Tredicesimo (Terza Parte)

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<che- che intendi dire?> borbottai.
<non mi hai sentito?> domandò Juyeon.
Arrivai al punto di sentirmi soffocare dentro, come se qualcuno mi avesse preso il cuore in mano e avesse iniziato a stringerlo sempre più forte.
Ero stata avvertita riguardo la psiche di Juyeon, ma in fondo non mi sembrava così male.
Ammetto che nonostante mi trovassi in quella situazione critica, e nonostante tutto quello che mi aveva fatto passare sentivo qualcosa bruciare di eccitazione nei suoi confronti. C'era una parte di Juyeon che mi intrigava, a prescindere dalla sua pericolosità.
<Il tuo coinquilino è morto e si trova sotto quei vestiti?> gli chiesi, anche se speravo in una risposta negativa.
<Si, ma tranquilla, l'ho smembrato e mummificato per evitare odori troppo forti> mi spiegò.
Ritiro tutto, questo è spaventoso.
<Portami fuori di qui, ti prego> lo supplicai.
<Non è possibile, bellezza. Dopo le 21 non è possibile uscire dalla propria casa in questo quartiere>
<Se tra pochi minuti chiudi gli occhi, sentirai dei rumori che ti faranno sembrare di star vivendo la seconda guerra mondiale> affermò lui prendendomi le mani.
<Perché proprio io?>
<Mi piaci più di tutti gli altri, Y/n> 

Rimasi senza parole dall'improvvisa affermazione di Juyeon, nonostante ci avessi già pensato, o per meglio dire, ero convinta che Juyeon provasse sentimenti di un certo tipo per me, ma avevo sempre provato a deviare le mie idee in quanto io sia una persona che si innamora facilmente. 
<devo scrivere alla mia coinquilina di non aspettarmi> affermai abbassando lo sguardo. 
Juyeon fece un "si" con la testa e si spostò, era davanti a me, con quello sguardo ipnotizzante che catturava sempre la mia attenzione.
Mi allontanai da lui e tirai fuori il mio telefono dalla tasca dei jeans, aprendo poi la chat con Sunwoo.

y/n: Sunwoo? Kim Sunwoo?

Ti prego rispondimi

credo di essere nei guai con Juyeon

sw: Che è successo?

y/n: Juyeon mi ha portata in un posto che chiama casa sua, però non voglio stare qui, vienimi a prendere, ti prego. Ho paura che possa succedermi qualcosa. Lui sembra irrequieto e nervoso.

sw: Sarò lì tra cinque minuti, non guardare sotto i vestiti e mantieni la calma.

Sorrisi leggendo quel messaggio, misi il telefono di nuovo in tasca e decisi di sorvolare la mia ansietà.
<Allora? che ti ha detto la tua coinquilina?> mi chiese Juyeon incuriosito.
<Ha detto che per lei va bene> affermai sorridendo, anche discretamente stavo tremando.
<Tu hai paura di me, non è così?> 
Juyeon fece due passi verso di me e inclinò la testa verso la sua spalla sinistra, come se volesse minacciarmi con i suoi piccoli gesti.
<A dire il vero, un pò sì. Credo comunque che sia abbastanza normale, non sarò di sicuro la prima  a dirtelo.>
Lee Juyeon, perché se mi fai così tanto timore, sento il petto ardere di frenesia? Perché le mie guance vanno in ebollizione quando ci vediamo?
<Te lo leggo negli occhi che mi desideri più di qualsiasi altra cosa, y/n. Non hai davvero paura di me, in fondo, dentro di te, sai che non ti farò niente.>
<Juyeon risparmiati queste frasi da 50 sfumature, io non cado tra le braccia di uno psicopatico>
<Non hai capito, qui dentro, siamo entrambi malati di mente> mi sussurrò all'orecchio.
Accidenti a me, che controllavo le mie emozioni poco e niente. Poiché Juyeon era sì uno stronzo maniaco, ma era il più dolce e carino.
Fu questo che mi spinse a prendere il suo viso tra le mani e a portarlo vicino al mio, così vicino da far tremare le nostre labbra, finchè non lo baciai con passione. 
Juyeon sorrise spudoratamente tra le mie labbra, sussurrando un "te l'avevo detto" tra i baci che ci lasciavamo.
Iniziò a spingermi verso il muro, incrociai le braccia e le gambe tra la sua schiena mentre mi reggeva alla parete. 
Un forte boato si sentì riecheggiare nelle nostre orecchie, fu così forte da far tremare il muro dietro di me, che a sua volta mi graffiò profondamente il collo.
<Che cos'era quello?> domandai a Juyeon. 
<Quello che ti ho spiegato prima> rispose lui. <Non fermarti più, ci siamo intesi?> aggiunse lui.
Annuii con la testa e tornai a baciarlo.
<Y/n, ti va se facciamo un passo in più sta volta?>

Gli feci un sorriso innocente, quando poi però la porta si spalancò all'improvviso e Sunwoo, Eric, Hyunjae, Jacob, Kevin, Younghoon e Sangyeon entrarono armati, puntando le loro armi contro Juyeon. 
<Allontanati subito da lei, brutto pervertito!> urlò Sunwoo.
Hyunjae corse da me e mi portò via da Juyeon tirandomi per il bacino, mentre Sangyeon e Jacob immobilizzavano Juyeon.
<Stai bene?> mi domandò Eric.
<Sto bene> risposi.
<Ora noi andiamo a casa> mi disse Hyunjae prendendomi la mano.
<Cosa faranno a Juyeon?> gli domandai iniziando a piangere.
<Non preoccuparti per lui, ormai è andata così. Muoviti o faremo la stessa fine anche noi> disse Hyunjae mentre continuava a tirarmi via dalla porta della casa.
Prima di entrare nella macchian di Hyunjae, lanciai un'ultima occhiata all'interno della casa di Juyeon, dove notai che del sangue era per terra.

No, sussurrai. 

𝑰𝒏𝒔𝒂𝒏𝒆 | ᴀ ᴛʜᴇ ʙᴏʏᴢ ғᴀɴғɪᴄᴛɪᴏɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora