrei permesso.

Ma non sapevo come avvicinarmi a lui se non fisicamente.

Desideravo che i miei sentimenti giungessero a lui, e non avevo altro modo tranne quello di continuare a stare al suo passo, non tornando né guardando indietro.

Non potevo provare rimorsi per le mie azioni.

E non avevo alcuna intenzione di provarli nuovamente.

A Little Closer To You /Omegaverse ITA/ Bakudeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora