08 - Izuku

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Non mi fermai.

Continuai a stuzzicarlo baciandolo intensamente, inserendo la lingua un'altra volta.

Lo fissai, in attesa di una risposta.

Una risposta che non mi diede.

Invece, si mise al mio fianco.

Spalancai gli occhi per la sorpresa, e Kacchan me li chiuse con un leggero tocco, facendomi sussultare.

Forse per il suo tocco, forse per il suo calore e forse per la sua vicinanza, mi emerse un ricordo in particolare.






Kacchan ora era un bambino, il quale non era ancora in possesso della sua seconda natura.

Quella di essere un Alpha.

E magari per questo, mi sentivo vicino a lui.

Magari essere un Omega mi aveva allontanato da Kacchan.

Cercai di non pensarci e di concentrarmi sulle sue mani che ora mi coprivano gli occhi, invece di sfiorarli.

Le spostai, intravedendo un sorriso da parte sua.

Un sorriso sempre provocatorio, come il suo atteggiamento mai cambiato nel corso del tempo, però diverso.

Provavo nostalgia.

E rimasi fermo, contemplandolo.

Kacchan se ne accorse, e pensando probabilmente che fossi timoroso, avvicinò un libro.

Era il nostro libro preferito.

Iniziò a sfogliarne le pagine.

Ma io non riuscivo a distogliere il mio sguardo da lui.

La sua espressione serena mi aveva catturato, e non capivo come l'avessi cambiata.

Poteva essere per il mio aiuto rifiutato?

Poteva essere perché sono un Omega?

Nonostante ciò, l'unica possibilità che escludevo era che mi odiasse.

Ultimamente, ci avevo riflettuto.

Se a Kacchan non fosse importato di me, non sarebbe arrivato in camera mia.

Non avrebbe avvolto le sue braccia attorno a me, non lasciandomi scappare.

Magari, quello che non voleva scappare ero io.

<<E poi arriva la parte che tu non saprai mai fare, Deku>> proclamò lui, così tentai di concentrarmi sulla storia e non sui miei pensieri.

Vidi un Pro Hero, il quale stava sacrificando la sua vita per quella degli altri.

Mi ricordava anche prima che non ce l'avrei mai fatta.

Che non sarei mai diventato una persona nota e riconosciuta.

E che non avrei compiuto il mio sogno.

Però non comprendevo il motivo per cui me lo ripeteva.

Per ricordarmelo?

Oppure perché solo facendo questo si sentiva superiore?

Ho sempre pensato a Kacchan come a una figura di riferimento.

Ma adesso mi rendo conto che lo stesso lui avrebbe potuto provarlo nei miei confronti.

E si spiegherebbero i suoi comportamenti.

Il fatto di farmi sentire inferiore, perché soltanto così può sorpassarmi, anche tra di noi.

La sua stretta, perché non dimentichi la mia inferiorità.

Il suo calore, perché non lo vuole ammettere ma tiene a me.

Tuttavia, non rimanendo indietro.

E ciò che ho compiuto negli ultimi tempi glielo avrà fatto realizzare.

Mi si offuscò la vista.

Aprì gli occhi.

A Little Closer To You /Omegaverse ITA/ Bakudeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora