Capitolo 11 -1

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Passò un bel po di tempo dal fidanzamento con Oliver. Tutto sembrava andare per il verso giusto; Katie ci aveva finalmente lasciato stare, Draco si era messo con Astoria ma siamo ancora buoni amici.
Iniziò però un periodo dove mi chiusi letteralmente in me stessa da ben due settimane fino ad ora. Non uscivo dal mio dormitorio nemmeno per i pasti, solo a volte mangiavo qualcosa di ciò che mi portava Hermione.

A breve ci sarebbe anche stata la partita di Oliver, ma la notizia che mi aveva ridotto in questo stato non mi lasciava la mente. Ebbene, la terribile notizia che ho avuto, è che i miei genitori sono stati catturati e portati al Signore Oscuro. Ed io sono qui, impotente, che non so neanche se sono ancora vivi o se magari sono già passati a miglior vita. Non so letteralmente nulla sulle loro condizioni.

Oggi perlopiù è il mio compleanno. Però ho deciso di uscire da qui. Ho finalmente deciso di smettere di passare tutte le notti a piangere attaccata alla finestra, voglio parlare con i miei amici, scusarmi per queste più di 2 settimane di assenza, ma soprattutto voglio riabbracciare Oliver, che è stato anche il motivo per cui oggi mi sono decisa ad uscire. Mi ha convinto la sua lettera che mi ha passato ieri sera sotto la porta.

"Giulia, come stai? Scusami, è ovvio che stai male. Ho saputo della notizia, ma fidati, andrà tutto bene. Sai che Silente e Piton sono molto legati ai tuoi genitori e stanno facendo di tutto per liberarli. Ti prego piccola mia, esci e vieni da noi, qui manchi a tutti quanti. Ogni mattina speriamo che Hermione entri in sala grande insieme a te, ma non è mai così. Io non perdo le speranze, so che sei forte e che supererai questa situazione. E dato che adesso è mezzanotte, tantissimi auguri amore. Mi manchi. Tanto.
Tuo, Oliver."

Lèssi ancora una volta la lettera prima di uscire dal dormitorio. Mi guardai allo specchio, ero pronta per andare. Avevo solo gli occhi rossi, ma non potevo farci nulla. Scesi insicura a testa bassa in sala grande; non ero molto tranquilla con mille occhi addosso nei corridoi. Tutti mi guardavano e parlavano tra di loro, ma io alzai la testa e me ne fregai. Mi importava solo rivedere tutti i miei amici.

Erano entrati quasi tutti in sala grande, la colazione stava per iniziare. Presi coraggio e voltai l'angolo, ritrovandomi davanti alla lunga scalinata. La figura di un ragazzo alla fine delle scale mi fece sorridere. Quel ragazzo era Oliver.

Scesi le scale velocemente, Oliver mi corse incontro e gli saltai in braccio. Mi strinse forte a se, in miei occhi si riempirono di lacrime di gioia. Il suo profumo mi avvolse completamente, mi sentivo finalmente felice. Rimanemmo abbracciati per un po', finché non alzò la testa e mi guardò; scrutò bene il mio volto, notai i suoi occhi diventare pian piano sempre più lucidi.
O- mi sei mancata amore.
G- anche tu.
O- te la senti di andare dagli altri?
G- c-certo.

Oliver mi prese per mano e entrammo in Sala Grande. Harry e Ron si alzarono e quest'ultimo corse verso di me e mi abbracciò, Harry fece lo stesso.
Le ragazze mi abbracciarono lasciandomi due baci sulla guancia. Ero felicissima, mi era mancato tutto questo.
Ero però un po' delusa perché nessuno apparte Oliver mi fece gli auguri, e inoltre non c'erano i miei amati gemelli.

Mangiai il più possibile, ma il mio corpo si doveva riabituare a mangiare avendo digiunato per ben 2 settimane.

Per fortuna il mio compleanno fu di domenica, cioè niente lezioni. Ero pronta a recuperare tutti quei giorni di assenza dai miei amici, passando del tempo con loro per non pensare ai miei genitori. La lettera di Oliver mi ha aiutato un sacco. Non so come farei se non ci fosse lui a illuminare ogni singolo momento della mia vita, anche quelli bui come questi.

Oliver mi circondò la vita con il braccio e ci dirigemmo insieme agli altri in sala comune.

Entrammo lentamente, era tutto buio. Mi accorsi poi che Oliver lasciò la presa dai miei fianchi. Mi voltai, ma nel buio non vedevo nulla. Tutt'un tratto i grossi lampadari diedero luce alla stanza.

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