Quella notte dormii peggio del solito.
Avevo avuto pace per al massimo un paio d'ore, poi gli incubi tornarono.
Mi sentivo stanca ma sapevo che se avessi provato a richiudere gli occhi, non sarei riuscita comunque ad addormentarmi.Non ero mai stata una grande dormigliona, nemmeno fuori dalla scuola, per ovvi motivi.
Non so dove trovai la forza di alzarmi e iniziare un altro giorno, con ancor meno voglia del solito.Mi preparai velocemente e uscii dalla mia sala comune approfittando del fatto che non ci fosse ancora nessuno sveglio, era solo l'alba.
Andai in biblioteca e tolsi dallo zaino il libro che avevo preso per poterlo mettere apposto e sceglierne uno nuovo.
Se avessi avuto dei soldi, la prima cosa che avrei fatto, sarebbe stato andare in una libreria babbana e comprare tutti i classici della letteratura inglese.Mi avviai verso la sala grande solo dopo aver messo nello zaino il libro che avevo letto milioni e milioni di volte e che non mi stancavo mai di leggere, orgoglio e pregiudizio.
Adoravo il modo di scrivere di Jane Austen e adoravo l'amore tra il signor Darcy ed Elizabeth.
Un amore puro, nato dal nulla e non dal piacere fisico, era quello che avrei voluto per me stessa.
Ma dov'era il mio Darcy?Mi sedetti accanto a Daphne che mi guardava con uno strano sorrisetto.
"Che c'è?"
Dissi."Stasera si va ad una festa!"
Esclamò a voce così alta che tutti si girarono nella nostra direzione, Draco compreso.
Avrei voluto sprofondare."Abbassa la voce."
"Andiamo ad una festa!"
Sussurrò."No, tu vai ad una festa, non io."
Per nulla al mondo mi sarei presentata nella mia sala comune indossando uno di quei vestiti che mi avrebbe dato Daphne.
"Non puoi rimanere chiusa nella tua stanza a vita."
"Sul serio Daph? Ad una festa con tutte le persone che mi vorrebbero morta?"
Ricordavo ancora il bruciore sul braccio della sera prima, la parola 'puttana' incisa su di esso, le sadiche risate delle mie compagne.
Ricordavo le dita di Draco dentro di me e il modo in cui mi aveva umiliata.
No, non ci sarei mai andata."Non ti lascio di nuovo chiusa in camera Iz."
"Non verrò a quella festa."
Puntualizzai."Ti prego! Ci divertiremo!"
"No Daph, mi dispiace ma proprio non è per me."
Sbuffò ma lasciò perdere l'argomento, sapeva che non sarebbe riuscita a convincermi in nessun modo, ero irremovibile.
Finimmo lentamente la colazione e ci separammo per fare le varie lezioni.
Difesa contro le Arti Oscure con il nuovo insegnate, Alastor Moody.
Di lui conoscevamo solo le sue imprese, era un Auror e aveva mandato centinaia di persone ad Azkaban.Presi posto al primo banco, l'unico posto dove nessuno si sarebbe seduto.
Il professore entrò zoppicando e si posizionò dietro la cattedra.
Scrisse qualcosa alla lavagna e poi si girò nella nostra direzione."Sono Alastor Moody. Ex Auror, scontento del ministero e nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.
Sono qui perché me l'ha chiesto Silente. Fine della storia, addio, ciao. Ci sono domande?"Nessuno osò fiatare e l'insegnante non sembrava sorpreso.
"Quando si tratta delle Arti Oscure, io credo in un approccio pratico.
Ma prima, chi sa dirmi quante sono le maledizioni senza perdono?"
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scars // draco malfoy
Fanfiction"Sei mia mezzosangue, mia e di nessun'altro." Mi faceva male, era sbagliato per me, eppure era l'unico in grado di curare le mie cicatrici. Isabel Smith e Draco Malfoy. L'uno la cicatrice dell'altro. ⚠️LA STORIA CONTIENE TOSSICITÀ ; SCENE E LINGUAGG...