10 - Katsuki

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Da quel giorno iniziò ad evitarmi.

Ero stato uno stronzo.

Uno stronzo nei suoi confronti.

Perché non avevo pensato che potesse amarmi per davvero?!

Forse perché per tutti questi anni non l'avevo trattato decentemente.

Insultandolo sempre.

Quando ne avevo la minima occasione.

Ma l'avevo voluto fare?

Oppure volevo che mi pensasse e che mi guardasse, ogni giorno?

A volte pensavo alla mia anima gemella.

Il mio Omega del destino.

Ma un cespuglio di capelli oscurava la sua vista.

E pensavo che fosse perché era fastidioso.

Non perché mi piacesse.

Esplosi parte della mia camera.

Avrei messo a posto il nostro rapporto.

M'importava di Deku.

Da sempre.







Mi recai in camera sua.

Chiusa a chiave.

Finalmente sfondai la porta con le mie esplosioni.

Non se ne accorse.

Finché non lo afferrai per la maglia.

<<Deku, ascoltami.>>

Non mi rispose.

<<Mi dispiace.>>

Mi ignorò.

Sembrava che fossi inferiore a lui.

Dovevo ancora lavorare sul mio comportamento.

Mi incazzai.

Ci fu un momento di silenzio.

Successivamente ricominciai.

<<DEKU>> urlai, guardandolo negli occhi.

Guardami, Deku.

Solo e soltanto me.

Mi fissò perplesso, ragionando sottovoce.

<<Rispondimi->>

Mi fermò, ed io ero scosso dalla sua interruzione.

<<Kacchan, che cosa vuoi? Non ti è bastato ciò che mi hai detto?>>

Allentai la presa.

Per poi stringerlo più forte.

Non intendevo dirlo.

<<Lasciami andare->>

<<Deku, ASCOLTAMI.>>

<<Lasciami andare, Kacchan->>

<<DEKU, ASCOLTAMI->>

<<TROVATI IL TUO OMEGA E LASCIAMI ANDARE.>>

...

COSA?!

Non avrà pensato che io ne volessi un altro, VERO?!

Mollò lui la presa e fece per avviarsi.

Lo afferrai di nuovo, stavolta stringendolo per i polsi.

<<Deku, sei il MIO Omega>> replicai alla sua affermazione.

<<Non lo sono>> rispose a sua volta.

<<Deku, sei fottutamente MIO, che lo voglia o no.>>

Come cazzo potevo farglielo capire?!

Non era mai stato uno sbaglio.

Strinse le mani in pugni.

<<Kacchan, sono solo un oggetto per te da possedere?>>

Lo lasciai andare.

Aveva gli occhi lucidi.

Pareva stanco di me.

Non l'avevo mai visto in quel modo.

<<Non mi serve la tua compassione>> disse, osservandomi.

Strinsi le mani in pugni a mia volta.

<<Sei tu quello che mi guarda dall'alto in basso.>>

Finì per spiegargli come mi sentivo.

Lo fissai probabilmente male, perché il suo volto si oscurò.

<<Non l'ho mai fatto, Kacchan.>>

<<PERCHÉ CAZZO NON MI VUOI ASCOLTARE, ALLORA?!>> ringhiai.

Non riuscì a replicare stavolta.

<<Deku, ascoltami.>>

Cercai di diminuire il tono di voce e placare la mia rabbia.

Un po' riluttante mi rispose mentre mi guardò.

<<...Va bene, Kacchan.>>

A Little Closer To You /Omegaverse ITA/ Bakudeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora