Capitolo 15 -1

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Mi recai in sala grande, come il professor silente mi aveva detto di fare, e trovai Oliver seduto a testa bassa, insieme alle poche persone rimaste ancora nella Sala.

Mi fermai un attimo, feci un respiro profondo e mi incoraggiai:
era il momento di tornare felice.

Mi avvicinai a lui, sedendomi silenziosamente sul posto affianco al suo.
Il ragazzo alzò lo sguardo, permettendomi di osservare il suo volto.
Gli occhi erano rossi, come se pieni di lacrime che volevano solo uscire.

Dopo qualche secondo lui spiccicò finalmente parola;
O- G-giulia...
G- ehm, possiamo parlare? Magari andiamo nel mio dormitorio, qui c'è troppo caos.
O- oh, sisi, certamente andiamo.

Ci recammo a testa bassa nel mio dormirtorio, tanto avevamo lezione di volo nell'ora successiva.

Feci sedere Oliver sul letto e dopo qualche minuto decisi di iniziare il mio discorso.

G- Oliver, io...Silente mi ha spiegato cosa era successo, mi ha spiegato tutto il casino che c'è stato, e credimi, per me è stato un periodo molto difficile...mi fermai di colpo, le lacrime cominciarono a scendere sul mio volto... e fidati, cio che è successo con Katie non me le ha semplificate, anzi...i-io ti amo Oliver, e non ho mai smesso di farlo. Anche quando stavi con lei, io non smettevo di pensare che eri tu quello giusto, ma il fatto che per te non era lo stesso mi ha distrutta.

Le lacrime di Oliver cominciarono a bagnargli il viso. Dall'inizio della conversazione fissava un punto a caso della stanza, finché dopo aver elaborato la frase che avevo appena detto, cambiò di scatto la direzione del suo sguardo, che ricadde sui miei polsi.

Merda.

O- io...lo sapevo. Sono stato uno schifo, guarda come ti ho ridotta...

Oliver cominciò a piangere ed il mio cuoricino andò in frantumi.

G- ei tranquillo, non preoccuparti, so cos'è successo, silente mi ha spiegato tutto. Non è stata colpa tua, e anche se ci siamo allontanati ultimamente, come ti ho già spiegato i miei sentimenti per te non sono cambiati.

Oliver mi si avvicinò e mi strinse forte a se.

O- mi sei mancata tanto. Io non volevo che nulla di tutto ciò accadesse, mi ero avvicinato un giorno a Katie solo per chiederle informazioni sui tuoi, ma poi lei ne ha approfittato per manipolarmi. Ho chiesto perciò al preside di farla espellere, e adesso se n'è finalmente andata via da qui. Che ne dici di far tornare tutto alla normalità? Mi manchi davvero troppo ed io ho bisogno di te.

G- certo che sì. Adesso vieni, cominciamo ad incamminarci verso l'esterno per la lezione di volo.

Uscimmo entrambi dalla mia stanza, quando mi accorsi di essermi dimenticata sul comodino il mio elastico per capelli, così rientrai un secondo a riprenderlo e, mentre Oliver mi aspettava fuori la porta vidi Ron passargli davanti con il pollice in su sorridendogli.

Vedendo quella scena mi scappò una risatina e Oliver se ne accorse, forse, ma non aveva importanza.

Arrivammo dalla professoressa, e senza accorgermene ci stavamo tenendo per mano.

Oliver, quando vide che me ne resi conto, mi guardò e sorrise e poi mi disse:
O- guarda un po' chi c'è lì

Mi voltai e vidi Katie in lontananza che sbuffava con la valigia in mano.

Io ed Oliver scoppiammo a ridere, mentre Katie si limitò a guardarci storto col fatto che il preside era dietro di lei.

La lezione di volo terminò; dato che eravamo vicini alle vacanze di Natale, la professoressa ci fece fare delle semplici gare di velocità, e mi mise in coppia con Flint.
Appena madama Bumb disse quel nome, Ron cercò di trattenersi una risata, invano.
Sapeva che lo odio.

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