Dopo circa 10 minuti sentimmo bussare alla porta, così corsi ad aprire; i ragazzi erano tutti lì ad aspettarci: Ron, Neville, Harry ed Oliver. Ci salutammo e andammo ognuna con il proprio "ragazzo".
G- perciò si può sapere dove mi porti? Chiesi incamminandomi senza meta.
O- intanto se vogliamo arrivarci devi seguire me.
G- ai suoi ordini Wood.
O- molto meglio, Cooper. Disse ridacchiando Comunque non posso descriverti dove ti sto portando, dopotutto è una sorpresa, ma posso solo dirti che un luogo molto isolato, proprio dietro il campo da quiddich, dove custodisco molti ricordi abbastanza importanti per me. Disse cambiando improvvisamente il tono.
G- chi conosce oltre a te questo posto?
O- gli unici a conoscerlo eravamo io e due miei vecchi amici. Erano due fratelli, da bambini giocavamo sempre insieme, i nostri genitori erano molto legati. Fin quando...Oliver si interruppe bhe, fin quando uno di loro non è stato ucciso.
G- oh, mi dispiace un sacco...immagino ci avrai sofferto molto...
O- a dire la verità sono rimasto più scioccato quando vidi con i miei occhi chi lo uccise. Lo fece suo fratello. Il mio migliore amico di infanzia.
G- per la barba di Merlino, è terribile...e perché lo fece?
O- doveva...anche se piccolo fu obbligato dai genitori, diventati da poco mangiamorte, ad ucciderlo, oppure veniva sacrificato lui...
Da quel giorno non fu altro che fiero di questa cosa, perché suo fratello Louis era quello con cui giocavo di più, unendosi così al lato oscuro, e adesso, da quando sono nei Grifondoro, non mi rivolge più parola. Eravamo ottimi amici, ma da quel giorno i cui uccise suo fratello, non lo riconobbi più.
G- non sai quanto mi dispiace...
O- tranquilla, ormai è passato, ma non ancora del tutto...comunque sia, siamo finalmente arrivati. Dobbiamo solo oltrepassare questo ruscello...serve aiuto? Chiese Oliver subito dopo aver oltrepassato il ruscello.
G- magari. dissi afferrando la sua mano. Ma, come al mio solito, feci una figura di merda cadendogli addosso, per colpa di una pietra scivolosa che mi capitò sotto ai piedi. Per fortuna non cademmo e riuscì a sostenermi, eravamo a pochi centimetri l'uno dall'altra, così mi staccai subito imbarazzata.
G- oddio, scusami Olly
O- tranquilla Giulz Hahahah, comunque non so se hai notato ma siamo arrivati
G- appena mi girai verso il punto che Oliver guardava con gli occhi lucidi, scorsi una bellissima casa sull'albero tutta colorata di verde e con tre finestrelle che facevano entrare nella piccola abitazione deboli raggi del sole di novembre. Sotto la casa c'era una splendida distesa di margherite ed altri fiori, così guardai subito Oliver stupita.
Non ci credo, è stupenda Oliver, dico davvero...il mio sogno d'infanzia! Ma come si fa a salirci? È troppo in alto...
O- vieni, ora te lo mostro.
Dette queste parole Oliver prese dalla tasca una specie di disco dorato che infilò in una fessura della grande quercia su cui era costruita la casetta, facendo comparire una lunga scalinata di legno proveniente probabilmente dal misterioso albero; dopodiché Oliver riprese il disco è mi fece cenno di salire, così, a stento, salii raggiungendo poco dopo l'entrata della casa.
G- davvero bellissima.
O- già, ma non hai ancora visto questo. disse spostando lo sguardo su una grossa scatola lì vicino.
G- e questa?
O- beh, questa è il segreto di questa casetta disse per poi ritirare fuori il disco dorato che incastro in una fessura della scatola. Improvvisamente la scatola si aprì, liberando un libro vecchio e impolverato. Oliver mi spiego che in quel libro erano nascosti molti segreti e dritte riguardo il quiddich.
G- non ci credo, è fantastico! Ma dove hai preso un libro così importante?
O- tutta opera della Mcgranit; ha deciso di affidare questo libro al capitano della squadra dei Grifondoro forse per il motivo che è la sua stessa casa, non lo so.Parlammo per un altro po in quella casetta, finché non mi porto a pochi passi da essa.
O- infine, volevo mostrarti questo. Oliver rivolse lo sguardo verso degli alberi che formavano una piccola zona circolare coperta dal sole tramite la folta chioma degli alberi.
Ti ho portato qui perche è un luogo tranquillo, che ho scoperto poco dopo aver deciso di nascondere il libro nella casetta. Ho sempre voluto condividerlo con qualcuno e finalmente ho trovato la persona giusta. Sarà il nostro posto, non ne parleremo con nessuno, che ne pensi?
G- ottima idea Olly.Oliver si sedette a guardare il campo da quiddich in lontananza, così mi sedetti accanto a lui richiamando la sua attenzione.
G- a cosa pensi olly?
O- ho la mente piena di pensieri, inoltre non so nemmeno chi invitare al ballo...
G- beh, in effetti neanche io ho le idee chiare...con tutti questi problemi al ministero ce solo da sperare che il ballo si farà!
O- già...forza giul, torniamo al castello, si sta facendo buio...
G- si hai ragione andiamo, fa anche molto freddo...
O- ho capito...ecco tieni. mi da la sua felpa
G- grazie millee!!Camminammo per un po';eravamo quasi arrivati ma ad un certo punto sentii da dietro la presenza di qualcuno. Neanche mi voltai, finché quel qualcuno, chiamato Cedric, mi fece lo sgambetto facendomi cadere per terra
O- Giulia! Cedric, giuro che ti ammazzo!
Dopo quella caduta avevo dolori ovunque; ginocchia sbucciate e gambe doloranti, mani graffiate e come se non bastasse delle gocce fredde scorrevano sul mio volto, provocate da alcune ferite sul naso e sulle guance.
Oliver si avvicinò a me, mi accarezzò il viso e mi prese in braccio.
Non ricordo altro.
Appena aprii gli occhi mi ritrovai in infermeria; seduto affianco a me c'era Oliver e poco più in là Madama Pomfrey, che mi osservò aprire gli occhi, sollevata.MP- mi creda signorina Cooper, è davvero fortunata ad avere un ragazzo come lui!
O- beh, grazie, ma noi...noi non stiamo insieme, siamo migliori amici, tutto qui.
MP- fa lo stesso, perché se non fosse portata qui in tempo l'incantesimo guaritore non avrebbe avuto alcun effetto. Ma adesso non dovete preoccuparvi, ho medicato tutto, potete anche tornare in dormitorio ragazzi.
G- grazie mille Madama Pomfrey.
O- arrivederci.Tornammo nel mio dormitorio a parlare un po' , gli altri non erano ancora tornati. Ormai era quasi ora di cena, così entrambi ci andammo a fare la doccia, ognuno nel proprio dormitorio. Uscì velocemente dalla doccia e misi una felpa e dei pantaloni random per la cena e ancora con i capelli bagnati, mi resi conto di una cosa.
"Cavolo la felpa di Oliver...devo riportargliela" pensai.
Andai direttamente nel suo dormitorio bussando alla porta.
O- vieni.
G- eii Olly, non volevo disturbarti, ma dovevo ridarti la felpa che mi hai dato oggi.Dissi per poi appoggiare la felpa sul letto.
O- ah, non dovevi preoccuparti...aspetta arrivo.
Disse la sua voce proveniente dal bagno.Osservai la porta del bagno finché non si aprì e uscì Oliver con i capelli ancora bagnati.
G-anche tu con i capelli bagnati?
O- già, vieni te li asciugo io.
G- hahahah, va bene Olly.Andammo in bagno e Oliver asciugò delicatamente i miei capelli neri, e onestamente non era niente male.
O- perfetti.
G- già, ora tocca a me.Asciugai anche io i suoi capelli, e spesso capitava che i nostri sguardi si incrociavano allo specchio, e sorridevamo.
Una volta finito cominciammo a sentire dei rumori dall'esterno del dormitorio; scorgemmo entrambi la testa dal bagno e vedemmo Percy entrare.P- eii ragazzi, sono tornati gli altri.
O- ah, bene,
P- come mai qui, giulia?
G- ero venuta a riportare la felpa ad Oliver, e alla fine abbiamo deciso di asciugarci i capelli a vicenda.
P- va bene piccioncini...giul, ti cercava Hermione.
G- immaginavo...a dopo ragazzi!///spazio autrice///
Eiii, ci ho messo un po' a fare questo capitolo ma non sapevo come collegare alcune cose, a breve posterò il prox capitolo, cerco di postarlo il prima possibile.
E niente lov u♡︎
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Only us🤍
FanfictionGiulia Cooper, 3 anno, purosangue. "Ci allontanammo verso il Lago Nero, Oliver si sedette e mi fece cenno di mettermi in braccio a lui. Allacciai le gambe alla sua vita e poggiai la testa sulla sua spalla. Lui mi circondò il bacino con le braccia e...