"ma quella è..." il biondo ci sta un attimo a capire
"si!" risponde prontamente la ragazza e corrono entrambi verso di me.
Mi ritrovo in ospedale, appena svegliatami sento il corpo pesante, ho delle flebo attaccate e un lenzuolo mi copre, ma ho comunque freddo.
Il poliziotto biondo entra e mi guarda a braccia conserte ma con un sorriso dolce. Si siede in un angolo della fine del letto "va meglio?" sento la sua voce lontana, annuisco e continuo a guardarlo.
"ti va di parlare? di dirmi perché eri lì in caserma? se non te la senti posso sedermi lì" indica una poltroncina accanto al mio letto "ed aspettare." continua con quel sorriso tenero, lo abbraccerei e gli tirerei un pugno in faccia allo stesso momento; mi rendo conto che non c'è tempo per "sentirmela di parlare" e prendo un respiro "c'era qualcuno" la mia voce è bassa "c'era qualcuno in casa mia", lui subito si mette più composto, il suo sguardo è meno rilassato "dimmi di più"
"non ho la minima idea di chi fosse, io...ero rientrata in casa, ero stata tutto il pomeriggio fuori, alle...19...mi pare, non ricordo l'esatto orario, sono rientrata a casa e pensavo ci fossero papà o mio fratello, ho provato più volte a chiamarli ma non ho avuto nessuna risposta, poi ad un certo punto ho visto un movimento, ho visto qualcuno mettere fuori un piede dalla cucina e sono subito scappata, non so se sia ancora lì...non credo, sono stata stupida dovevo chiamarvi subito mentre scappavo ma non ci ho pensato mi dispiace tanto" concludo il discorso con un sospiro e lui mi guarda ancora
"mi rendo conto della tua paura, sei troppo dura con te stessa, sei solo una ragazzina che ne sta passando molte. Ok farò andare una pattuglia a casa tua, andrò anche io" si alza
"no aspetta! Ti prego"
Mi guarda e aspetta che parli "ho provato a chiamare papà ma mi diceva numero inesistente"
"lo so, anche a noi dice così, stiamo cercando di rintracciarlo"
"ma lui non ha cambiato numero! È impossibile sia inesistente"
"ci stiamo lavorando"
"lo dite anche con mamma ma non ci sono novità da giorni"
Mi guarda stringendo i denti, anche se cerca di farmene accorgere "c'è tuo fratello qui fuori...andrai via con lui mentre rintracciamo tuo padre"
Mi metto a sedere anche se mi fa male la testa "ti prego no, con lui no"
"serenity..."
"ti prego" sussurro
"non c'è nessun altro che possa stare con te, è tuo fratello, che problema c'è"
Non posso dirgli che mi fa paura, sto zitta e poso dinuovo le spalle al letto.
"se c'è qualcosa che vuoi dirmi su di lui...parla" ribadisce
"chiudi la porta" dico mettendomi di lato, lui mi guarda ancora un secondo poi esce sospirando.
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𝑎 𝑤𝑖𝑛𝑑𝑜𝑤 𝑜𝑛 𝐿𝑒𝑒𝑑𝑠
Mystery / ThrillerSerenity è una ragazzina di sedici anni che viene abbattuta dalla scomparsa della madre. Non contento il destino gioca con i suoi sentimenti e la fa trovare spesso nel posto sbagliato al momento sbagliato con persone che vogliono soltanto farle del...