𝑎 𝑤𝑖𝑛𝑑𝑜𝑤 𝑜𝑛 𝐿𝑒𝑒𝑑𝑠

capitolo 13

In caserma Bradley ci dice che sono stati fatti dei controlli nella casa vicino al lago, quella dove andavamo in vacanza, dove sono state trovate tracce di sangue. Mi passa un sacchetto trasparente con dentro una maglia, quella maglia. Quella di mia madre di quel giorno, sporca di sangue. Vogliono che la riconosca "si è quella...è di mamma" nel momento in cui lo dico penso a Marley che giorni dopo esce da quella casa con passo felpato e aria sospetta. Cosa devo fare? Devo dirlo? La mia testa sta entrando nel panico, perché mi trovo sempre nel posto sbagliato al momento più che sbagliato?
Ma sto zitta. Devo farmi prima le indagini per conto mio, "e adesso?" chiedo ingenuamente, ma so cosa andranno a fare. Setacceranno la casa e i dintorni ma soprattutto il lago. Infatti il giorno dopo presentatami lì vedo i sommozzatori a lavoro. Sono davanti i gradini di casa seduta e guardo da lontano
"ho sentito che probabilmente ci sono resti in questo lago"
Non riconosco subito la voce, alzo lo sguardo e la guardo senza spiccicare parola.
"di quella donna...non sai il caso?" stava per iniziare a raccontare
"è mia madre" dico stizzita e con voce alta. Lei si toglie un ciuffo di capelli dal viso "non ne avevo idea! Davvero mi dispiace tanto." si siede accanto a me
"non fa niente" mi metto a braccia conserte
"perché stai qui a farti del male?"
La guardo, so cosa intende
"insomma..." continua "a guardare..."
"perché se trovano qualcosa voglio essere la prima a sapere"
Lei annuisce lentamente "ho capito". La guardo e credo stia cercando le parole adatte ad un certo discorso "ti va se stasera uscissimo?"
Guardo davanti a me "non ho molta voglia"
"capisco ma non mi piace che stai sempre a casa a rimuginare sopra questa storia"
"sono scomparsi i miei genitori, dovrei andare a fare festini?"
"ti...ti chiedo solo una passeggiata, lo faccio per te, per farti prendere un minimo di aria, per staccare"
Stringe i denti e guarda fisso da una parte "dove?"
"a quel parco?"