Vampires in love

Capitolo 2

Aprii gli occhi.
Un'illusione, solo un'illusione.
Respirai a fondo guardando Louis davanti a me, sembrava tutto a posto.
"Come hai capito che era finto?" chiesi sussurrando mentre mi riprendevo dal dolore.
"Per prima cosa i numeri del labirinto sono 3 e 5 quindi illusione e movimento e in secondo luogo i Gargoyle: uno di cui non ci eravamo accorti mi ha quasi staccato un braccio, ma passando nell'altra stanza il dolore c'era, ma nessun livido, tagli o segno, quindi loro erano illusioni e di conseguenza anche questo. "
Era una considerazione molto intelligente, avrei dovuto prestare più attenzione alle lezioni.
" Come ti senti? " chiese.
" Meglio, il dolore sta passando" risposi "Dai muoviamoci devi ancora affrontare il vampiro così poi possiamo uscire."
Invece nulla andava bene. Non avevo dolore, gli dovevo dire quello che provavo per lui altrimenti se mi fossi ritrovato in un'altra situazione pericolosa, non ci avrei messo molto a pensare che fosse un'illusione il che mi avrebbe potenzialmente ucciso.
" Dove si va?" chiesi.
"Non ne ho idea, il vampiro... Beh credo sia da questa parte." fece lui.
"Non mi sembra una buona idea comunque..."
"Ma sei stato tu a proporre l'idea, non avrai paura, vero?"
"Ma no, solo... È troppo un vampiro, usciamo di qui, ok?"
"Ok, senti lo abbiamo studiati al terzo anno, non esiste motivo per il quale non dovremmo riuscire a tenergli testa, siamo in due e lui è da solo, ricordalo." La sua voce era calma e sicura, mi sentii calmo e volevo provare, ma era stupido pensare di cavarcela.
"Ehi questa è l'uscita!" esclamai.
"Be' allora hai vinto tu," disse "strano però".
Uscimmo dalla stanza e dal labirinto e andammo prima nel suo dormitorio dove mi diede i miei 10 galeoni, poi andai al mio.
Mi misi a letto.
Non riuscivo a dormire, pensavo.
Pensavo a che cosa sarebbe successo se avessero trovato la toga di Louis, che era ancora nel labirinto, alla nostra bravata, che magari avrebbero scoperto, a... Eh no eh! Dovevo smetterla di pensare ai miei sentimenti.
Mi addormentai, ma non mi resi conto che stavo commettendo un errore.