capitolo 9

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Marley mi porta a casa la mattina, io sono ancora impurita da quella casa, papà è sparito e non si è ancora capito cosa sia successo e chi fosse quel tizio. Non si sa dove sia finito, Marley sta parlando con Bradley e la pattuglia fuori casa, gli starà dicendo che non c'è bisogno di stare lì e infatti vedo due poliziotti entrare nell'abitacolo, solo bradley rimane fuori e viene verso di me.
"va tutto bene?" mi chiede posando le mani sulle mie spalle, faccio no con la testa e lui continua a parlare "so che hai paura, ne avrei anche io"
"non ci voglio dormire in questa casa...non lasciarmi" sussurro. Lui è visibilmente combattuto.
"sere entra dai" la voce di Marley interrompe la conversazione e entro in casa con il magone. Mi chiudo in camera, non ho cenato ieri sera e ho bevuto solo un bicchiere di succo in ospedale ma non ho comunque fame. Sono accovacciata a letto con tutto chiuso e la TV accesa. Quando dopo una ventina di minuti sento improvvisamente il cellulare squillare sussulto dalla paura. Lo prendo e vede che è bradley, rispondo "pronto?"
"sono qua. Non ti lascio, affacciati"
Mi alzo dal letto e apro la finestra, lo vedo parcheggiato poco lontano da casa con una macchina diversa, la sua probabilmente "ho paura" sussurro
"sono qua, stiamo al telefono, però non stare sulla finestra"
Entro dinuovo "però se parlo al telefono...farà domande mio fratello"
"puoi dirgli che sono un'amica"
"si..." sospiro "che sta succedendo...papà...mamma...perché"
"non lo so, sto cercando di capirlo, te lo giuro ci sto provando da giorni e giorni, dal primo momento"
Sto in silenzio. Fisso la tv senza sapere che dire. Anche lui sta in silenzio ma poi dice "che tipo di musica ascolti?"
"non mi va di fare conversazione"
"beh mi annoio, sei obbligata a fare conversazione" dice simpatico

𝑎 𝑤𝑖𝑛𝑑𝑜𝑤 𝑜𝑛 𝐿𝑒𝑒𝑑𝑠 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora