capitolo 2

10 4 2
                                    

Con Marley non ho mai avuto un bel rapporto a dire il vero. Lui ha vent'anni e sta facendo l'accademia militare. I nostri genitori si sono separati presto, io ero piccola avevo solo cinque anni. Non capivo in effetti perché io mamma e Marley fossimo andati in un'altra casa, perché mamma era sempre triste, successivamente mi hanno spiegato il tutto. Sono in bagno, sono chiusa lì da una mezz'ora e nemmeno me ne ero accorta, sono in accappatoio e mi guardo allo specchio impassibile.
Sento la voce di Marley che mi chiama "SERENITY! VUOI SCENDERE O NO?"
Serenity...nome orribile, i miei mi hanno raccontato che erano fissati con un film "Serenity" uscito proprio nel 2005 (anno in cui sono nata) e per questo motivo hanno deciso di chiamarmi così.
"SI. ARRIVO" dico continuando a fissare il vuoto.
A tavola papà cerca di farmi distrarre e io butto qualche sorriso qua e là per non farlo preoccupare, almeno prova a farmi sorridere. Ma Marley sembra proprio impassibile a me, alla situazione, a quello che è successo proprio mentre lo guardo a fondo bussano. Sbatto le palpebre e passo lo sguardo alla porta.
Papà va ad aprire, sono dinuovo i due poliziotti di ieri, il capitano si presenta, si chiama Bradley Jones, lei, la novellina invece Jennifer Miller.
Bradley e mio padre si guardano storti.
"tu..." mormora mio padre
"ciao Daniel" saluta lui e mio padre sembra fare una smorfia schifata.
Non capisco il perché ma non mi sembra per niente il caso di fare domande.
Ci sediamo sul divano e continuano a farmi domande.
Chiudo gli occhi per cercare di ricordare dei dettagli.

Sento mia madre urlare, probabilmente l'avrà colpita in un punto dove non l'ha uccisa. Ma subito dopo un altro colpo la fa zittire perché non la sento più. Chiamo immediatamente il 9-1-1. Sento il portone aprirsi, guardo dalla finestra della mia camera e urlo a squarciagola di lasciarla. Lui è coperto da un passa montagna, la sta trascinando nel vialetto. Con un fermaglio cerco di sfermare la porta e di riesco, l'ho visto da una serie tv. Corro giù per le scale e sento la macchina mettersi in moto.
Il parquet è sporco di sangue, tanto, troppo sangue. Corro alla porta e lo vedo sfrecciare via, non riesco a vedere la targa. La polizia arriva dopo 10 interminabili minuti. Jonas e la ragazza mi trovano seduta a terra con la maglia di mia madre in mano, grondante di sangue, che non so per quale motivo quel figlio di puttana aveva lasciato lì.

"non hai proprio visto qualche dettaglio di lui, della macchina...qualsiasi cosa serenity" insiste la novellina mezza bionda.
"emh...la macchina...io...non so I modelli delle macchine...credo fosse quella con i 4 cerchi, era buio non ho visto il colore, lui... Lui era coperto come ho già detto. Era buio, troppo buio per scorgere qualche dettaglio. Mi dispiace tanto" dico a testa bassa mentre mio padre mi accarezza e mi dice che ho fatto già tantissimo.

𝑎 𝑤𝑖𝑛𝑑𝑜𝑤 𝑜𝑛 𝐿𝑒𝑒𝑑𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora