𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚

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Draco's pov
La sua figura aderiva perfettamente al muro ma non era spaventata, più di me sapeva cosa stava per succedere.

Nel momento in cui le nostre labbra furono vicine, sentii qualcosa dentro me cambiare. Avevo sempre avuto l'impressione che mancasse qualcosa nella mia vita, come un ricordo che non riuscivo a far riemergere, bloccato nelle profondità della mia mente.

Quando la baciai quella sensazione si fece ancora più acuta. Ero un occlumante naturale, avrei saputo se ci fosse stato qualcosa che non andava e c'era. C'era qualcosa che non andava.

La sensazione di sollievo mentre assaggiavo le sue labbra c'era ed era evidente ma non mi bastava. Ne volevo ancora. Volevo di più.

Ma poi lei scappò come una furia dalla mia stanza senza darmi il tempo di fare nulla se non di rincorrerla.

Isabel's pov
Avevo fatto una cosa stupida, ne ero al corrente. Non dovevamo baciarci, non dopo tutto quello che mi aveva fatto. Non dovevo lasciarmi andare così tanto. Non dovevo fare nulla di quello che avevo fatto.

Non avrei dovuto accettare il suo invito.
Non avrei dovuto intrufolarmi in casa sua.
Non avrei dovuto farmi scoprire.
Non avrei dovuto parlargli del mio passato.
Non avrei dovuto accettare quel bacio.
Non avrei dovuto ammettere a voce alta quelle
cose.

Non avrei dovuto ma sentivo una grande sensazione di sollievo. Mi sentivo a casa.
Avevo vagato per tutta la vita cercando un posto per stare bene e l'avevo finalmente trovato nel momento in cui le nostre labbra si erano toccate.

Non sapevo perché, non sapevo spiegarmelo ma me lo sentivo, me lo sentivo e basta.

La parte razionale di me però era più forte, dovevo mettere le cose sul piano della bilancia.
Dovevo allontanarlo, dovevamo ritornare come prima anche se un po' impacciati.

Stavo per chiudere la porta quando Draco entrò a passo svelto nella mia stanza.

Mi girai verso di lui a pochi passi dal letto e lui mi raggiunse con due lunghe falcate. Io mi imposi di non muovermi.
"Ti prego, parliamone."
Parlò con tono supplichevole.

"Non c'è nulla di cui parlare Draco, è stato un errore."
Dissi con tono deciso senza lasciare trapelare il tremolio della mia voce.

"Perché? Un minuto prima mi dici che mi vuoi nella tua vita e quello dopo scappi."

"Ti voglio nella mia vita ma non in quel senso. Non posso volerti in quel senso, non posso. Non dopo.."

"Sarà sempre questo vero il problema? Qualsiasi cosa succederà, quel problema si presenterà per sempre vero?"
I suoi occhi grigi in quel momento sembravano un tornado che stava lentamente distruggendo tutto quello che avevo costruito.

"Non puoi biasimarmi per questo!"
Alzai il tono di voce e spalancai le braccia.

La sua espressione divenne improvvisamente pallida e fredda. I suoi occhi inespressivi. Le labbra premute in una linea dritta.

"Hai ragione, non posso. Non posso fare finta che nulla sia successo e nemmeno tu puoi. Ho oltrepassato il limite, non succederà più. Non cercherò di coinvolgerti in cose in cui non vuoi essere coinvolta."
Girò i tacchi e uscì.

Io non lo rincorsi. Non dissi niente.
Non avevo nessun diritto di farlo.
Restai immobile e lasciai che una lacrima scendesse silenziosamente. 

Fissai la porta per un tempo che mi sembrò infinito domandandomi cosa sarebbe successo dopo.
Avevo l'abitudine di pensare sempre al dopo.

Non avremmo più parlato, non avrei più potuto contare su di lui se fosse successo qualcosa. Non avrei più potuto dormire tra le sue braccia.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora