mi svegliai con giulia sul mio petto.
la lasciai dormire siccome era domenica e non c'erano le lezioni.
sangioooooo vieni muovitii
sentii urlare dalla cucina vari minuti dopo. lentamente mi alzai senza svegliare giulia e mi diressi verso la cucina silenziosamente.
<<buongiorno>> dissi ancora assonnato.
<<mi avete chiamato, che c'è?>> aggiunsi
<<ci aiuti a cucinare?>>
<<ma sono le 10 del mattino! di domenica mattina!>>
<<daiiii>>
<<eeeeh ok che dovete fare?>>
mi spiegarono cosa dovevo cucinare e iniziai a fare le cose anche se mi sentivo in colpa per aver lasciato giulia in camera, in caso che si fosse svegliata si sarebbe trovata sola...
passata un ora o più finii di cucinare e notai che giulia non era ancora uscita dalla camera allora decisi di andare a svegliarla, non avrei mai dovuto farlo.
entrai in stanza e la vidi per terra con la testa appoggiata al comodino, come se fosse caduta e avesse sbattuto la testa, all'inizio pensavo fosse uno scherzo, allora iniziai a scherzare ma lei restava ferma, iniziai a baciarla, in fronte, sulla guancia, ma nulla..mi stavo iniziano a preoccupare seriamente.
<<giu>>
<<giuu>>
<<giugiulola>>
nulla, corsi dagli altri il più veloce possibile
<<raga>> dissi con il fiatone per la corsa
tutti si girarono verso di me.
<<giulia>>
<<eh cosa?>> disse aka
<<non....si sveglia>>
<<oh cazzo>> dissero in molto mentre cominciarono tutti a correre verso la camera di giulia.
iniziai a piangere, senza volerlo, mi sentivo in colpa, sarei dovuto restare lì con lei.
ragazzi
era la produzione
stanno arrivando i soccorsi, sarà svenuta, state tranquilli.
mi stavo spaventando sempre di più, c'era tantissimo casino, persone che urlavano, persone che cercavano di alzarla e metterla sul letto, persone che come me piangevano.
mi allontanai dalla stanza perché sennò sarei svenuto pure io, non capivo più nulla eppure continuavo a piangere come una fontana.
i soccorsi la portarono all'ospedale, almeno credo, non capii nulla, non dissero nulla e non mi fecero andare con lei.
piansi ancora di più di quanto stavo già facendo, l'unica cosa che volevo era stare al suo fianco.
arrivò verso di me aka per 'consolarmi' anche se non poteva fare più di molto perché nemmeno lui sapeva qualcosa
<<sono sicuro che entro sera sarà di nuovo qui>>
mi disse all'orecchio mentre eravamo ancora abbracciati...scoppiai ancora di più a piangere, volevo andare da lei, solo questo.passarono due giorni, nessuno sapeva ancora nulla di giulia, la produzione e maria non volevano dirci nulla, passavo le giornate o nel letto a piangere o in sala a piangere, non smettevo mai, non riuscivo...
ragazzi potete andare tutti sulle scalinate?
tutti andammo li sperando che ci dessero notizie di giulia
allora
riguardo giulia
alzai lo sguardo, non sapevo se essere felice o triste, magari le era successo qualcosa di peggio.
tutti iniziarono a parlare tra di loro e non ne potevo più, volevo solo sapere come stesse giulia.
<<raga cazzo, volete sapere o no come sta giulia? se non vi interessa potete anche andare α fare quello che stavate facendo prima perché io è da 2 giorni che piango e vorrei sapere qualcosa quindi state zitti grazie>>
scoppiai, era da 2 giorni che mi tenevo tutto dentro, non ne potevo più.
grazie sangio
allora...
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hai una brutta impressione di me
Romancetanti ragazzi sono costretti a vivere insieme per poter partecipare ad "amici" ma due di questi sono molto diversi tra loro e a primo impatto i due si odiano ma....