CHAPTER 15 - They aint't worth my love

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MAGNUS POV

Guardai Alec negli occhi e vidi soltanto dolore e disperazione. Pochi minuti fa in quegli stessi occhi vidi gioia e spensieratezza...
Questo mi fece innervosire, non era giusto quello che Jace gli stava imponendo!

<<M-Magnus, perdonami io... i-i miei genitori n-non devono saperlo... n-non ce la farei, io->>

Non lo lasciai finire; mi mi alzai in piedi di scatto sentendo il mio corpo fremere per via della magia che mi pulsava nelle vene.
Sentii i miei occhi cambiare e divenire nella loro vera natura; il mio marchio da stregone.

Sentii i miei occhi cambiare e divenire nella loro vera natura; il mio marchio da stregone

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<<È il tuo parabatai, non senti che soffre?!>>
Dissi furioso.

<<È per il suo bene! Tengo a lui, ma se dire tutto ai suoi genitori lo farà ritornare in se allora lo farò senza esitare!>>
Sentenziò Jace.

<<Ritornare in se? Intendi con i sentimenti repressi?!>>
Sbottai.

<<Le emozioni offuscano il giudizio; terza regola degli Shadowhunters>>
Ripetè quel famoso mantra degli Shadowhunters.

Onestamente ne avevo abbastanza di queste stupide regole senza fondamento volte a creare dei guerrieri senza scrupoli né sentimenti.

<<AL DIAVOLO VOI STUPIDI SHADOWHUNTERS CON LE VOSTRE STUPIDE REGOLE!>>
Feci per colpire Jace con tutta la mia magia, ma Alec me lo impedí afferrandomi il braccio.

<<M-Magnus non farlo, n-non farlo ti prego!
Jace ha ragione, ho sbagliato a lasciarmi andare. A quanto pare la felicità non fa per me; perdonami se puoi>>
Disse uscendo dal mio appartamento piangendo a testa bassa.

<<ALEXANDER ASPETTA!>>
Gli urlai, ma non si fermò.

<<Lascialo in pace, è giusto così>>
Disse Jace seguendolo a sua volta fuori da casa mia.

No invece, non era affatto giusto così!

ALEC POV

Per una volta che ero felice Jace aveva rovinato tutto...
Fosse successo in altre circostanze sarei stato contento di vederlo arrivare per salvarmi come aveva già fatto altre volte in passato, ma in quel momento mi stava uccidendo lui stesso.
Quel giorno con Magnus ero stato bene come non lo ero mai stato prima. Per la prima volta mi ero sentito libero di esprimere i miei sentimenti con un uomo, ma adesso era tutto distrutto.
Ora Magnus non vorrápiù vedermi né sentirmi, ma forse era meglio così. Avevo commesso un grave errore a violare le regole e concedermi il lusso della felicità.
Durante tutto il tragitto da casa di Magnus verso l'Istituto nessuno dei due parlò.
Camminavo qualche metro davanti a Jace con le mani nelle tasche della felpa ed il cappuccio alzato che nascondeva le mie lacrime.
Sentivo lo sguardo di Jace bruciarmi la schiena e non riuscivo a provare altro se non vergogna.
Mi vergognavo, mi vergognavo tanto.

<<Hey Alec, stai su col morale. Ora andrà meglio>>
Disse Jace raggiungendomi e mettendomi un braccio sulle mie spalle.

<<Non vedo come possa andare meglio...>>
Mormorai.

Mi scostai bruscamente e ripresi a camminare a passo spedito finché non raggiunsi l'Istituto.
All'igresso vidi Izzy ad aspettarci. Sicuramente era stata anche colpa sua.

<<Alec! Mi dispiace tant->>

<<Zitta>>
Sentenziai passandole davanti senza nemmeno degnarla di uno sguardo.

Loro non erano più i miei fratelli. Non meritavano il mio amore se non volevano la mia felicità.
Se prima ero convinto di essere solo beh, ora lo ero per davvero.
Andai nella mia stanza e mi chiusi dentro.
Non volevo più vedere nessuno né allenarmi.

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