𝑰𝒏𝒔𝒂𝒏𝒆 | ᴀ ᴛʜᴇ ʙᴏʏᴢ ғᴀɴғɪᴄᴛɪᴏɴ

Diciannovesimo

JY: Anche se ci siamo lasciati, non c'è giorno in cui non penso a te. Sono grato che tu abbia deciso di restare, quando sono con te non sono perso e respiro, per favore, dammi un'altra occasione.

Y/n: Ora è tutto inutile, Juyeon.

<Metterai mai giù quel telefono?> domandò Changmin.
<Si, scusatemi, era un cliente che ha spostato un appuntamento> risposi.
Changmin girò lo sguardo cercando quello degli altri membri, nel mentre che il silenzio calava nella stanza.
<Chi manca?> chiesi tra me e me controllando il tabulato con i nomi.
In quel momento qualcuno aprì la porta rumorosamente, sbattendola subito dopo. <Scusate il ritardo, ho tamponato una vecchietta con l'auto> Haknyeon affermò correndo verso il suo posto. Era sudato e rosso in viso, lasciò cadere lo zaino non appena si avvicinò alla sua sedia.
<Haknyeon, come sta la vecchia?> chiese Hyunjun. I ragazzi si misero a ridere, lasciandomi spiazzata ancora una volta.
<Sana e salva> rispose lui. Gli sorrisi e nel mentre che si sedeva, mi arrivò un altro messaggio da Juyeon.

JY: Ascolta, so chi ha pubblicato il video, vieni da me e parliamone. Ti vengo a prendere dopo la seduta, va bene?

<Ancora quel cliente, y/n?> chiese Hyunjae. Lo guardai fulminandolo con lo sguardo, ma dai suoi occhi traspariva solo ghiaccio e indifferenza.
Mi morsi le labbra, appoggiai il telefono sulla gamba tenendo lo schermo spento.
<Ho un compito per voi questa settimana> affermai alzando la voce.
<Voglio che ognuno di voi trovi qualcosa in comune con gli altri membri del gruppo. Che sia il ballo-> spiegai indicando Changmin, <- il canto, la religione o qualsiasi altra cosa, ma voglio che mi portiate un foglio con scritti gli interessi comuni che avete>.
In quel momento iniziò a squillarmi il telefono, rumorosamente.
"Juyeon 👎" apparse sullo schermo.
Quando alzai gli occhi, Hyunjae ed Eric erano già davanti a me.
<Parli ancora con lui?> domandò Eric.
Hyunjae incrociò le braccia, senza distogliere lo sguardo.
<Pensavo avesse smesso di venire alle sedute perché non volevate più vedervi> disse Kevin.
<Sentite, tornate tutti al vostro posto, possiamo parlare tranquillamente da lontani> spiegai.
Ognuno tornò al suo posto, mi sembrava di respirare di nuovo. Ogni volta che si avvicinavano a me, era come se mi strozzassero.
<Lui vuole che torniamo a frequentarci e continua a scrivermi e chiamarmi, io ho provato a spiegargli che sono confusa, ma sembra non capire>
<Non siete mai stati veramente insieme voi due> affermò Sunwoo.
<No, ma siamo stati innamorati> replicai.
Vidi le orecchie di Chanhee arrossarsi quando pronunciai quelle parole.
<È... una cosa davvero bella> disse lui.
Chanhee era davvero carino, per i suoi amici era in grado di dare infinito amore.
<Lo sappiamo tutti che ti sta dando la caccia, sta aspettando il momento giusto per colpirti alle spalle> disse Younghoon.
I ragazzi annuirono d'accordo con Younghoon. Ero spaventata, lo ammetto, nonostante le azioni di Juyeon erano giustificate da un'infatuazione ciò non toglieva che poteva essere una pericolosa minaccia per me.

Alla fine della seduta, Hyunjae mi fermò alla soglia della porta stringendomi il polso.
<Potrai non fidarti di me, ma lascia che ti riporti a casa io> disse lui.
<Sono una donna cresciuta e so difendermi>
<Non prendermi in giro, non sai come e quando potrebbe attaccarti.>
<Hyunjae, perché continui a provarci con me? Non è abbastanza chiaro che non mi fido più di voi?>
<Perché sono ancora innamorato di te, sono un fallito, ma con te no> affermò Hyunjae.
Mi prese il viso con le mani, fredde e morbide.
<Mi sono comportato da stronzo e non nego di esserlo, ma hai bisogno di qualcuno che ti protegga, e io voglio farlo a costo della mia vita, Y/n>.
Abbassai lo sguardo, non sapevo come replicare. Hyunjae si avvicinò al mio orecchio, spostandomi una ciocca di capelli all'indietro.
<Juyeon è qui fuori dentro la sua auto e ci sta fissando. A te la scelta>.
Hyunjae fece per andarsene rimettendosi le mani in tasca.
In mezzo secondo riuscii fortunatamente a mettere in ordine i pensieri.
Corsi verso Hyunjae ignorando Juyeon nella sua auto.
Presi Hyunjae a braccetto, facendolo girare verso di me.
Mi sorrise, con uno di quei sorrisi che ti scaldano anche durante le notti di febbraio.

Il suono di una portiera e la radio ancora accesa.
Ci bloccammo, spaventati.
Nessuno disse una parola.
<Quando te lo dico io, corri> sussurrò Hyunjae.
Due passi che suonavano più vicini.
<Corri>