𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢

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Draco's pov
Passò una settimana e io mi recavo da lei tutti i giorni.

La notte mi stendevo accanto a lei per riuscire a prendere sonno, sapevo che se fosse stata sveglia mi avrebbe pregato di non farlo ma nel sonno si avvinghiava a me come se fossi stato la sua ancora di salvezza.

E io d'altronde ero troppo egoista per rinunciare a qualche ora di sonno indisturbato.

Madama Chips mi lasciava stare lì a patto che la mattina sparissi e lo facevo.
Quando mi svegliavo, le cambiavo tutte le fasciature e poi andavo via.

Ritornavo nel pomeriggio con Blaise e Theó che si sedevano accanto a lei a rimuginare, Blaise sembrava il più pentito.

Daphne passava in infermeria le sue intere giornate, chinata sul corpo di Isabel a piangere.
Studiava e le parlava sforzandosi di sorridere come se lei avesse potuto sentirla.

Tutti noi, a modo nostro, cercavamo di darle la forza di svegliarsi ma eravamo consapevoli che quella forza non esisteva più.

Senza nemmeno accorgercene, ci stavamo spegnendo lentamente a causa della sua assenza.
Nessuno aveva più lo sguardo che avevamo prima.

Quando nel pomeriggio non c'era Daphne, c'ero io.
Mi sedevo sulla poltrona e studiavo astronomia accanto a lei.

Pensavo a quanto fossero belle le stelle e ne cercavo una che le somigliasse.

Non riuscivo a non stare male per lei, non riuscivo a non lasciar cadere qualche debole lacrima sul suo corpo ogni notte.
Mi sentivo tremendamente in colpa e non sapevo cosa fare per rimediare.

Io l'avevo distrutta e continuavo a ripetermelo.
La disprezzavo per il suo sangue, ma c'era davvero tutta questa differenza?
Ero così diverso da lei?
Era così diversa da me?

Isabel's pov
Dormivo così beatamente che non volevo svegliarmi, non volevo ma dovevo.

Dovevo per Daphne.
Dovevo dimostrarmi forte per una sola volta.
Invece di scappare dovevo affrontare tutto.

Sapevo che appena mi fossi svegliata, il mio incubo sarebbe ripartito, che avrebbero cominciato a tormentarmi tutti di nuovo ma non potevo dormire per sempre.

Aprii lentamente gli occhi ma li richiusi subito per la luce.
Sbattei più volte le palpebre per riabituarli ai raggi di sole che trasparivano dalla finestra.

Doveva essere l'alba.
Mi guardai attorno e riconobbi l'infermeria ma non ricordavo come ci ero finita.

Ricordavo di essere uscita dall'ufficio di Silente, di aver incontrato qualcuno ma poi più nulla.

Alzai la schiena dal materasso ma una forte fitta di dolore mi costrinse a stendermi di nuovo.

Sentii dei passi e mi girai per capire da dove venissero.
Sussultai quando capii chi ci fosse davanti a me.

Draco Malfoy.

Appena mi guardò, strabuzzò gli occhi.
Aveva una bacinella piena d'acqua e delle garze bianche al suo lato.
Si avvicinò a me senza mai distogliere lo sguardo e io subito mi feci piccola nel
letto.

La mia mano aveva già iniziato a tremare senza che me ne fossi accorta.
Un senso di paura si fece spazio in me mentre cercavo di scomparire tra le lenzuola.

Un risveglio coi fiocchi.

"Sei sveglia."
Sussurrò.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora