TW: violenza.
" Cara Sophie,
voglio solo che tu mi risponda. Ho bisogno solo di questo.
Come stai? Ti prego, dimmi come stai... È angosciante non sapere nulla, angosciante il pensiero di essere qui solo per te, per noi, e non ricevere nemmeno una notizia. Devi metterti nei miei panni, sai? Solo così potrai capire quanto io stia soffrendo.È per papà, vero? È colpa sua se non rispondi? Oppure mi odi talmente tanto che non merito risposta?
Ti prego, Soph... Dimmi qualcosa. Scrivi qualcosa...
Ieri sera parlavo di te ad un nuovo amico, ha detto che ci somigliamo. Ma ci somigliamo davvero, ora? Ora che ti sento così lontana che sembra che tu non esista... È brutto, davvero.Attendo pazientemente di sentirti, in ogni singolo istante della mia giornata. Chiedo alla mia domestica di te, penso sempre a te.
Continuo a volerti bene, nonostante tutto.
Fammi sapere se è tutto okay... D'accordo?
Con amore,
Morgana."Sono talmente disperata e cocciuta che questa notte ho scritto un'altra lettera. Pezzi di carta stropicciata sono sul pavimento, mentre il calamaio pieno d'inchiostro è semi aperto. Continuo a guardare la foto di mia sorella con la speranza che il mio desiderio si avveri... Ma la conosco. So che non lo farà. Non risponderà, di nuovo.
" Costance, puoi consegnare questa lettera?"
Naturalmente la mia domestica non ne può più di starmi a sentire, e credo non sopporti nemmeno questo disordine. Così scuote la testa, le braccia incrociate, mentre mi incita a spostarmi. La vedo raccogliere la carta da terra.
" Signorina Morgana, mi dispiace dissentirla ma non posso. Ho già rischiato abbastanza quando ho consegnato la prima lettera."
" Per Adrian continui a rischiare, però."
" Come, prego?"
Altri pensieri mi hanno tenuta sveglia, stanotte, e sono giunta ad una conclusione...
Adrian e Constance parlano e sono amici. Mi hanno detto entrambi esattamente la stessa frase, che poi ho pensato possa essere una frase in codice. Sono loro che stanno architettando il piano; immagino che anche una domestica possa avere qualche sassolino nella scarpa.
Mi domando se ci siano altri.
" La servitù è con noi."
Affermo, per vedere una sua reazione, e lei balza in aria. Corre a chiudere con uno scatto la porta della mia stanza, che era aperta. Poi mi guarda agitata.
" Lei è pazza! Vuole farci ammazzare?"
" Lo sapevo! Adrian mi ha detto tutto, che avete un piano e che state pensando ad una vendetta, ad una fuga..."
" Anche se fosse, lei non ha il diritto di sbandierarlo ai quattro venti! Deve stare zitta, altrimenti ci farà ammazzare esattamente come quella povera ragazza!"
Ora cammina su e giù per la stanza e si guarda intorno nervosa. Mi domando se...
" Credi che David c'entri qualcosa con la morte di Rachel?"
Lei si ferma di scatto, un piede in bilico. Poi si accascia sul letto, al mio fianco, ed annuisce lentamente.
" È probabile, ma non abbiamo le prove e nessuno ci crede... Quell'uomo sa bene come nascondere le proprie tracce. Povera, povera ragazza... questa stanza era proprio la sua... L' ho trovata lì, sul tappeto... Che orrore, che disgrazia! Era giovanissima, così bella e piena di vita. Ha commesso un errore, questo è vero, ma non meritava la morte... Io le volevo un gran bene."
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Gazza Ladra
Mystery / Thriller" Tanto per essere chiari, la vita di un impostore può essere come un gioco a carte; un grande mazzo, un paio di jolly e zero possibilità di errore. In mano solo una carta a tuo favore. Ora dimmi, Morgana; oseresti mai una prima mossa?"