•𝐀𝐂𝐎𝐔𝐒𝐓𝐈𝐂•

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𝓑𝙴𝙾𝙼𝙶𝚈𝚄'𝚜 pov:

-Adori rimandare tutto a quanto pare.
Non vuoi mai affrontare le situazioni Y/n, hai paura e cerchi di trovare la strada più facile per te e complicare gli altri.- dico acido.
Ho capito solo dopo averlo detto di aver sbagliato.
-Perché tu cosa avresti fatto finora Beom?
Non hai rimandato per mesi il discorso?
Questo perché sei tu che pensi solo a te stesso, ed io che credevo pure di essere innamorata di te.
Ma alla fine l'amore non è una cosa per me, forse sono troppo stupida per capirlo, forse non esiste, forse ci ho creduto troppo..."vabbè" lasciamo stare.- dice per poi buttare sul bancone la sua divisa da lavoro.
Cazzo.
Per la seconda volta la lascio andare via, così.
Continuo a sbagliare, un errore dopo l'altro, ogni volta più imperdonabile del precedente.
Corro dal capo che è in sala e gli dico di lei, dico che ha avuto un problema familiare e che devo raggiungerla, non che si è licenziata.
Lui chiama Heeseung, che sostituisce sia me, che Y/n e corro via.
Prendo la macchina e inizio a cercarla per strada, senza trovarla.
Arrivo davanti casa sua, quando vedo Hyuka entrare.
Mi allontano, so di aver fatto una cazzata.
Torno a casa mia, dopo 30 minuti di macchina parcheggio nel mio garage.
Scendo, butto le chiavi a terra e lancio le scarpe, che colpiscono un vaso e lo rompono in mille pezzi.
Il campanello suona, urlo chiedendo chi è:
-Sei venuto a farmi la predica Tae?
-Calmati Beomgyu, ti prego.
Non sono venuto qui per questo, anche se mi hanno detto ciò che è successo.
C'è una persona qua fuori che vuole parlarti a tutti i costi e, ti prego, non fare cazzate.
-Chi è?
-Esci.
-Kika?- chiedo sbalordito quando la vedo.

-Kika, tu cosa ci fai qui?
-Ti ho visto, quella sera...con quella ragazzina.
-Se stai parlando di Y/n, prima cosa non è una ragazzina.
Seconda cosa, che ci facevi lì?
-Ero venuta alla festa di Sunoo per parlare con Heeseung di una cosa, quando ho visto la scenata che gli hai fatto.
Rancoroso di com'è andata tra noi due?
-Non mi interessa più di te Kika.
-Eppure non sembrava così.
-La vuoi sapere la verità tra noi due?
Eri solo una buona scopata, non mi hai mai fatto provare emozioni vere.
In quanto a Y/n...lei è unica, ti fa sentire bene, ti fa ridere, ti fa vivere e vedere la vita dalla sua ottica.
-Forse è solo stata migliore di me a letto.
-Non sono mai stato a letto con lei, e non è nelle mie priorità ora.
Sai, per provare belle sensazioni non devi per forza scoparci.
Non te lo hanno mai detto?
-Sei un bambino, Beomgyu.
Credi di esserti innamorato, ma non sai neanche cos'è l'amore.
Aspetta qualche giorno e tornerai da me in ginocchio.
-Kika, mi dispiace deluderti perché so che in fondo ti manca farlo con me, ma tra noi è finita, qualsiasi cosa fosse, da un bel pezzo.
Non dobbiamo discuterne più, anzi, non cercarmi proprio.
Se avessi avuto bisogno di te, ti avrei cercata prima.
Detto ciò, se non ti dispiace, ho ospiti in casa.
Sei nel mio giardino senza permesso.
-Fottiti, Choi Beomgyu.
-Con piacere.

Rientro in casa, soddisfatto della mia discussione con quella ragazza e torno a parlare con Taehyun:
-Quindi?
-Quindi cosa?
-Ti vuoi sbrigare ad andare da lei o rimarrai qui a piangerti addosso?
-Non so cosa non ti è chiaro del fatto che non mi vuole.
-Ma porca puttana Gyu, sta solo aspettando un tuo gesto fatto bene per baciarti, devo spiegarti tutto io?
-Ho avuto un'idea...- dico per poi far uscire di casa Tae.
Mi siedo alla scrivania, prendo dei fogli di carta e una penna ed inizio a scrivere.
Scrivo una canzone per lei, dove posso dire tutto ciò che mi fa stare bene, cosa provo quando siamo insieme, gli errori che faccio perché solo guardandola perdo la testa.
La preparo, scrivo con cura ogni singola parola.
Accartoccio i fogli con le scritte sbagliate, quelli che non mi piacevano, o semplicemente quelli che avevano cancellature.

Prendo di corsa la mia macchina, senza pensarci due volte, e vado verso casa sua.
Busso insistentemente, suono il campanello, ma niente.
Merda, dove sei?
Cerco ovunque, dai vicini, nei quartieri...niente.
Poi un lampo di genio: il giardino.
La vedo seduta davanti la piscina con un computer in mano, che scrive.
Mi avvicino a lei, senza farmi vedere...posso leggere cosa scrive.
"Ti odio perché mi fotti il cervello.
Ti odio perché mi mandi in paranoia ogni volta.
Ti odio perché vorrei strapparti quel sorriso spavaldo che hai sempre per prendermelo io.
Ti odio perché sei così dannatamente bello, che non posso competere con te.
Ti odio perché ti amo, ti amo e non riuscirò mai a dirlo veramente.
Ti odio perché so che anche se leggessi questo, io non riuscirei a dirti quanto ti amo.
Fanculo, a te e a me."

-Anche tu mi hai fottuto il cervello.
-Che...che ci fai qui?
-Morivo dalla voglia di vederti, e il solo pensiero di essermi comportato male con te mi logorava.
Y/n, non ce la faccio a stare lontano da te più di 10 minuti, perché vorrei baciarti tutto il giorno fino a perdere i sensi.
Ce la faremo mai a capire che noi due non possiamo stare divisi?
Smettiamola di allontanarci, ti prego...il solo fatto di non vederti mi distrugge.- dico per poi prenderla a me e baciarla.
Le asciugo una lacrima dalla guancia e le lascio il biglietto della canzone nella tasca dei jeans:
-Che cos'è?- mi chiede.
-Leggila dopo.
È che mi mancava troppo guardarti, che mi sono sentito così invisibile.
Credevo di non esistere più, di essere finito in qualche specie di buco nero che mi risucchiava, ma ora che sono qui mi sento vivo.
Y/n, io ho bisogno di te per stare bene, sei tutto ciò che non ho mai avuto.
Ho tanti problemi, ma tu riusciresti a risolvere tutti quelli ed altri ancora.- dico serio.
Si avvicina a me, mi guarda un po' e mi bacia di nuovo.
-Qual è il titolo?
-Che titolo?
-Della canzone.
-Oh...beh, il titolo è Ghosting.

beh, il titolo è Ghosting

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[✔️] 𝐆𝐇𝐎𝐒𝐓𝐈𝐍𝐆 // 𝙗𝙚𝙤𝙢𝙜𝙮𝙪 𝙭 𝙧𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora