𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐢𝐨𝐭𝐭𝐨

20.5K 675 499
                                    


Isabel's pov
Arrivammo in biblioteca e andammo dalla signora Crockford per farci indicare le sezioni di cui fare l'inventario.

"Salve Madama."
Salutai mentre Draco si limitò a fare un cenno con la testa.

"Oh ciao, voi siete i ragazzi che ha mandato Minerva? Venite seguitemi, vi mostro quello che dovrete fare."
Senza perdere tempo si alzò e iniziò a camminare verso un angolo della biblioteca.

Era una donna bassina, dimostrava una cinquantina d'anni anche se credevo ne avesse molti di più. Era in questa scuola da generazioni e non accennava ad andarsene. 

Si fermò in uno scompartimento tutto disordinato e pieno di polvere.
I libri erano ovunque fuorché negli scaffali.

"Questa è la sezione dei volumi riservati agli studenti del primo anno.
La riordinerete e ne farete l'inventario, quando avrete finito, mi porterete le pergamene."

Annuimmo e la donna se ne andò, ritornando alla sua monotona vita.

"Io faccio il lato destro e tu il sinistro."
Mormorai a Draco che in risposta sbuffò e prese una pergamena.

Aveva ancora le nocche spaccate e non medicate, si sarebbe formata un'infezione in breve tempo.

Sospirai ed afferai anch'io una pergamena.
Prendevo un libro alla volta, ne scrivevo il titolo e l'autore, e poi lo mettevo al suo posto.

Ci fu un silenzio tombale. 
Lui faceva il suo lavoro ed io il mio. Come se nessuno dei due sapesse della presenza dell'altro.

Ogni tanto guardavo fuori la finestra per vedere che ora fosse, il tempo sembrava non trascorrere mai.

Era la prima volta che prendevo una punizione e sperai anche l'ultima.
A furia di scrivere sentivo quasi dolore alla mano.

I ragazzini del primo anno si erano proprio divertiti, non c'era un libro che fosse al suo posto.

Delle piccole pesti.

Quando finimmo era ormai sera, la biblioteca era vuota e le uniche presenze oltre a noi erano la bibliotecaria e il suo gatto nero.

Mi incuteva timore da quando avevo messo piede a Hogwarts per i suoi occhi.
Erano uno rosso e l'altro giallo e quando mi guardava sembrava volesse azzannarmi.

Consegnammo le pergamene a Madama Crockford e uscimmo.
Tutti erano a cena ma né io né il biondo accanto a me accennammo ad andare verso la sala grande.

Dopo ore passate a classificare le piante più schifose mai esistite, la fame era il più lontano pensiero.

Arrivammo all'entrata dei sotterranei e pronunciammo la parola d'ordine di quella settimana, 'purosangue'.

"Devi medicare quei tagli."
Dissi a Draco mentre entravamo nella sala comune.

"Mi basterà un incantesimo di guarigione."

"No, si cicatrizzeranno e ti bruceranno ancora di più. Vieni con me."
Senza aspettare risposta, andai verso la mia camera ma sorrisi lievemente quando sentii i suoi passi dietro di me.

Entrai nella mia stanza e lasciai aperta la porta in modo che lui potesse fare lo stesso.
Fui felice quando non la chiuse, non mi sentivo ancora a mio agio.

"Siediti sul letto."
Gli dissi.

Entrai nel bagno e presi ciò che usavo solitamente per medicare il mio corpo.
Come un flash mi ritornò in mente il sangue che sgorgava dai polsi e mi bloccai davanti lo specchio.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora