9) libertà e depressione

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È passato ormai un mese da quel pestaggio e Peppe è ormai guarito.
Sta firmando le dimissioni da quell' ospedale che lo aveva incatenato e sta cercando di dimenticare quel pericoloso incontro.
L' aria si è fatta leggermente più fresca e ormai l' estate è passata, quel pestaggio per Peppe è solo un brutto ricordo perchè seppur avendo costole danneggiate ed ematomi sul corpo Peppe cammina benone, ma con qualche piccolo problema.
La strada è deserta e silenziosa, interrotta solo dal rumore dei motorini e delle macchine.
Peppe ad un tratto si siede e prende il suo cellulare.
Su quella panchina, come nella sua vita c'è solo lui che osserva, osserva quei numeri che non chiamano più, quei numeri che non fanno più squillare il suo telefono.
Per la prima volta Peppe sta per piangere, non vuole accettare che la sua carriera da feticista finisca così, ma è ormai a un passo dal baratro.
La malinconia, la depressione e l' angoscia hanno preso il sopravvento, e ora si domanda se avesse resistito alle avance di quella bambina.
È ormai sera, i lampioni del lungo mare si accendono e la strada si anima di cuozzi e vrenzole.
Per ora nessuno si accorge del passaggio di Peppe e per fortuna sua scampa a molte prese in giro.
Dopo un pò però un cuozzo lo riconosce lo ferma e gli dice
": Ohi pè leccami il piede!:"
E in seguito il suo amico dice
": No, lui è ricchione ci leccherà di certo il cazzo!:"
Qui Peppe vuole rispondere, vorrebbe dire tante cose ma preferisce evitare ignorando e andando avanti per la sua strada.
È come se nessuno lo capisse, è come se tutto ciò in cui ha sempre creduto fosse scomparso.
Ora è solo, solo come non mai.
Si accende una sigaretta, è vedendola bruciare continua a ravvivare pensieri cupi e tristi.
Senza neanche accendere la televisione si mette in letto, cerca di non piangere ma poi crolla bagnando l'intero cuscino.
Un solo pensiero in testa
": LA MIA SESSUALITÀ NON È BEN ACCETTA! SONO SOLO E DISPREZZATO DA TUTTI E ANCHE CHI MI APPREZZA È COME SE MI DISPREZZASSE!
VORREI TORNARE AI TEMPI D' ORO MA NESSUNO MI CAPIREBBE...
C'È MOLTA IGNORANZA!!!
VRENZOLE VI PREGO!
FATEVI LECCARE I PIEDI DI NUOVO COME PRIMA!:"
Questo pensiero lo tormenterà fino a quando non riuscirà a prendere sonno sul suo bagnato cuscino.

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