Vampires in love

Capitolo 16

L'acqua si sparse per terra, questa volta volontariamente.
Rupert era tornato con il libro di storia, lo avevo rimandato indietro dicendogli che suo fratello stava dormendo e che non volevo svegliarlo. Lo congedai all'ingresso dell'infermeria, di modo che non vedesse il cadavere della sorella.
Louis si era lavato il viso e aveva tolto la camicia, il fatto che dovetti concentrarmi per non guardare il suo fisico da giocatore di quidditch è un altro discorso. Per quanto fuori luogo, tutte le nostre emoiozioni vissute insieme continuavano a riecheggiare nella mia testa, baci compresi.
"Aveva davanti tutta la vita..."mormorò.
"Anche noi la avevamo. "
"Perché siamo entrati nel labirinto quella notte? "
Nessuno dei due parlo più.
Avevamo avvolto il corpo di Violet in un lenzuolo e volevamo disintegrarla con l'incantesimo Reducto, ma nessuno dei due aveva il cuore di farlo.
Un ciuffo dei suoi capelli usciva dal lenzuolo, il loro bellissimo colore dorato rifletteva la luce della stanza, le scarpe, delle quali sporgevano le punte ben lucidate, erano rosse come la bambina le aveva sempre volute, gliele avevamo regalate io e Louis  il Natale precedente, le stavano quasi piccole, ma non se ne sarebbe mai separata. Non avemmo la forza di distruggere neanche un piccolissimo dettaglio di quello che Violet era stata.
Cantammo la sua canzone preferita e la nascondemmo sotto ad un letto, quella notte ci saremmo svegliati quando tutto il castello avrebbe taciuto per andare a seppellirla nel cortile, sotto al nostro albero preferito.
Louis non avrebbe pianto, ma si sarebbe tormentato chiedendosi come aveva potuto ucciderla, la sorellina che aveva a lungo desiderato da bambino, alla quale aveva insegnato a nuotare, la stessa bambina che aveva iniziato per prima a chiamarlo Louis, o meglio Ouis, perché Lawrence era troppo difficile.
Non sarei stato in grado di consolarlo, non lo sarei nemmeno adesso, non ero in nessuna delle condizioni in cui era lui: non avevo le mani macchiate di sangue, non avevo la consapevolezza di non essere più lo stesso come la aveva lui, ma soprattutto non ero un fratello.
Avevamo appena nascosto il corpo di Violet sotto ad un letto, ora bisognava lavare il pavimento per nascondere il misfatto.
L'acqua si sparse per terra, questa volta volontariamente.