𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐝𝐮𝐞

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Isabel's pov
Faceva particolarmente freddo quella notte nell'aula di pianoforte.

Draco suonava ininterrottamente da più di due ore, le mani volavano sui tasti mentre io mi domandavo come facesse a non farsi prendere dalla stanchezza.

Avevo provato ad imparare ma avevo constatato di essere un'ascoltatrice migliore rispetto ad una musicista.
Le mie doti si limitavano alla conoscenza della posizione del 'do'.

Non mi lamentavo di certo.
Poter sentire Draco suonare era come avere un carillon sempre a portata di mano.

Il problema era la stanza, era fredda e umida.
Non c'era alcun incantesimo di riscaldamento e nemmeno l'ombra di una coperta.

Mi stringevo nella toga dell'uniforme mentre continuavo ad avere spasmi per i brividi di freddo che si divertivano a fare su e giù per il mio corpo come se fosse una giostra.

Quando Draco si girò a guardarmi e vide che mi ero accovacciata in un angolo dell'ampia poltrona cercando di racimolare quanto più calore possibile, venne subito nella mia direzione togliendosi il maglione che aveva per poggiarlo suo mio corpo.

Seppur impercettibilmente, mi riscaldai egoisticamente. Era probabile che con solo la camicia addosso, stesse congelando più di me ma si era tolto comunque l'unico indumento in grado di riscaldarlo per farlo a me.

Sbadigliai distrattamente e con la mano destra mi stropicciai gli occhi che a fatica tenevo aperti. Dovevano essere più o meno le tre e la
soave musica non aveva fatto altro che indurmi a pensare al tenero mondo dei sogni.

"Vuoi che ti porti in stanza?"
Disse Draco sfiorandomi i capelli con le dita.

Annuii distrattamente senza nemmeno aver compreso a pieno ciò che aveva detto.

Dopo poco non percepii più il morbido tessuto della poltrona sotto di me e mugugnai per il fastidio.

Mi sentii la testa penzolare per poi essere poggiata contro qualcosa di caldo, allora mi sistemai meglio tra le sue braccia e mi concessi di chiudere gli occhi quando iniziò a camminare.

Lo udii sussurrare la parola d'ordine ed entrare nella sala comune.
Draco aprii la porta della mia stanza con un piede e poi l'ultima cosa che sentii fu il materasso sotto la mia schiena.

Draco's pov
Stesi il corpo di Isabel sul letto e lentamente le sfilai i vestiti cercando di toccarla il meno possibile. Se fosse stata sveglia, non avrebbe voluto che lo facessi.

La coprii per bene rimboccandole le coperte fino al collo mentre con le esili manine stringeva il mio maglione.
Credei di poterne fare a meno per una sera.

Ero arrivato alla porta e avevo già la mano sulla maniglia quando sentii un piccolo gemito che mi fece girare di scatto verso il suo letto.

"Non andare via anche tu."
Sussurrò ma ero sicuro che stesse sognando.

Scossi la testa e rimisi la mano sulla maniglia ma un altro sussurro mi fece girare di nuovo.
Mi avvicinai a lei con due ampi passi e le guardai il viso.

Una buona metà era coperta dai folti capelli lunghi sparpagliati ovunque ma riuscii comunque a scorgere le sopracciglia aggrottate e la bocca socchiusa.

Nel tempo che avevo passato con lei avevo constatato che non le piacesse dormire.
O almeno, che non riuscisse a farlo.

Qualcosa la tempestava, qualcosa che teneva per se e che la raggiungeva solo di notte.
E io volevo scoprire cosa fosse.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora