Jungkook era steso sul suo letto discutendo se chiamare o meno Taehyung. Era domenica e il negozio chiudeva presto, così aveva una lunga giornata da spendere da solo, perché davvero non aveva amici.
“Fanculo. Sono Jungkook perché non dovrei chiamarlo?” disse a se stesso prima di cliccare il contatto del maggiore e aspettare che rispondesse.
Dopo qualche momento la sua chiamata venne risposta, “Ciao.” Sentì attraverso il telefono. “Hey Taehyung. Mi stavo chiedendo.” Rimase in silenzio dopo ciò e aspetto fin quando Taehyung non mugolò per farlo continuare. “Vuoi uscire?” disse, ma la chiamata divenne silenziosa, quindi si affrettò a spiegare, “Intendo come amici, non ti sto chiedendo di uscire per un appuntamento. Non ancora.”
Taehyung ridacchiò e Jungkook fu fiero di se stesso per aver fatto ridere l’altro, “Certo, possiamo uscire tizio.”
“Chiamami tizio un’altra volta e mi butterò da una scogliera.” E Taehyung rise di nuovo. “Sto solo scherzando, quando usciamo?”
Jungkook sorrise a se stesso. “Tra un’ora? Posso passare a prenderti?” Taehyung alzò un sopracciglio, “Tra un’ora, sì. Ma non sai neanche dove vivo.” Ridacchiò.
“Lo so, speravo che tu me lo dicessi. Voglio comportarmi come un gentiluomo e fare colpo su di te venendoti a prendere e aprendoti lo sportello per te eccetera, sai?”
“Sei proprio un drogato Jungkook.” Taehyung ridacchiò. “Posso essere il tuo drogato, ma continui a respingermi.” Jungkook rispose.
“Strada 413, blocco 2, sarà meglio per te che tu sia qui in un’ora.” Taehyung disse prima di riattaccare e lasciare un Jungkook sorridente che sembrava un idiota da solo nel suo appartamento.
Un’ora più tardi Jungkook era in piedi di fronte al blocco 2, aspettando che Taehyung scendesse dopo avergli mandato un messaggio facendogli sapere che era giù.
Sorrise quando vide Taehyung uscire sembrando così bello. Indossava una maglia baby blue infilata nei suoi jeans neri. Sembrava etereo al più piccolo.
“Continuerai a guardarmi così?” Taehyung chiese quando Jungkook non aveva ancora detto nulla e lo risvegliò dal suo essersi incantato, “scusami, sei solo molto bello.” Taehyung sorrise e lo ringraziò timidamente.
“Volevo portare la mia macchina, in modo tale da poterti aprire lo sportello come avevo detto e guidare con una mano, così avresti pensato che sono hot, ma non ha funzionato.” Jungkook disse e Taehyung ridacchiò, “E perché?”
“Perché non ho una macchina.” Taehyung rise sonoramente e si coprì la bocca, “Ho pensato di portare la mia bici, ma avevo paura che tu lo trovassi meno hot, quindi non l’ho fatto e sono semplicemente venuto camminando.”
“Sei davvero divertente, lo sai?” Taehyung disse, ancora ridendo. “Ma in realtà amo le bici, ne ho anche io una.”
“Dovremmo andare ad un appuntamento in bici un giorno allora.” Disse Jungkook. “Appuntamento amichevole naturalmente, non fraintendermi.” “Certo.” Taehyung ridacchiò e camminò con Jungkook.
“Dove stiamo andando?” chiese dopo un minuto di silenzio. “C’è un garden cafe che mi piace molto, è ok?” Taehyung annuì e continuarono a camminare in un silenzio confortevole.
“Ci siamo.” Jungkook disse prima di camminare nel giardino e cercare un tavolo per loro due.
Ordinarono dei dolci e parlarono di tutto quel che passava per la loro mente. “Quindi sei mai stato in una relazione prima?” chiese Taehyung e Jungkook annuì, “Non mentirò, alla gente qui non piaccio. Ogni volta che qualcuno è interessato a me la gente li spaventa. È probabilmente perché sei nuovo in questo paese, quindi nessuno dice nulla su di te che esci con me.”
“C’è un motivo? È successo qualcosa?” Taehyung chiese, sentendosi triste perché il più piccolo doveva essere stato così solo. “Hmm, c’è. C’era quest’uomo che ogni volta maltrattava mio padre, perché lavorava per lui. Un giorno venne a casa nostra e gli diede uno schiaffo di fronte a me, perché aveva perso qualche stupida carta del lavoro, e chiaramente non ce l’ho fatta, l’ho picchiato fin quando riusciva a respirare a malapena e la polizia venne per me. Venni rilasciato il giorno dopo, ma la gente vide che avevo attaccato un vecchio uomo innocente senza motivo. Quindi a loro non piaccio molto qui.”
“Mi dispiace che sia successo a te “ Taehyung si scusò, perché si sentì davvero male per lui. “È ok, non è colpa tua. Almeno tu mi tratti come una persona normale e non come qualche criminale.” Sorrise.
“Comunque, tu? Qualche relazione passata?” Jungkook chiese, cambiando soggetto.
Taehyung annuì, “Sì, in realtà ero impegnato, ma abbiamo rotto un anno fa.” “Davvero? È ok se ti chiedo perché?” Jungkook domandò esitante. “Semplicemente decise che non mi amava più. Era 3 anni più piccolo di me.”
Jungkook pensò che doveva essere quella la ragione per cui Taehyung non gli stava dando un’opportunità e pensava che non fosse abbastanza. “Beh è un idiota, ha preso un uomo fantastico che tutti sarebbero fortunati ad avere.”
Le ore passarono senza che loro lo realizzassero, adesso era sera e Jungkook stava accompagnando Taehyung a casa. Jungkook aveva raccolto un piccolo fiore prima di uscire dal bar, e quando arrivarono di fronte alla struttura dell’appartamento di Taehyung, lo prese fuori e lo mise tra i capelli di Taehyung.
“Sei così bello Taehyung.” Disse mentre tracciò la sua mano sulla guancia di Taehyung, che era rossa dall’arossire. “Grazie. Mi sono divertito molto oggi, grazie per avermi portato fuori. Era la prima volta che uscivo da quando sono qua.”
“Ti poterò fuori qualsiasi volta tu voglia. Mi sono divertito molto anche io.” Gli sorrise calorosamente.
“Beh vado adesso.” Taehyung disse e Jungkook annuì, mentre vedeva Taehyung dirigersi verso la sua struttura. Quella sera il sorriso non lasciò mai il suo viso.
🌈
Ehy ehy ehy, ho deciso di aggiornare due volte a settimana. Martedì e sabato, che ne pensate?

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35.
FanfictionJungkook ha 25 anni e Taehyung 35. Libro di @yoxnguk che mi ha gentilmente permesso di tradurre.